Izola: Sgomberato lo spazio sociale Argo

Autonomous_zone_ARGO_Izola_Slovenia_Nuovo attacco repressivo contro uno spazio sociale e autogestito in Slovenia.
L’Argo squat ad Izola, era già stato oggetto di repressione qualche mese fa, ma gli/le occupanti avevano respinto il primo tentativo di sgombero.
Questa mattina presto (martedi 3 gennaio), probabilmente in un momento in cui nessun* era all’interno dello squat, la compagnia di sicurezza Galekom, per interesse della proprietaria “Slaba banka” DUTB ha fatto irruzione negli stabili in maniera violenta, impedendo l’accesso agli/lle occupanti che non hanno potuto nemmeno tornare in possesso degli effetti personali lasciati all’interno nè agli altri oggetti comunitari (strumenti musicali, attrezzi, opere d’arte).
L’Argo è stato presidiato dalle guardie che negavano ogni genere di comunicazione con gli/le occupanti.
A quanto risulta, come successo in precedenza anche in un altro tentativo di sgombero di uno spazio sociale a Ljubljana, il Rog, questa estate, l’iter adottato dalle guardie di sicurezza è irregolare in quanto non c’è stato alcun preavviso di sfratto “legale” di una proprietà privata.
Come sta avvenendo in altri spazi sociali in Slovenia e in Europa questo è un altro inaccettabile attacco all’autogestione e all’autodeterminazione delle comunità che non passerà inosservato. [Read More]

Cosenza: Gli occupanti di via Savoia si presentano al quartiere

201612_Cosenza_occupazione_via_SavoiaIl giorno prima il Comitato Prendocasa ricevuto dal dirigente Aterp

Lo scorso sabato 11 dicembre, negli spazi della nuova occupazione di via Savoia, si è svolta una partecipata assemblea di quartiere, un’assemblea che ha registrato la presenza , fianco a fianco, di occupanti, semplici cittadini, militanti, organizzazioni sindacali di base, rappresentanti dei comitati di quartiere e della realtà culturali che, da lungo tempo, lo animano. Un momento di dialogo, conoscenza e confronto fortemente voluto da chi, ormai quasi un mese fa, si è ripreso con determinazione il diritto all’abitare, rivitalizzando uno stabile che, altrimenti, avrebbe continuato a versare nel più totale abbandono. L’invito alla partecipazione è stato positivamente accolto da un quartiere che, teniamo a ribadirlo, sin dal primo minuto si è mostrato accogliente e solidale, comprendendo immediatamente che “illegale” è chi specula, deturpa e sottrae impunemente risorse, non chi lotta per il riconoscimento di un diritto fondamentale. Il Comitato Prendocasa e gli occupanti si sono presentati al quartiere, rilevando l’importanza di innescare dei proficui cortocircuiti tra gli abitanti di via Savoia 24 e la restante popolazione del quartiere. Cortocircuiti di ordine sociale, culturale, formativo, solidale. Si è palesata la necessità di dare vita a iniziative che valorizzino le risorse umane e culturali presenti nel quartiere: scuola popolare, laboratori teatrali, momenti di gioco e svago per i più piccoli, pranzi sociali, interventi di riqualificazione nelle zone che circondano il quartiere, ivi compresa la villetta di via Roma. [Read More]

Roma: 17 dicembre in corteo per la libertà di movimento e il diritto di residenza

