Trento: Rioccupato l’Assillo

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Benevento: Fanculo la Legge, occupiamo tutto!

autogestireDi seguito il testo del volantino distribuito durante il corteo a “difesa degli spazi sociali” che giovedì 23 ha attraversato le strade di Benevento:

Fanculo la Legge, occupiamo tutto!

Era il 3 dicembre del 2013, quando un corteo di circa 300 persone sfilava per le strade di Benevento dirigendosi verso il Municipio, dove la Giunta si accingeva a deliberare in favore della vendita di una consistente parte del patrimonio immobiliare comunale per provare a batter cassa e sanare il debito economico che grava sulla città, contratto ed ingrossato da questa come dalle passate amministrazioni. Quella giornata finì con manganellate e pugni da parte della polizia, 5 denunciati per resistenza, l’occupazione di Palazzo Paolo V, una partecipatissima assemblea pubblica.

Il percorso collettivo paventato all’interno di essa è evaporato, ucciso come al solito dai personalismi e dagli interessi di parrocchia, dall’incapacità (forse di tutti) di riuscire se non ad essere uniti realmente, almeno di provare a camminare per un pezzo di strada insieme, o dalla volontà di qualcuno di non volersi arrischiare in lotte reali preferendo, come spesso accade, la semplice rappresentazione (meglio ancora se mediatica) del conflitto sociale. E così quegli immobili sono andati all’asta, andata praticamente deserta, forse perché i ricchi che si pensava avrebbero potuto fiondarsi sulla carogna hanno bocconi ben più succulenti su cui speculare. [Read More]

Acilia: Comunicato delle Case Vecchie Occupate sulla minaccia di sgombero

Questa mattina gli sbirri di zona sono venuti a notificarci la misura di sequestro preventivo dei casali che abbiamo occupato a Dragoncello, zona Acilia, nella periferia sud di Roma. Questa misura implica lo sgombero preventivo della zona, quindi dei  casali e terreni circostanti che abbiamo anch’essi occupato per recuperarli all’abbandono e per evitare che la zona continuasse ad essere inquinata dai rifiuti di ogni genere che sono stati scaricati da anni, in particolare dentro ad un frutteto dove crescono alberi dentro frigoriferi e plastica.
Lo sgombero è motivato dalla fittizia messa in sicurezza degli edifici imposta dal comune di Roma ai proprietari che difendono insistentemente la loro proprietà di fatto abbandonata da anni e che vogliono che continui ad esserlo.
Sappiamo che in questo modo possono abbreviare i tempi per mandarci via, considerando che non è neanche cominciato il processo per gli/le identificatx come occupantx.
Cercheremo comunque di impedire lo sgombero delle Case vecchie occupate e vogliamo ribadire che è giusto prendersi gli spazi inutilizzati in città, in campagna e ovunque!

Le case vecchie resistono!

Ricordiamo l’iniziativa anti-sgombero di venerdì 6 marzo [Read More]

Firenze: Cento persone occupano stabile sfitto in via Benedetto Marcello!

20150227_Firenze_occupazione_di_via_ToselliCento persone occupano stabile sfitto in via Benedetto Marcello!
Nel pomeriggio di ieri, circa 100 persone (tra cui 30 minori) hanno occupato uno stabile privato sfitto da anni all’angolo tra via Toselli e via Bendetto Marcello (ex uffici della Provincia).
I numeri dell’emergenza abitativa a Firenze parlano da soli: 100 esecuzioni di sfratto con la forza pubblica previste ogni mese, 11000 case sfitte e 3000 famiglie in attesa di casa popolare.
Il punto è che i prezzi degli affitti equivalgono o superano i redditi di migliaia di famiglie. E mentre i palazzinari fanno affari, sono migliaia le persone che in questa città rischiano di rimanere senza un tetto nei prossimi mesi.
L’occupazione e la lotta sono le uniche strade percorribili per chi subisce l’emergenza abitativa per riprendersi il proprio diritto alla casa e la propria dignità. [Read More]

Spagna: Comunicato di Riseup.net sull’operazione Pandora

La sicurezza non è un crimine
06/01/2015
https://help.riseup.net/it/security-not-a-crime

