Notre-Dame-des-Landes (Francia): I tritoni con la cresta incendiano la scuola dei tritoni

I tritoni con la cresta incendiano la scuola dei tritoni / Perché abbiamo attaccato la Zad

Semplicemente, non avevo visto da dove sarebbe passato questa volta l’inevitabile riformismo, in modo discreto ma sicuro : da là dove si parla d’insurrezione e di autonomia a migliaia di copie”.

Citazione dall’opuscolo Le mouvement est mort… Vive la réforme, 2017 [I].

La Zad era il nostro vascello pirata, la madre di tutte le Zad. È emersa in un’epoca senza vie d’uscita ed è stato come se il mondo diventasse un po’ più sopportabile. Come un breve barlume, una possibilità che faceva irruzione nella nebbia spessa e appiccicosa del nostro futuro. Per noi che conduciamo delle vite movimentate e fuori dalle norme, era la consapevolezza che ci sarebbe sempre stato un posto ad accoglierci, in caso di latitanza. Un posto dove lo Stato non sarebbe mai venuto a cercarci. Un posto dove avremmo sempre trovato degli/lle alleati/e per nutrirci, vestirci, dissimularci nelle pieghe del suo bocage.

Ed è proprio a questo Stato che ci schiaccia, ci uccide, ci dà la caccia, che tre anni fa la Zad è stata offerta da una manciata di opportunisti. Quelli e quelle che, ancora ieri, sostenevano che questo territorio fosse “in secessione”.

Questo tradimento odioso, messo in atto alle spalle di quelli/e che combattevano i gendarmi sulle barricate, non può essere dimenticato. Tanto meno quando il komintern locale ci tira fuori un progetto di Scuola dei Tritoni, per festeggiare i tre anni di quella che loro considerano come una vittoria.

Ricostruire là dove c’era lo squat delle Planchettes, allora? Come non esultare di rabbia, di fronte a questa ennesima provocazione? Come non urlare alla vendetta per la parte Est della Zad, devastata? [Read More]

Bellecombe-en-Bauges (Savoia): Bagliori d’incendi

Attacco incendiario di una cava della Vicat

La città avanza, la foresta diminuisce. E noi, in mezzo, ci sentiamo spesso molto vulnerabili, incapaci di arginare alcunché. Il cemento che trasuda da tutti i pori di questa società ci priva di vita, di sensazioni, di sostanze. Le foreste gestite in maniera eco-responsabile somigliano a delle fosse comuni. L’angoscia nelle viscere, i pugni che si stringono, un velo di durezza che ricopre gli occhi. E la difficoltà a parlarne, dato che le parole non possono che sfiorare la profondità della tristezza e della collera che sentiamo. [Read More]

Francia: Zad, l’aeroporto non si farà, quale futuro ora?

Dopo una lotta durata 50 anni, il governo francese ha annunciato l’abbandono del progetto del nuovo mega-aeroporto di Nantes.

La zona di Notre Dame des Landes era occupata da ormai dieci anni da contadini e allevatori supportati da centinaia di attivisti che avevano creato la Zone A Defendre (ZAD) per impedire l’ennesima violenza sui territori in nome del profitto.

Nel 2012 il governo francese aveva tentato una prova di forza inviando centinaia di agenti, l’operazione Cesar, per sgomberare gli occupanti trovando una strenua resistenza.

Un corteo di decine di migliaia di persone aveva poi permesso di occupare di nuovo la ZAD e ricostruire le case distrutte dalla furia della polizia. Resta ora l’incognita su cosa ne sarà degli occupanti che hanno osato sfidare e battere lo stato francese, subissati di processi e repressione.

In questo momento sono segnalati arrivi e concentramenti di forze dell’ordine nelle città di Rennes e Nantes, principali città della zona, dove in caso di sgombero sarebbero naturalmente interessate da contestazioni. In vista dei pericoli che può comportare lo sgombero ricordiamo la morte di Remi Fraisse, giovane studente di Tolosa di 21 anni, ucciso dalla polizia durante lo sgombero della Zad di Testet, dove le autorità francesi volevano costruire la mega- diga di Siviens. La morte fu provocata dalle armi considerate “non offensive”, ovvero le granate stordenti, molto utilizzate dalle forze del disordine negli ultimi anni in Francia. [Read More]

Nantes (Francia): Grande giornata di mobilitazione sabato 16 gennaio

In seguito ai processi ‘rinviati’ del 10 dicembre che miravano a espeller gli/le abitant* storici, e in un clima di annunci di eapulsioni e di ripresa dei lavori all’inizio del 2016, mostriamo allo Stato e a Vinci che non lo permetteremo.

