Berlino: “Noi occuperemo…

…finché non dovremo più farlo”, scrivevamo. Abbiamo spesso occupato case a Berlino, molte sono state di nuovo sgomberate. Ma ora la situazione è diversa. In tempi di “crisi”, questa frase può trasformarsi in un appello: “Unitevi a noi, facciamo in modo che succeda ovunque!”

Il Covid-19 si sta diffondendo in sempre più aree del mondo evidenziando che il cosiddetto stato di catastrofe è la regola. Perché laddove gli stati costringono paternalisticamente e rigorosamente a “rimanere a casa”, non tutti ne hanno una. Come se non bastasse, lo stesso stato ha aumentato il numero dei senzatetto sfrattandoli, sta chiudendo tutti i dormitori e anche le mense dove i senzatetto potevano racimolare quantomeno un tozzo di pane, dell’acqua, del sapone. Ma, sempre lo stato, con il suo moralismo contraddittorio, ci esorta patriarcalmente a fare “attenzione all’igiene”

Anche “evitare il contatto sociale” è ciò che i governi ci chiedono di fare. Ma dove dovrebbero rincasare i rifugiati quando sono ammassati nei campi di deportazione e nelle prigioni che si trovano nelle frontiere esterne dell’Europa e nelle periferie in Germania? Oltre a togliere loro ogni diritto umano – come l’asilo, la libertà di movimento e di alloggio – sono stati anche privati della possibilità di una protezione efficace contro il Covid-19. [Read More]

Atene: Polizia all’interno dell’Università di Economia. Vancouver squat simbolicamente rioccupata

Tutto è iniziato lunedì 24 febbraio 2020 all’interno della sede dell’Università di Economia di Atene, quando un poliziotto non in servizio e in borghese è sceso dalla bicicletta e ha iniziato a molestare un venditore ambulante migrante che stava fuori dal cancello principale. Il poliziotto è stato notato da degli studenti anarchici a causa dei suoi stivali e del suo casco che portavano le insegne della polizia ed è stato subito affrontato.

Preso dal proprio panico, ha iniziato a correre all’interno dell’area universitaria ed è riuscito a restare intrappolato in un corridoio senza uscita, dove ha puntato una pistola contro gli studenti e con il dito sul grilletto ha minacciato di sparare loro, puntando la pistola per almeno cinque minuti, mentre chiamava disperatamente i suoi colleghi al telefono per venire a salvarlo. Gli studenti, non perdendo la calma, ma allo stesso tempo non facendo un passo indietro, gli hanno chiesto di mettere giù la pistola e di uscire dall’università. Pochi minuti dopo decine di poliziotti antisommossa hanno preso d’assalto l’università e durante l’orario delle lezioni hanno attaccato gli studenti con granate flash bang e gas asfissianti, creando il caos a causa di un poliziotto imbecille che si credeva un cowboy. [Read More]

Porto (Portugal): Chiamata internazionale per azione

APRILE IN AZIONE
Porto, Portugal 2020

Questa chiamata é nata dal rifiuto di conformarsi e aspettare passivamente guardando gli stati e i governi che cambiano il mondo in una macchina di oppressione imposta dai potenti,che neanche nascondono il disirrispetto nei confronti della popolazione.
Siamo stati spettatori di una scalata di eventi i quali ci richiedono di pensare al nostro posto nel mondo, del modo in cui vogliamo vivere e il futuro del nostro pianeta.
Salari bassi,affitti costosi,gentrificazione che spinge la popolazione fuori dalla città, per dare piu spazio ai ricchi,non solo li isola dalle loro radici e storia ma anche non provvede ad alternative risorse per una vita dignitosa.Lo sfruttamento delle risorse come Shale Gas, e Lithium senza il rispetto per la volontà ed il benessere per i cittadini che vivoni li vicino.Nuove costruzioni che distruggono interi ecosistemi,come il progetto di un nuovo aereoporto in Montijo,o macchinari di estrazione che inquinano il territorio e inquinano le acque(la stessa acqua che viene utilizzata nelle case vicine) [Read More]