20161208_romaSaremo in corteo sabato 17 dicembre per sostenere fattivamente la lotta di chi vuole transitare in Italia e in piena libertà raggiungere altri paesi europei, possibilità oggi preclusa da una legislazione europea vessatoria e da un comportamento governativo decisamente poco accogliente.
La mobilitazione del movimento per il diritto all’abitare di giovedì 8 dicembre con il sit-in sotto l’albero natalizio di piazza Venezia andava esattamente in questa direzione e sollecitava le amministrazioni locali e il governo a non affrontare l’emergenza abitativa e l’accoglienza come questioni di ordine pubblico.
Al termine di una partecipata assemblea che si è svolta venerdì 9 dicembre nell’occupazione di via del Porto Fluviale, si è deciso di partecipare alla manifestazione indetta da varie reti sul tema dell’accoglienza, con l’obiettivo di allargare il fronte di lotta e aumentare la pressione sulla sindaca Raggi affinché si passi dalle parole ai fatti.
Non bisogna pensare solo ad un hub per i migranti, ma mettere in campo un processo ben più serio che garantisca la libertà di movimento e accoglienza a chi transita in questa città e il diritto di residenza negato sulla base dell’art5 del Piano Casa a coloro che ci vivono.
Saremo in piazza anche per ribadire la necessità del superamento della cosiddetta “delibera Tronca” n.50 e per sollecitare un confronto serrato sull’applicazione della delibera regionale per l’emergenza abitativa del 2016. Dopo le riunioni tra Mazzillo, Sartore e Refrigeri, e per dare seguito agli impegni presi dall’assessore al bilancio del Comune di Roma nel pomeriggio dell’8 dicembre in largo Corrado Ricci, chiediamo un incontro urgente prima di Natale. [Read More]

Cosenza: Comitato Piazza Piccola, autoconvocazione tavolo tecnico

201612_Cosenza_occupazioneIl Comitato di quartiere Piazza Piccola, facendo seguito a quanto stabilito e richiesto all’amministrazione comunale nel precedente incontro del 10-11-2016, si autoconvoca per continuare a discutere e programmare le strategie da attuare per la messa in sicurezza del centro storico. Nel corso della riunione precedente i rappresentanti del Comitato hanno illustrato quali fossero le principali emergenze da affrontare, in ordine di gravità e urgenza, e chiesto espressamente ai rappresentanti dell’amministrazione, nelle persone del capo di gabinetto, degli ingegneri Converso e Leonetti, degli assessori Caruso e De Rosa di istituire un tavolo tecnico che si riunisca, in modo regolare e permanente, e non incontri o azioni sporadiche, a seguito di singoli fatti o emergenze.

Poiché non è giunta da parte dell’amministrazione nessuna convocazione o risposta in merito ai problemi sollevati, il Comitato, non intendendo permettere che la questione ‘centro storico’ venga ancora una volta archiviata in favore di operazioni di facciata, legittime ma fuorvianti rispetto alla reale gravità della situazione, si autoconvoca in un incontro presso la sede comunale per il giorno 6-12-2016 alle ore 15.30.

Naturalmente auspichiamo che i rappresentanti dell’amministrazione comunale diano seguito a quanto stabilito nel precedente incontro, partecipando fattivamente all’incontro e che con non venga meno l’intenzione di raccogliere e dare realizzazione immediata alle istanze ineludibili degli abitanti. [Read More]

Firenze: Famiglie si oppongono allo sgombero dalle case MPS. Nuova occupazione

201611_FirenzePiù di cento poliziotti in campo stamattina per eseguire lo sgombero di 20 appartamenti in via Nigra di proprietà del Monte dei Paschi di Siena. Per sfondare la porta di ingresso del condominio, barricato con mobili ed elettrodomestici, intervengono i pompieri. Le operazioni si interrompono quando da dietro la barricata arrivano le polveri di un estintore. Sui balconi la resistenza di uomini, donne e bambini dura alcune ore. Gli striscioni appesi rivendicano “rispetto e dignità” e il diritto all’inserimento nelle graduatorie di emergenza abitativa del Comune.
Ma dal Comune arriva una risposta decisamente diversa: i dirigenti del Servizio Sociale si rifiutano di aprire ad ogni possibilità di sistemazione dignitosa per le famiglie. “Una sistemazione temporanea per madri e bambini” è tutto quello che il Comune ha da offrire. Le famiglie rifiutano e la resistenza va avanti fino a che la polizia in assetto anti-sommossa entra nello stabile e conclude forzatamente le operazioni di sgombero. Una donna incinta deve essere portata via in ambulanza.

Gli appartamenti in questione erano occupati dal 2013, dopo anni di abbandono da parte della proprietà. Per l’ennesima volta in città si assiste ad un esercito di polizia mobilitato per difendere l’interesse delle banche e calpestare i diritti e la dignità dei cittadini.