Il movimento contro l’aeroporto chiama a una grande giornata di mobilitazione sabato 16 gennaio.

Per quanto riguarda la regione di Nantes, sono in preparazione una marcia tratto-bici e una a piedi.

Lanciamo un appello ai comitati di sostegno e a tutti coloro che si oppongono a immaginare già da ora come partecipare a questa giornata con azioni simili (o altre) nella loro regione o a unirsi a noi.

Dato che l’aeroporto non si farà, chiediamo l’abbandono immediato delle procedure di espulsione:  sabato 16 gennaio tenetevi liberi!

Fate girare l’info attorno a voi. Presto altre notizie.

Non vediamo l’ora di incontrarvi in cammino e nelle strade.

I membri di vari elementi della lotta di NDL (fra cui l’ACIPA, l’ADECA, COPAIN, degli/lle occupant* della ZAD) riuniti in assemblea il 14 dicembre.

in inglese, tedesco

Notre Dame des Landes (Nantes-FR): Lettera ai comitati locali, notizie ed azioni future

19 dicembre 2013
tradotto da http://zad.nadir.org/spip.php?article2051

Prossimo incontro dei comitati locali:

sabato 18 gennaio 2014 dalle ore 10 alle ore 19 a Fay-de-Bretagne.
Manifestazione a Nantes: 22 febbraio 2014

Dicembre 2013, dalla ZAD di Notre Dame des Landes

Cari comitati, eravamo in diversi a sentire il bisogno di scrivervi dal movimento d’occupazione sulla ZAD. Qualche mese fa, in un atmosfera di tregua, grazie alla forza della solidarietà combattiva dell’autunno scorso, molti di noi intravedevano la possibilità di un abbandono del progetto aeroporto. Immaginavamo già cosa sarebbe diventato il futuro della zona in termini sociali, agricoli e politici. Se queste riflessioni erano allora cruciali e ci aiutavano a dare un nuovo soffio alla lotta e un sovrappiù di senso al movimento, sentiamo oggi un ritorno di tensione.

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Notre Dame de Landes (FR): Appello dei Chats Teigneux – 10 giorni di resistenza alla Châtaigne

Fonte: https://zad.nadir.org/spip.php?article761
Tradotto da Resiste!: https://resiste.squat.net/

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Il 4 dicembre ha avuto luogo il processo riguardante la domanda di autorizzazione di demolizione delle case costruite alla Châtaigne in seguito alla manifestazione di rioccupazone del 17 novembre 2012. Il resoconto avrà luogo l’11 dicembre. La Prefettura vorrebbe buttar giù un luogo simbolo della mobilitazione di 40.000 persone contro l’aeroporto e il suo mondo.

Fin d’ora un appello all’azione decentralizzata circola in caso di attacco sul luogo: Contro l’aeroporto e il suo mondo: se distruggono il nostro luogo di organizzazione, occuperemo il loro!

E’ sempre possibile recarsi sul sito, non cederemo alla pressione poliziesca e all’ocupazione attuale della zona. Le costruzioni continuano l’energia è sempre all’appuntamento! Più che mai è indispensabile far vivere questo luogo. Non lasciamoci affumicare dalle loro proposte di negozziazione, è sul terreno che si fa la lotta, non nei palazzi di Matignon.

PS: rimane ancora molti altri luoghi sulla ZAD e l’occupazione continua altrove. Numerosi altri cantieri sono in corso!

Appello dei Chats Teigneux

(Dalla Châtaigneraie, la Chât

aigne, la Castagne, Premier Presidio, les Souches, le Kyste)

Dal 5 al 15 dicembre: continuiamo a resistere, teniamoci pronti.