Martedì 16 dicembre 2014 in Spagna si è svolta una vasta operazione di 
polizia. Quattordici tra case e centri sociali sono stati perquisiti a 
Barcellona, Sabadell, Manresa, e Madrid. Libri, riviste, e computer sono 
stati sequestrati e undici persone sono state arrestate e inviate alla 
Audiencia Nacional, il tribunale speciale con sede a Madrid che si 
occupa di casi di "interesse nazionale". Sono accusati di aver 
costituito, promosso, diretto e partecipato a un'organizzazione 
terroristica. D'altra parte gl'avvocat* della difesa hanno denunciato la 
mancanza di trasparenza dell'accusa e hanno riferito che le persone che 
seguono  sono state costrette a rilasciare dichiarazioni senza sapere di 
che cosa erano accusate in concreto. "Parlano di terrorismo senza 
specificare atti criminali concreti, o atti specifici attribuibili 
individualmente"[1]. Interrogato al riguardo, il giudice dell'udienza 
preliminare ha risposto: "Non sto indagando atti specifici, sto 
indagando l'organizzazione, e il pericolo che potrà rappresentare in 
futuro"[2], a dimostrare che si tratta dell'ennesimo caso di arresti 
preventivi.

Quattro degl'arrestat* sono stat* rilasciat*, mentre sette resteranno in 
carcere in attesa di giudizio. Tra le motivazioni del giudice per la 
custodia cautelare, si includono il possesso di alcuni libri, "la 
produzione di pubblicazioni e altre forme di comunicazione" e il fatto 
che gl'accusat* "utilizzassero caselle di posta con misure di sicurezza 
eccezionali, come il server RISE UP"[1].

Rifiutiamo questa criminalizzazione kafkiana dei movimenti sociali e 
l'implicazione ridicola ed estremamente allarmante che proteggere la 
propria privacy su Internet equivalga a un atto terroristico.

Riseup, come ogni altro fornitore di servizi di posta, è obbligata a 
proteggere la riservatezza dei suoi utenti. Molte delle "misure di 
sicurezza eccezionali" usate da Riseup sono  buone pratiche invalse nel 
campo della sicurezza in rete e sono le stesse che vengono usate da 
provider come Hotmail, Gmail o Facebook. D'altra parte, a differenza di 
questi servizi, Riseup si rifiuta di inserire backdoor illegali o di 
vendere i dati dei propri utenti a terze parti.

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Milano: Giovedi 4 dicembre in strada per il diritto all’abitare

Nelle ultime settimane si è sviluppata una indecente campagna stampa che descrive gli occupanti di case popolari come delinquenti, gente che ruba la casa a chi ne ha bisogno, cercando di addossare a chi occupa, ai più poveri, a chi è migrante, la responsabilità del degrado dei quartieri popolari.

Vogliono alimentare una guerra tra poveri per nascondere le responsabilità di chi ha speculato per decenni sul patrimonio pubblico e sul diritto all’abitare creando una vera e propria emergenza abitativa che coinvolge i quartieri popolari ma anche il resto della città, basti pensare agli oltre 10 000 sfratti in esecuzione da case private nella sola città di Milano
Il presidente della Regione Maroni, principale responsabile del dissesto dell’ ALER, ente controllato dalla Regione stessa, ha annunciato 200 sgomberi alla settimana. Interi quartieri sono stati militarizzati per eseguire gli sgomberi, si sono visti arresti di invalidi e cariche nelle quali sono state picchiate persone anziane e donne incinta. Si vuole nascondere che le occupazioni per necessità di case popolari sono il risultato e non la causa dell’emergenza casa e del degrado nel quale le istituzioni lasciano i quartieri popolari.
Dicono che chi occupa toglie un diritto, ma quanti diritti tolgono ALER e Comune, che lasciano 9700 case vuote, mentre le nuove assegnazioni da gennaio a ottobre 2014 sono state poco più di 600? [Read More]

