Bologna: Una ruspa per sgomberare Xm24

Con l’escavatore è stato abbattuto un pezzo di muro perimetrale, consentendo alle forze dell’ordine di evitare le barricate erette agli ingressi. Tolta la corrente elettrica. Tra performance e fuochi d’artificio, le/gli attivisti resistono anche sui tetti.

E’ entrata in azione anche una ruspa per procedere con lo sgombero dell‘Xm24, iniziato con l’arrivo di polizia e carabinieri (accolto con fuochi d’artificio) stamattina all’alba. L’escavatore ha abbattuto un pezzo di muro perimetrale, consentendo agli agenti di evitare le barricate erette ai cancelli. Le forze dell’ordine sono riuscite ad entrare nel cortile sotto la tettoia, all’interno anche i Vigili del fuoco. E’ stata anche tolta la corrente elettrica. Le/gli attivisti del centro sociale resistono sui tetti e altri punti elevati della struttura, dando vita ad una performance artistica. Testimonianza rilanciata via Telegram dall’Xm24: “Le occupanti e gli occupanti di Xm24 stanno dando vita a una resistenza geniale, a partire da chi si é fatto trovare a resistere cantando nella splendida piscina, chi girando un film all’interno dello spazio. Intanto dal tetto fuochi di artificio”. All’esterno dell’immobile, sul lato del parco, si rafforza il presidio solidale. [Read More]

Roma: La città femminista non si sgombera!


Un video di Julia Lindblom Roma, primavera 2018. [Read More]

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Milano: Sgombero ZAM di Via Olgiati – Tutti rinviati a giudizio!

20130522_Sgombero_ZAM_di_Via_Olgiati_Barona_Milano9 rinvii a giudizio per i fatti di Palazzo Marino del pomeriggio del 22 Maggio 2013, giorno dello sgombero di ZAM in Via Olgiati in Barona.
A pochi giorni dal sesto compleanno di ZAM (il 29 Gennaio) e a quasi quattro anni dai fatti 9 attivisti sono stati rinviati a giudizio per la giornata di lotta seguita allo sgombero di Via Olgiati.
La prima udienza si terrà martedì 4 Aprile alle 9,30 davanti alla Decima Sezione del Tribunale di Milano.
La mattina del 22 Maggio un ingente schieramento di Polizia e Carabinieri guidato da un folto drappello di Digos si presentò per eseguire lo sgombero dello spazio sociale occupato il 29 Gennaio 2011 in Barona. La proprietà dichiarava l’urgenza di ritornare in possesso dei suoi immobili. Inutile dire che a quasi 4 anni dai fatti, le strutture di Via Olgiati versano ancora in uno stato di totale abbandono (come negli anni precedenti alla loro occupazione) e vengono sorvegliate giorno e notte dalla vigilanza privata…

Quel giorno le Forze dell’Ordine furono accolte da una serie di strutture messe in strada dagli occupanti a rappresentazione di quello che ZAM era stato nei suoi 2 anni e mezzo di vita. E quindi elementi scenici che rappresentavano sport popolare, teatro, cinema, musica, attività sociali e così via. A ZAM infatti si erano tenute decine e decine di concerti, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, giornate aperte per gli abitanti del quartiere… Erano sorte l’Acciaieria (una palestra d’arrampicata) e una palestra di sport popolare. Si era tenuto nel Marzo del 2013 il Primo Zam Film Festival sulle produzioni indipendenti nel mondo del cinema. Era sorto un hiphoplab che è via via cresciuto e continua a calcare le scene: lo Zam Hip Hop Lab. Un ruolo via via sempre più importante era anche stato svolto dal mondo studentesco con la Rete Studenti Milano e il suo protagonismo. Ce n’era insomma, un po’ per tutti i gusti…
Per farsi strada tra le barricate le Forze dell’Ordine utilizzarono una ruspa. Dopo alcune ore due attivisti saliti sul tetto del centro sociale per rallentare le operazioni di sgombero decisero di scendere. [Read More]

Roma: Inaugurato il Giubileo: occupati due stabili della curia

20151208_Roma_Inaugurato_il_GiubileoQuesta mattina a Roma, mentre il papa apriva la Porta Santa per il Giubileo della misericordia, i movimenti per il diritto all’abitare sono entrati in via Prenestina 1391, in un complesso edilizio dei padri monfortani occupando due stabili inutilizzati da anni.

Centinaia di persone provenienti dalle occupazioni hanno solidarizzato con le 170 famiglie e singoli senza casa che da oggi hanno un tetto sulla testa. Questa iniziativa, nella settimana di mobilitazione della rete “Abitare nella crisi” che ha visto occupazioni a Torino, Bologna e Firenze, ha voluto rompere un clima di paura dentro una città blindata ma per niente pacificata.

Negli ultimi giorni prefettura e questura hanno intensificato controlli, intimidazioni e identificazioni nei centri d’accoglienza e nelle occupazioni romane utilizzando l’emergenza terrorismo per aumentare il controllo e il contrasto contro le lotte e il disagio sociale. [Read More]