Briançon: Informazioni sulla situazione! Bisogno di sostegno

Da due settimane il “refuge des terrasses” (uno spazio di accoglienza per le persone che hanno appena attraversato la frontiera con l’Italia) gestito da associazioni della valle è stato chiuso su pressione degli “sponsor” perché era pieno da mesi.
Di conseguenza, l’associazione del rifugio ha allestito un campo su un terreno di proprietà della parrocchia per ospitare le numerose persone che arrivano a Briançon ogni notte. Il campo è durato solo una settimana ed è stato chiuso ieri, perché la chiesa voleva recuperare il suo terreno per un evento.

Il Pado, una casa occupata aperta all’inizio di agosto, è quindi diventato l’unico centro di accoglienza incondizionato nella zona di Briançon, per evitare che le persone all’arrivo dormano all’aperto in città. Nelle ultime settimane, un numero enorme di persone ha attraversato questo confine dall’Italia alla Francia, arrivando a Briançon dopo aver camminato per diverse ore attraverso le montagne, spesso di notte. È quindi essenziale avere qui dei luoghi dove le persone possano riposare, curarsi e ottenere informazioni, senza doversi preoccupare di dover ripartire immediatamente. [Read More]

Val di Susa: Passamontagna, campeggio itinerante contro le frontiere

4-5-6 Agosto 2023, Passamontagna, campeggio itinerante contro le frontiere https://squ.at/r/9jj2
Val di Suza – Claviere (ITA)- Briancon (FR)
Tre giorni in cammino verso un mondo senza frontiere né autoritarismi
Tre giorni di incontri e discussioni, condividendo riflessioni, esperienze e pratiche
TRE GIORNI DI LOTTA CONTRO LE FRONTIERE

Le politiche dell’unione europea continuano ad aumentare le morti in mare e nei territori di passaggio, costruendo frontiere interne ed esterne alla stessa.
Nuovi accordi vengono siglati con i paesi di transito e di partenza.
Milioni di euro sono assegnati in tecnologie, polizie e nuovi muri per fermare le persone in viaggio verso l’europa o in lager d’oltremare.
Uno schema funzionale all’annichilimento delle persone che migrano. [Read More]

Val di Susa: weekend barricate in frontiera

Ottobre 01-03, cantiere partecipativo per costruire barricate alla casa occupata in frontiera, vogliamo invitare chiunque sia interessatx a darci una mano per rendere più sicura la casa, prima dell’inverno ! Vi aspettiamo !
Il rifugio occupate autogestito, chiamato Yallah, è a Cesana-Torinese, tra Oulx e Claviere, in Italia. Questa casa è di proprietà dell’Enel, la principale compagnia che gestisce produzione ma soprattutto distribuzione dell’elettricità in Italia e naturalmente non sono molto felici di averci qua.
Uno sgombero protrebbe avvenire in qualsiasi momento. Dal momento che qui c’è sempre molto da fare en non sempre abbastanza capacità, vogliamo invitare chiunque sia interessatx a venire e passare un weekend insieme a noi al Yallah, aiutandci a rendere piu sicura la casa e condividendo cene insieme! Abbiamo un po’ di materiali e attrezzi da costruzione, ma sarebbe bello se ne venissero portati di più! [Read More]

Val di Susa: sgombero dell’ex dogana occupata in corso

Stanno sgomberando la ex-dogana occupata. Stamattina alle 6 ci siamo svegliat* con i colpi di carabinieri, polizia e pompieri che distruggevano le barricate.
Al momento stiamo uscendo, ci stanno identificando e denunciando per occupazione aggravata.
Le persone di passaggio che si trovavano all’infopoint sono state allontanate dalla croce rossa e dalla polizia per identificarle e portarle verso centri istituzionali tra Torino e Bardonecchia.
Cercano così di annullare la solidarietà spontanea e diretta su questa frontiera immonde.
Resistiamo, raggiungeteci a Claviere.
Incontriamoci dopo l’ultimo tunnel al primo parcheggio del paese.La polizia cerca di bloccare l’accesso al paese dalla rotonda. Il tunnel verso la Francia invece è libero. si riesce comunque a passare, o si può lascciare le macchine e proseguire a piedi. [Read More]

Martorell (Catalogna): corteo di solidarietà fino sotto al carcere di Brians I

Li vogliamo liberi subito!
CI VOGLIONO FAR TACERE
CI VOGLIONO DIVIDERE
CI VOGLIONO CRIMINALIZZARE

