Bologna: Ex-Telecom sgomberata. Sabato corteo!

La Questura di Bologna ha efffettuato ieri lo sgombero della palazzina Ex-Telecom, occupata più di 10 mesi fa da centinaia di persone, con decine di nuclei familiari italiani, cinesi, magrebini, un esempio vivente di riappropriazione e convivenza possibile.

Lo sgombero è durato ore, con la polizia bolognese che prima ha sfondato le porte e manganellato la gente, quindi ha isolato la zona antistante il Comune di bologna, in via Fioravanti, mentre centinaia di occupanti si sono barricati sui tetti.

Contemporaneamente tantissimi solidali sono accorsi in strada per impedire lo sgombero e la polizia ha già caricato più volte per far disperdere (senza riuscirci) il presidio, ma almeno due persone sono state portate via dalle ambulanze in ospedale. [Read More]

Rom a Torino tra sgomberi, cortei, occupazioni

Sono arrivati all’alba. Uomini e donne in armi, blindati, un elicottero, le ruspe. Un’operazione in grande stile in quello che resta della più grande baraccopoli d’Europa.
Nessuno è stato avvertito. Gli uomini in armi sono entrati nelle baracche intimando di uscire, incuranti dei bambini spaventati, forti dell’arroganza di chi si crede superiore, pieni di disprezzo per gente che la povertà marchia come inferiori.

Gli uomini e le donne del canile municipale catturano i cani. Una donna anziana ci mostra il libretto del suo cane, rubato e deportato al canile. Agli uomini, alle donne, ai bambini va peggio che ai cani. Poche cose vengono salvate mentre i vigili urbani prendono le bombole e le scaricano in aria. [Read More]

Ventimiglia: Presidio No Borders sotto sgombero

30/09/2015

aggiornamenti urgenti dal presidio No Borders di Ventimiglia:

RESISTENZA! NO BORDER NO NATION STOP DEPORTATION!
In questo momento 250 sbirri distruggono il Campo No Border di Ventimiglia.

Tentativo di sgombero in corso, l’ennesimo muro di polizia a difesa della fortezza europa. Si resiste sugli scogli, alcuni ragazzi in mare per protesta.
Il campo è stato casa, crescita, scambio, passaggio, umanità, solidarietà per tutti noi, potete distruggerlo ma non potete cancellare quello che ha creato. Ci troverete ancora e sempre per le strade, nelle città, nelle case… non torneremo indietro MAI.
Every cop is a border ! We are not going back.


Aggiornamento:

Si continua a resistere sugli scogli dopo lo sgombero della pineta dei Balzi Rossi a Ventimiglia.
Militarizzata l’intera zona. “Devastata e saccheggiata” l’area della Bolla, allestita con dedizione e fatica giorno dopo giorno per garantire sempre più dignità ai presidianti europeani e migranti.
Diverse persone che tentavano di raggiungere il presidio per dare solidarietà sono state portate in questura. Nuove minacce di identificazione e denuncia arrivano per tutt*.

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Milano: Sgomberata Casa Brancaleone

Sgomberata questa mattina all’alba Casa Brancaleone, una villetta abbandonata da lungo tempo ed occupata da appartenenti all’ area anarchica poco più di un anno fa in via Casella, a Milano, nel quartiere Quarto Oggiaro, per “…organizzarci per affrontare collettivamente quei problemi legati alla sopravvivenza quotidiana nella giungla urbana, e per cercare in tutti i modi di soddisfare i nostri bisogni primari e i nostri desideri individuali” come scrivevano nel loro primo comunicato. Al momento dell’intervento contro gli occupanti, circa una decina di persone, la polizia ha sparato lacrimogeni dentro la villetta. Tre di loro sono riusciti a salire sul tetto, mentre gli altri si trovano in stato di fermo e rischiano di essere portati in questura. La polizia ha blindato l’area, con i solidali tenuti a notevole distanza, e sta procedendo anche al sequestro di tutti i materiali presenti all’interno. [Read More]

Lecce: sgomberato il Binario68

binario68_via_Bigaro_LecceDopo un anno e mezzo di attività politica, sociale e culturale nel quartiere di San Pio a Lecce, questa mattina il Binario68 di via Birago è stato sgomberato dalle forze dell’ordine della città pugliese, che hanno eseguito il sequestro preventivo dello stabile. Lo sgombero mette fine – temporaneamente – ad un’importante esperienza di aggregazione in un quartiere non facile come quello in oggetto, dove tante iniziative culturali si erano mixate ad una forte impronta soprattutto sul terreno dell’antifascismo.

