Venerdì 9 Febbraio si è svolta un’operazione di polizia congiunta tra Lombardia e Piemonte che ha portato ad arresti, denunce e perquisizioni. Tutto ha avuto inizio la sera del Giovedì a Milano quando è stato arrestato Marcello, dopo che precedentemente avevano ammanettato per errore un’altra persona a Saronno. All’alba di Venerdì l’operazione è scattata invece a Torino: perquisizioni a casa, sfondamento della porta dell’Asilo occupato, manganellate davanti all’occupazione di Corso Giulio Cesare 45, e caroselli delle auto blu nei quartieri di Aurora e Barriera, e fino a dentro il Campus Einaudi dell’Università.
Il motivo del blitz è la chiusura delle indagini sui fatti avvenuti il 31 dicembre scorso sotto il carcere delle Vallette a Torino, quando, durante il consueto saluto pirotecnico dell’ultimo giorno dell’anno, ci sono stati disordini tra una sessantina di solidali con i prigionieri e la polizia schierata a difesa delle mura del carcere. In quell’occasione, tra fuochi d’artificio, brindisi, cariche e lacrimogeni, abbiamo appreso dalla stampa che una poliziotta della scientifica (evidentemente sprovvista di equipaggiamento antisommossa) sarebbe stata ferita al volto e ricoverata in ospedale, mentre effettuava le riprese video. [Read More]
Indirizzi di compagnei arrestatei nelle operazioni repressive di Firenze, Torino, Roma e Lecce
In attesa di maggiori informazioni, apprendiamo dai media locali che, a due giorni dagli arresti, la custodia cuatelare in carcere è stata convalidata solo per il compagno anarchico Salvatore Vespertino. Non si hanno ancora notizie sull’esito delle udienze di convalida per i due compagni prigionieri a Roma e Lecce.
Attualmente gli indirizzi a cui scrivere sono i seguenti: [Read More]
Torino: A maggio, non le rose
Sono anni ormai che tra maggio e giugno arrivano le forze dell’ordine all’Asilo occupato e nelle case di compagni e compagne per notificare misure cautelari e arresti. Certo, misure e custodie cautelari non vengono risparmiate neppure nel resto dell’anno ma — ahinoi — a sancire la tradizione pre-estiva ci tengono particolarmente.
Alle 6,30 h di stamane con una buona varietà di mezzi, tra camionette e autovetture, la polizia e i carabinieri (e i ROS) hanno fatto irruzione nell’ex scuola materna di via Alessandria, nell’occupazione di corso Giulio 45, in quella di via Borgo Dora 39 e in alcune abitazioni private per portarsi via Antonio, Giada, Antonio, Camille, Francisco e Fabiola. Alcuni compagni sono saliti subito sul tetto delle case occupate e lì son rimasti fino a operazioni terminate, nel mentre alla spicciolata complici e solidali hanno raggiunto corso Brescia per controllare la situazione e proferire qualche parola velenosa ai signori in divisa e in borghese. [Read More]
Torino: misure cautelari per resistenza a uno sfratto. La lotta per la casa non si ferma
Alle prime ore di questa mattina la Digos ha notificato una serie di ordinanze applicative di misure cautelari ad attivisti dello sportello Prendocasa e occupanti dello Spazio Popolare Neruda di Torino. Sei in tutto i provvedimenti: per tre di loro il giudice per le indagini preliminari ha applicato l’obbligo di firma quotidiano, per altri tre il divieto di dimora nel comune di Torino.
I reati contestati – resistenza aggravata a pubblico ufficiale – si riferiscono a un muro popolare avvenuto alla fine di luglio per impedire lo sfratto di Antonina, una donna di 77 anni che rischiava di essere buttata fuori dall’abitazione in cui ha abitato per più di 40 anni. Dalla mattina decine di compagni, occupanti e solidali allestirono un presidio di fronte all’ingresso dell’abitazione, per impedire all’ufficiale giudiziario e al proprietario di casa (sopraggiunti con fare arrogante) di portare a compimento lo sfratto, riuscendo infine a ottenere un rinvio. [Read More]
Torino: Operazione repressiva – Misure cautelari e sbirri dentro Asilo Occupato e via Lanino
Dalle prime ore della mattina di oggi, 3 giugno 2014, è scattata un’operazione repressiva orchestrata dalla pm Pedrotta e dal pm “frammassone” Rinaudo, contro diverse realtà conflittuali anarchiche e antiautoritarie. Digos e carabinieri hanno effettuato 25 perquisizioni a Torino e in Piemonte, tra cui quelle dell’Asilo Occupato e dell’occupazione abitativa di via Lanino, oltre alla notifica e all’esecuzione di diverse misure cautelari: 11 in carcere, 6 ai domiciliari, 4 obblighi di dimora, 4 divieti di dimora, 4 obblighi di firma. Vi sarebbero complessivamente 111 indagati e i reati contestati vanno dal “sequestro di persona” (per aver accerchiato un ufficiale giudiziario durante uno sfratto?) all’estorsione (per avergli chiesto di estrarre dalla fondina e consegnare la propria penna?)… passando per “danneggiamento”, “resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale”, “minacce” e “occupazione di edifici”; la scelta strategica degli inquisitori non prevede l’utilizzo di strumenti quali i reati associativi, bensì il “concorso” nella commissione dei suddetti reati. [Read More]