Ma la nostra solidarietà Attraversa qualsiasi muro!
In seguito alle mobilitazioni che hanno scosso la città di Barcellona nel mese di febbraio, molte sono state le persone fermate e arrestate. Diverse persone sono state private della libertà, le ultime sono stati gli arrestati il sabato 27. Su otto di loro pesano accuse che prevedono pene di decine d’anni di reclusione. Accuse deliranti per farci tacere tutti!
La resistenza si costruisce sulle barricate ma anche con la solidarietà!
Solidarietà incondizionata con tutti gli arrestati!

FINO A CHE CADANO LE MURA DELLE PRIGIONI
FINO A CHE CADANO! [Read More]

Val di Susa: Incontri & passeggiata resistente a Claviere

Il Rifugio Solidale Autogestito ChezJesOulx CHIAMA TUTTI E TUTTE PER UNA CAMMINATA RESISTENTE DOMENICA 1 NOVEMBRE A CLAVIERE ALLE 11. La passeggiata sarà preceduta da una giornata di confronto su temi correlati quali: la frontiera e la repressione che ne deriva, le detenzioni nei CPR, lo sfruttamento connesso ai flussi migratori nelle campagne saluzzesi e non solo, ALLA CASA CANTONIERA OCCUPATA il 31 OTTOBRE ALLE 11

La solidarietà è sotto attacco su entrambi i lati della frontiera, dall’alta ValSusa al Briançonnais.
In italia, la Casa Cantoniera Occupata continua da ormai due anni a fornire uno spazio libero e autodeterminato per tutte le persone che vogliono LOTTARE PER LA PROPRIA LIBERTÀ DI MOVIMENTO. I principi di autogestione, antiautoritarismo e solidarietà diretta guidano il nostro progetto politico. Nell’ambito di una investigazione che coinvolge più di 170 persone, 17 di queste hanno ricevuto un divieto di dimora dal territorio frontaliero, la prima volta che una misura cautelare viene confermata ai danni di un’ occupazione.
In Francia, la casa occupata a Gap, Cesai, è stata recentemente sgomberata, sebbene questo non abbia impedito la riapertura di un nuovo spazio, Chez Roger. A Briançon, il nuovo sindaco Arnaud Murgia, ha dichiarato aperta ostilità a tutte le iniziative solidali, con l’intenzione di chiudere il locale delle maraudes e il rifugio della CRS, legalmente sotto sfratto a partire dal 28 ottobre. Inoltre, a fine estate sono state mobilitate 60 nuove unità di gendarmerie, impiegate al confine tra Monginevro e Claviere per aumentare in modo capillare il livello di sorveglianza e respingimenti, con il supporto della polizia italiana. Ma, come già diversi casi dimostrano, chiudere le frontiere, i luoghi associativi e di lotta non è mai stato un deterrente per le migrazioni. [Read More]

Porto (Portugal): Chiamata internazionale per azione

APRILE IN AZIONE
Porto, Portugal 2020

Questa chiamata é nata dal rifiuto di conformarsi e aspettare passivamente guardando gli stati e i governi che cambiano il mondo in una macchina di oppressione imposta dai potenti,che neanche nascondono il disirrispetto nei confronti della popolazione.
Siamo stati spettatori di una scalata di eventi i quali ci richiedono di pensare al nostro posto nel mondo, del modo in cui vogliamo vivere e il futuro del nostro pianeta.
Salari bassi,affitti costosi,gentrificazione che spinge la popolazione fuori dalla città, per dare piu spazio ai ricchi,non solo li isola dalle loro radici e storia ma anche non provvede ad alternative risorse per una vita dignitosa.Lo sfruttamento delle risorse come Shale Gas, e Lithium senza il rispetto per la volontà ed il benessere per i cittadini che vivoni li vicino.Nuove costruzioni che distruggono interi ecosistemi,come il progetto di un nuovo aereoporto in Montijo,o macchinari di estrazione che inquinano il territorio e inquinano le acque(la stessa acqua che viene utilizzata nelle case vicine) [Read More]

Madrid: Lo spazio anarchico La Emboscada è a rischio sgombero

20 dicembre 2019
Ciao compagni!