Il blitz è arrivato verso le 6, quando all’interno dell’immobile occupato era presente una decina di compagni che subito hanno avvertito di quanto stava succedendo la città tramite tam-tam e telefonate. La conseguenza è stato il radunarsi immediato di circa una cinquantina di persone radunatosi di fronte al blocco poliziesco che impediva di raggiungere il Binario che intanto veniva riportato alla desolazione e alla polvere. [Read More]

Milano: Comunicato sullo sgombero di Ripa dei Malfattori

Per l’ennesima volta la macchina della repressione ha agito in piena estate: dopo vari tentativi di sgomberi di case occupate è toccata a noi, il circolo anarchico Ripa dei Malfattori.
Dopo quasi 2 anni di occupazione, animati da iniziative partecipate, concerti, presentazioni, e in ultimo ‒ appena due settimane fa ‒ la bella serata in onore di Gaetano Bresci, la speculazione e gli interessi affaristico-palazzinari hanno recintato e chiuso la nostra esperienza di autogestione condivisa per ingurgitare un ulteriore boccone del quartiere Ticinese, luogo storico di lotte e convivialità, ma ormai da tempo vittima dei voraci appetiti del profitto.
Per quanto fossimo affezionati alle quattro mura di Ripa, siamo anche consapevoli che dopo la triste, mal riuscita pagliacciata di Expo i luoghi vuoti in città saranno ancora più numerosi, e non avremo problemi a trovare nuovi spazi in cui proseguire le nostre attività. [Read More]

Saronno: Sgombero del TeLOS di via Gorizia

Questa mattina alle 6.00 hanno sgomberato il nuovo TeLOS a Saronno. Nonostante il tetto piatto non consentisse grandi
resistenze i ragazzi non sono scesi finchè – complici quelle merde dei pompieri – non li hanno trascinati giù di peso dopo un ora e mezza.
Fuori qualche azione di disturbo alla viabilità ha fatto movimentare dei celerini sicuramente amanti delle sostanze.
Gli operai della proprietà stanno ora bucando il tetto, rendendo inagibile e pronto a marcire l’ennesimo spazio per i prossimi anni.
Era in atto una trasformazione da stabile in stato di degrado, abbandono e putrescenza, a spazio di aggregazione e socialità, da base per le lotte che si portano avanti
nel territorio. [Read More]

Milano: A Quarto Oggiaro story – su recenti sgomberi e arresti

A Quarto Oggiaro story

Il commissariato di Quarto Oggiaro ha dichiarato guerra agli anarchici!
Quale novità, degli sbirri che cercano di farcela pagare!
Ma partiamo dal principio.
Poco prima del 1° maggio sono iniziate le perquisizioni. Fatte con il solito stile arrogante della sbirraglia: cariche nel mercato, decine e decine di celerini che si divertono coi loro bei manganelli, digos che filma per fare il suo bottino di denunce. Una compagna arrestata per resistenza e lesioni. Nulla di nuovo insomma.

Il 12 maggio, le cose iniziano a farsi più “strane”: una pattuglia di 8 loschi individui in borghese rientra in una delle case già perquisite, in un momento in cui in casa non c’è nessuno, per effettuare una nuova perquisizione. Alcuni compagni intervengono prontamente per capire cosa stia succedendo. Come risposta,  vari insulti e affermazioni molto raffinate del tipo: “siamo polizia, facciamo quel cazzo che ci pare”, ma a quanto pare è bastata la semplice minaccia di chiamare l’avvocato per farli fuggire con fare spaesato. Chi erano costoro? La digos spesso non brilla per intelligenza, ma di sicuro non è così maldestra.

Il dubbio svanisce la mattina del 15 maggio: altro sgombero, di certo non inaspettato, di due appartamenti di una compagna e di un compagno in gestione ad MM. È il secondo sgombero di questo tipo in poco più di un mese, il copione è quindi già noto. Presenza massiccia di celere, in quantità tale da rendere impossibile un qualsiasi intervento diretto dei e delle solidali volto a impedire lo sgombero. Si decide di rimanere per tutelare il compagno e la compagna sotto sgombero e per cercare di difendere almeno le loro cose. Qualcosa non quadra, tante facce nuove, tanti sbirri in borghese, anzi tantissimi, quasi quanto i celerini.