Bergamo: Comunicato di solidarietà contro sgomberi e repressione a Milano

Chi governa legittima il proprio potere attraverso strumenti da lui inventati per irreggimentare e uniformare. Chi governa vuole che ogni persona si rivolga a lui per essere felice perchè ha bisogno che ogni azione, sia essa sociale o individuale, si caratterizzi come “un utile” per lo Stato. Chi governa ha chiamato l’imposizione di tale ingiustizia “legalità”, “maggioranza”, “bene comune”, “sicurezza”. Non a caso, in molti territori, per le istituzioni, autogestione ed autodeterminazione sono diventate sinonimo di “associazione a delinquere”. Questo perchè autogestione e autodeterminazione espropriano ai criteri di sottomissione e alle logiche di sopraffazione le necessità, i bisogni e i desideri degli individui. [Read More]

Venezia: Perquisito Ex-Ospizio Occupato per azione No Tav con accusa di 270 sexies

Venezia – Nelle prime ore della mattina di martedì 2 dicembre 2014, le forze repressive hanno perquisito l’ex Ospizio Occupato Contarini per un’azione No Tav; l’accusa verso ignoti è di 270sexies.

Segue comunicato:

Stamattina, 2 dicembre 2014, verso le 10.30 una quarantina tra Digos e Carabinieri in borghese ha fermato due compagni all’esterno dell’Ex Ospizio Contarini Occupato, a Santa Marta. Hanno quindi proceduto, dopo varie intimidazioni, a perquisire i due compagni, sottraendo con la forza le chiavi della casa occupata a uno dei due.
Gli sbirri sono quindi entrati a perquisire i locali dello spazio, sequestrando bombolette spray e vernici da ricondurre a un’azione di solidarietà No Tav avvenuta il 16 novembre scorso, durante la quale è stata imbrattata la facciata del Tribunale di Venezia con vernice rossa e scritte. Perquisizione motivata dalla nota vicinanza sempre dimostrata al movimento No Tav e, scopriamo solo dopo, dal tristemente noto reato di 270 sexies (condotta con finalità di terrorismo), rivolto in questo caso verso ignoti. [Read More]

Milano / Cinisello Balsamo: nuova occupazione abitativa!

Sabato 28 Novembre, il Movimento casa e territorio di Cinisello Balsamo ha occupato insieme ad una decina di famiglie sfrattate e senza casa l’ex Asilo di Via Leonardo da Vinci 14 , a Cinisello .
In questo momento in cui il diritto alla casa e i movimenti per l’abitare sono sotto attacco , un’altra risposta concreta all’emergenza abitativa viene data dalla riapropriazione.
Il Comune di Cinisello per queste famiglie non aveva da offrire nessuna soluzione se non la strada . Con coraggio e dignità hanno deciso di riprendersi un diritto.
Domani Lunedì 1 dicembre, colazione antisgombero anche qui , in rete con le colazioni nei quartieri popolari .

Qui la lettera aperta alla città : [Read More]

Milano: Corvaccio resiste, Corvetto s’infiamma

Comunicato per gli sgomberi del Corvaccio squat e dello spazio anarchico Rosa Nera

Un risveglio anomalo per il Corvetto martedì 18 novembre: in via Ravenna anziché cappuccino e brioche, colazione con lacrimogeni e barricate.
Sono le sette di mattina, quando il quartiere, già vigile e all’erta per la tanto annunciata “emergenza sgomberi” si accorge dell’avvicinarsi di un grande numero di camionette. Si dirigono verso via Ravenna e chiudono con mezzi e uomini due interi isolati con la chiara intenzione di sgomberare il Corvaccio e Rosa Nera. Il primo è una casa occupata in cui da oltre due anni abitano poco meno di una decina di ribelli, mentre la seconda uno spazio anarchico che da quasi otto mesi ospita concerti e aperitivi a sostegno dei prigionieri, incontri, proiezioni e assemblee su diverse tematiche di lotta, e dove a bassa velocità stanno prendendo vita anche un corso di batteria, un laboratorio di serigrafia, una palestra e un centro di documentazione.
La feroce campagna stampa, che da ormai una settimana su tutte le testate a livello nazionale dipinge quei due spazi come centri nevralgici di una fantomatica “immobiliare nera”, si rivela inconsistente in confronto alle relazioni di fiducia e condivisione, che giorno dopo giorno crescono fra gli occupanti del quartiere, ormai abituati a scendere in strada per resistere insieme agli sgomberi. [Read More]