Scriviamo questa dichiarazione da La Emboscada (Tetuán, Madrid), per informare che lo scorso 17 dicembre un giudice ha ordinato il nostro sgombero precauzionale a seguito di una denuncia fatta da uno dei proprietari dell’edificio in cui è presente lo spazio anarchico occupato La Emboscada.

Secondo questa notifica, lo sgombero potrebbe essere molto vicino, a meno di venti giorni. Considerando queste informazioni, abbiamo deciso di combattere con tutte le nostre capacità per fermare questo sgombero. Dunque chiamiamo, per il giorno dello sgombero, ad un concetramento durante la sera, alle ore 20.00, e contiamo sul vostro supporto. Il luogo del concentramento non sarà pubblico fino all’ultimo istante, quindi ti invitiamo ad avere attenzione.

Abbiamo deciso di non rimanere in silenzio mentre vediamo decine e decine di procedimenti di sgombero sia per spazi abitativi che per centri sociali.

Abbiamo deciso di non arrenderci, né di negoziare con quelle persone che, su tutto, vogliono difendere la loro proprietà privata, perché sappiamo che quest’ultima ricerca solo il profitto individuale di alcuni e che lo Stato difende e sostiene questi già noti vecchi nemici di classe.

Sappiamo che questo caso non è isolato (ci sono anche tutti i fatti precedenti, accaduti nell’ultimo anno) ma risponde ad una normale e funzionante struttura capitalista. Sappiamo che il proprietario non è il diavolo che sfugge alla norma o al buon senso accettati dalla maggior parte dei cittadini. Così abbiamo deciso di affrontare questa situazione come un conflitto in più da affrontare, con tutta la volontà e gli aiuti reciproci che potremmo mettere insieme con coloro che comprendono e sono solidali con la lotta contro il capitalismo, la legge e lo Stato. [Read More]

Rotterdam: Appello per occupare Tweebosbuurt!

Tweebosbuurt è un quartiere nel distretto di Afrikaanderwijk, abitato per lo più da migranti di origine nord africana, e situato a sud di Rotterdam, vicino al centro città. Ci sono quattro blocchi di piccoli edifici che circondano parchi e giardini pubblici.
Questo distretto è stato gentrificato già da anni, principalmente a causa dell’affitto in forte aumento nel resto di Rotterdam che sta favorendo studenti e yuppy a stabilirsi, e poi a rivendicare la pacificazione di uno degli ultimi quartieri vitali rimasti della città.

Il consiglio comunale ha deciso di prendere sul serio questo problema. Il prossimo passo per il completamento della gentrificazione di Afrikaanderwijk è la totale demolizione di Tweebosbuurt. Il complesso comprende un totale di 600 case e negozi, quasi 25000 m2, dove 535 di questi sono proprieta’ di Vestia, un ente privato proprietario e gestore di edilizia pubblica sociale che è incaricato dal consiglio comunale di Rotterdam di trasformare questo pachidermico “piano sociale” in realtà. Vestia è pagata 24 milioni di euro solo per lo sfratto, escluso il prezzo della demolizione e ricostruzione. [Read More]

Castilla-La Mancha (Spagna): Chiamata alla mobilitazione contro lo sgombero

Scriviamo queste righe da Fraguas, un villaggio occupato e ricostruito nella Sierra Norte di Guadalajara. Un paese che 6 anni fa non era altro
che rovine e che attraverso il lavoro e la fantasia di centinaia di persone
che hanno supportato questo progetto autogestito, orizzontale, senza
gerarchie, con il principio della sostenibilità rispetto all’ambiente naturale che lo circonda, imparando giorno per giorno a sostenerci ogni volta meno legatx al sistema capitalistico, curando la terra e raccogliendone i frutti, senza la necessità di danneggiarla e imparando a viverci, dal momento che da quando siamo nati ci hanno insegnato solo a sfruttarla. Praticare un’esistenza collettiva, non
ricadendo nell’individualismo competitivo promosso dal modello
produttivo capitalista. Ristrutturando con i materiali che ci sono stati dati dalla terra le rovine che ha lasciato, in un primo momento, lo stato franchista nel 1968, attraverso l’espropriazione fraudolenta, espellendo per sempre i suoi antichi abitanti per una manciata di pesetas al fine di condannarlx ad una vita di lavoro salariato nella maggior parte dei casi; e più tardi le esercitazioni militariche hanno avuto luogo negli anni ’90. [Read More]