Poche le facce tristemente note, qualche digos qua e là, qualche altro funzionario e una manciata di stronzi che purtroppo ci siamo abituati a vedere spesso cercare di intralciare le nostre strade. Un attimo di tensione: si cercano di riprendere alcuni scatoloni di un compagno appena sgomberato, che nel frattempo erano stati caricati su di un furgone di MM. Una piccola carica di alleggerimento ci respinge definitivamente, il furgone se ne va. La calma torna. La tensione si allenta. Il presidio mano a mano si scioglie mentre aspettiamo che vengano caricate le ultime cose sui furgoni e che ci raggiunga chi è ormai senza casa. Lontano dai nostri sguardi due solidali vengono arrestati, un terzo sfugge. Al presidio c’è agitazione, non si capisce subito cosa stia succedendo. Cerchiamo di svincolarci dalla sbirraglia. Ci circondano, atterranno un compagno e lo arrestano.
Il giorno dopo processo per direttissima, le accuse le solite: resistenza e lesioni.

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Torino: Sgomberata nuova occupazione – occupanti scendono dopo 24 ore sul tetto

Segue resoconto della giornata di sabato sopra il tetto e nelle strade tratta da macerie:

Aggiornamento ore 16 – Dopo più di 24 ore, gli 8 compagni decidono di scendere dal tetto. Viste le ripetute minacce di arresto fatte dai digossini, inizialmente scendono solo 4 compagni che vengono portati in questura per essere identificati, gli altri 4 restano sul tetto così da sconsigliare alle forze dell’ordine di arrestare chi è già sceso. A far pressione fuori dalla casa ci sono poi numerosi solidali che da diverse ore percorrono le strade del quartiere con urla, slogan e interventi al megafono.
Quando i 4 compagni portati in questura vengono rilasciati dalle forze dell’ordine, anche i 4 rimasti sul tetto scendono e vengono portati via per essere identificati. Una volta che tutti sono fuori dalla Questura il presidio si scioglie. Alla prossima occupazione!

Aggiornamento ore 12 – Il corteo è partito da piazza Sassari e dopo aver percorso le strade del quartiere per parlare dello sgombero e della determinazione di chi resiste, si è fermato in punto in cui si riescono a vedere e salutare i compagni sul tetto. Per chi è in zona e vuole venire a sostenere chi resiste ci vediamo quindi all’angolo tra via Ciriè e via Biella.Mentre il presidio in piazza Sassari si sta pian piano facendo più numeroso e ci si prepara a partire in corteo, dal tetto di via Biella 21 arrivano alcune novità.

Visibilmente scocciati per la magra figura fatta con il blitz di ieri e non sapendo bene che pesci pigliare, i digossini cominiciano a togliere un po’ di tegole dal tetto per innervosire i compagni che resistono ormai da 24 ore, continuando poi a minacciarli di arresto se non scenderanno a breve.

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Milano: Comunicato su operazioni poliziesche in Giambellino-Lorenteggio in vista del 1° maggio No Expo

Riceviamo e diffondiamo un resoconto delle operazioni poliziesche avvenute in zona Giambellino-Lorenteggio nei giorni scorsi:

28 Aprile
Alle 6 di mattina la digos si presenta alle porte di tre compagni nel quartiere Giambellino-Lorenteggio. Le case vengono perquisite e solo al termine delle operazioni viene annunciato agli abitanti che le case verranno anche sgomberate.
15 compagni francesi e 4 tedeschi (3 dei quali sono stati rilasciati in serata), ospiti nelle case sotto sgombero, vengono portati in questura. Uno dei tedeschi, nella cui macchina (secondo la polizia) era stato rinvenuto un “kit per fabbricare molotov”, viene arrestato.
Nel frattempo anche la Base di Solidarietà Popolare, luogo di ritrovo del Comitato Abitanti Giambellino-Lorenteggio, viene perquisita e poi sgomberata; buona parte dei mobili e degli oggetti trovati all’interno viene distrutta, senza lasciare il tempo di recuperare le cose.
Gli abitanti del quartiere e i compagni riescono, nonostante i blocchi della polizia e la presenza massiccia di blindati, a muoversi in corteo per il quartiere e a bloccare via Lorenteggio per 6 ore. Alle 19 da Piazza Tirana parte un corteo di circa 200 persone che termina con l’occupazione di un nuovo spazio.

29 Aprile
Ancora sveglia alle 6 di mattina: altre 5 case vengono perquisite e 4 di queste anche sgomberate. 2 compagni italiani e 3 tedeschi vengono portati in questura. In serata i due italiani vengono rilasciati con foglio di via; anche i francesi fermati il giorno precedente escono dalla questura.



Segue comunicato diffuso in seguito a fermi, arresti e sgomberi:

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