“L’unico da sgombero di cui c’è bisogno è quello di Renzi e la sua cricca. Quanto accaduto oggi è solo un motivo in più per votare NO il 4 dicembre e mandare a casa un governo asservito ai poteri forti. Per questo saremo domenica alla manifestazione nazionale a Roma del popolo del NO”, dichiara il Movimento di lotta per la casa. [Read More]

Madrid: 19 novembre/19 dicembre – 10, 100, 1000 centri sociali occupati!

201611_mes_de_solidaridad_y_lucha_por_la_okupacionPer noi l’occupazione è uno strumento di lotta il cui obiettivo principale non è la creazione di spazi per sviluppare attività ludico-culturali, ma una strategia, in cui teoria e pratica prendono forma per colpire uno dei princìpi di base della democrazia capitalista: la proprietà.

L’importanza dell’occupazione è puramente logistica. Aiuta ad avvicinare i/le compagn*, crea reti di affinità, diffusione e solidarietà, punti di incontro per dibattito, autocritica e condivisione delle esperienze. L’occupazione non è il fine, ma il mezzo che ci permette di organizzarci e cospirare. È un’espressione tangibile dell’idea del “fai da te”.

Il Potere si è impegnato per eliminare alla radice qualunque progetto di autogestione, perché attraverso questi processi si evidenzia la capacità delle persone di auto-organizzarsi ai margini del sistema.

Le strategie impiegate a questo scopo sono state tante. A partire dalla repressione più cruda, azioni di polizia, etc, per arrivare ad altre più “gentili”, basate sulla negoziazione. Differenze estetiche a parte, il fine ultimo di queste strategie non è altro che il controllo e la domesticizzazione delle nostre idee e pratiche antiautoritarie.

Da qualche tempo il Comune di Madrid, uno degli auto-nominati “del cambiamento”, ha messo in opera una campagna di molestie, intimidazioni e di sfinimento verso i centri occupati della città.

Mascherando le reali intenzioni con una parvenza di dialogo, utilizza il ricatto per raggiungere l’assimilazione di questi collettivi. [Read More]

Cosenza: Nuova occupazione, l’emergenza abitativa la risolviamo noi!

201611_Cosenza_nuova_occupazioneSe non ci assegnano le case, noi ce le prendiamo!

È ormai da anni che denunciamo la vergognosa vicenda relativa ai fondi ex Gescal. 155 milioni di euro frutto delle trattenute sugli stipendi dei lavoratori pubblici, che dovevano essere utilizzati per la costruzione di case da assegnare ai lavoratori stessi e alle loro famiglie.
A distanza di 16 anni, del tesoretto di 155 milioni di euro, sono solo 6 i milioni rimasti, il resto di questi fondi è stato sperperato dalla mala-politica calabrese, tra consulenze esterne e short list.

149 milioni spariti in un solo botto, senza lasciare traccia, e senza che la questione, denunciata dal comitato Prendocasa, suscitasse il ben che minimo sdegno dell’opinione pubblica e dei mass media, sempre zelante invece a dare spazio a chi predica messaggi di intolleranza verso poveri e migranti, anziché scagliarsi contro le ruberie e le malefatte dei potenti.

Nella sola Cosenza il dramma abitativo ha raggiunto ormai dati allarmanti: 1.200 sono le famiglie in attesa di alloggio popolare, 300 i nuclei in emergenza abitativa, con un’impennata del numero di sfratti che nel solo 2015 si è attestato a quota 700. Questi numeri sono l’evidenza della drammatica situazione che ormai inizia a irrompere anche nei contesti cittadini che, diversamente dalle grandi metropoli, avevano impattato in maniera meno brusca con gli effetti della crisi economica.
Mentre si pensa a realizzare grandi e inutili opere, a tagliare i costi di sanità, scuola e servizi pubblici, mentre il partito del cemento continua a macinare soldi smembrando e devastando il nostro territorio, migliaia di persone vivono quotidianamente nella precarietà e nell’incertezza. [Read More]

Roma: Il Movimento per il diritto all’abitare occupa l’ex Fiera di Roma: contro la speculazione attiviamo la custodia sociale!

201611_occupazione_ex_Fiera_di_RomaCentinaia di persone hanno invaso l’area dell’ex Fiera di Roma, sulla Cristoforo Colombo, luogo simbolo del degrado e del malaffare, per presidiare un bene comune e riaprire la campagna per il diritto all’abitare, alla residenza e per la libertà di movimento. Attivando la custodia sociale di un bene comune, chiediamo all’amministrazione comunale, e all’assessore all’Urbanistica in particolare, di confrontarci apertamente e di avviare un processo virtuoso nella rigenerazione cittadina e nel riuso di stabili e aree abbandonate o inutilizzate.

Custodia sociale e rigenerazione urbana. Assessore Berdini batti un colpo!

Tempi difficili per la nostra città. Con migliaia di persone alle prese quotidianamente con il difficile tentativo di mettere insieme il pranzo con la cena, pagare un affitto o un mutuo, vestirsi, curarsi e mandare i figli a scuola o all’università. L’amministrazione comunale non ha dato ancora segni visibili di rendersi conto di quanto accade nelle periferie e nelle case degli abitanti capitolini. La sindaca ci appare concentrata su nodi politici legati ad equilibri di potere più che ad affrontare la situazione come sarebbe necessario: mettendo al primo posto i bisogni e i diritti degli uomini e delle donne che vivono a Roma, i desideri e i sogni dei bambini e delle bambine.

Sono molti i nodi da sciogliere e l’emergenza abitativa è tra questi. I numeri sono impressionanti e spesso trovano spazio sulle pagine dei giornali. I dati del ministero dell’interno su sfratti per morosità incolpevole e mutui non pagati sono a più zeri. Eppure il lavoro va a rilento e spesso è proprio il dipartimento politiche abitative del Comune di Roma a ostacolare le soluzioni possibili. Anche se gli ultimi passaggi con gli assessori Baldassarre e Mazzillo fanno intravadere spazi di manovra interessanti. [Read More]

Pavia: sommossa al villaggio San Francesco , parcheggio per sfrattati e profughi minorenni

paviaGiovedì sera a Pavia le famiglie in emergenza abitativa che risiedono presso la struttura comunale “villaggio San Francesco” hanno abbandonato la struttura per dare vita, insieme all’assemblea per il diritto alla casa, ad un presidio spontaneo nel piazzale antistante il centro.

Si tratta, per la maggior parte, di nuclei familiari con minori, parcheggiati al villaggio dal giorno dello sfratto fino all’assegnazione di un alloggio popolare, dunque costretti a rimanervi, in alcuni casi, per oltre due anni. Insieme a loro, anche una decina di ragazzi fuggiti dall’Egitto, minori non accompagnati, tra i 12 e i 17 anni.

Le famiglie del villaggio San Francesco non accettano le condizioni di vita in cui sono costrette a vivere dentro alla struttura. Manca l’acqua calda per lavare i bambini, da mangiare viene dato loro solo pasta, riso e carne avanzati, mai la frutta, le camere sono piccole e in una camera stanno anche cinque persone insieme, alcune sono devastate dalla muffa, il riscaldamento è stato acceso in ritardo, dopo la data prevista per legge. Qualcuno racconta che non c’è privacy, perché, mentre gli inquilini non sono in stanza, la dirigenza entra nelle camere, e addirittura, in caso di assenza prolungata, la stanza viene data temporaneamente ad estranei, senza nessun consenso da parte dell’inquilino. [Read More]

Izola: La Slaba Banka con la polizia di Izola attacca gli attivisti della Zona Autonoma Argo

Autonomous_zone_ARGO_Izola_SloveniaDopo diversi giorni di molestie, visite da parte della polizia, criminalità e minacce rivolte alla comunità dello Spazio autonomo/autogestito Argo, oggi si è arrivati al culmine degli eventi. Oggi, 28.10.2016, l’innocuo percorso per portare l’acqua di due membri del collettivo si è trasformato in una provocazione da parte della polizia e della tirannia del potere. Attorno le ore 13 i membri del collettivo volevano rinnovare le scorte d’acqua dello spazio, che è frequentato via via da un maggior numero di persone, anche per le pressioni menzionate e per l’annunciato sgombero. Anziché dissetarci in tranquillità ci è toccato saziarci ben bene della violenza, degli insulti e delle minacce. Due membri del collettivo riportano seri danni: uno dovrà passare almeno questa notte in ospedale a causa di danni alla testa, l’altro si trova ancora in serata sotto osservazione a causa di sospette emorragie interne. [Read More]