Il 17 novembre, 40.000 persone, molto diverse e determinate, si sono assembrate sulla ZAD per ricostruire. Un gesto di risposte dopo un mese di sgomberi, destruzione e resistenza. D’allora, il movimento non ha mai cessato di ampliarsi.

L’operazione César, per quanto riguarda lo svuotamento della zona dai suoi abitanti, ha miseramente fallito. Ci rattristano le nostre case demolite, i nostri amici feriti, i nostri compagni incarcerati. La collera ha riempito i boschi e non siamo mai stati così numerosi, la ZAD, anche se assediata, non è mai stata così viva. Malgrado i tentativi di divisione, la rioccupazione ha generato delle complicità forti e indedite, che chiedono solo di intensificare. Un nuovo legame è nato. [Read More]

Notre-Dame-des-Landes (Francia): Chiamata per una dimostrazione di rioccupazione per il 17/11 nel ZAD, dove la lotta contro le forze repressive è ancora in corso

Per gli costruttori, la ZAD è semplicemente una “zona di sviluppo differita” da decenni. Per i combattenti, questa è una zona da difendere (Zone À Défendre). In entrambi i casi, lo spazio si trova nella campagna a nord di Nantes, in Francia. Secondo il Potere, dovrebbe lasciare il posto per i piani industriale, e in particolare ad un aeroporto internazionale di Notre-Dame-des-Landes. Il particolare mega-progetto è nelle mani della corporazione multinazionale Vinci, che fornisce anche altri “servizi” in tutto il mondo, come ad esempio strutture penitenziarie, autostrade a pedaggio, centrali nucleari, e così via.

Molti attivisti nella ZAD non sono solo in lotta contro la costruzione dell’aeroporto, ma resistono al Capitale, allo Stato e qualsiasi controllo sulla loro vita quotidiana in generale. Dalla metà del mese di Ottobre, più di 1.200 poliziotti sono stati dispiegati nella zona. Da quel momento, la polizia sta sfrattando degli occupanti da vari luoghi diversi in tutta la ZAD, usando lacrimogeni di gas, aggredendo violentemente dei resistenti e distruggendo case e accapamenti. [Read More]

Notre-Dame-des-Landes (Francia): La lotta continua contro l’aereoporto

La ZAD è una zona in lotta contro un aereoporto nella Francia dell’Ovest a 15Km da Nantes. Un primo progetto è stato proposto piu’ di 40 anni fa, da allora è stato contrastato da una resistenza locale che dura fino ad oggi. Questo progetto è nelle mani della società multinazionale VINCI, che costruisce tra l’altro prigioni, autostrade, centrali nucleari. Questo progetto è il fiore all’occhiello di Jean Marc Yrault, attuale primo ministro francese. Nel 2009 la zona ha accolto un campo « azione climatica », dopo le case che erano vuote(perchè espropriate), i campi e le foreste sono stati occupati dalla gente disgustata da qu(www.zad.nadir.org) esto progetto, per poterci abitare e resistere. Le motivazioni per restare sono tante e diverse per le diverse persone che vivono qui, ma gli e le occupanti sono uniti/e dall’idea che combattere il sistema capitalista non deve restare solo una teoria ma una pratica di vita quotidiana. [Read More]

Nantes (Francia): Appello di solidarietà contro il progetto della costruzione dell’aeroporto nella zona di Notre-Dame-Des-Landes

“L’operazione è finita, tutto si è svolto senza incidenti”, diceva il prefetto alle dieci e mezza del primo giorno. Ah si? Eppure, nel momento in cu pronunciava queste parole, gli sbirri stavano attaccando il Far Ouest e il Sabot e l’accesso alla ZAD era vietato a tutti/e, compresi i giornalistacci e gli abitanti “legali”! Gli sbirri avevano previsto, per quel giorno, di prendere possesso di 11 spazi, cioè un terzo delle nostre abitazioni, ripartiti su 2000 ettari. Sono riusciti ad occuparne soltanto 8. Per prendere il primo luogo d’abitazione si sono limitati a sparare una pioggia di lacrimogeni, da lontano, fino ad incendiarlo. Ovvio, non avevano verificato se c’erano delle persone che dormivano nelle capanne oppure no! Ecco cos’è un’operazione “senza incidenti”… [Read More]

ZAD (Notre-Dame-des-Landes): dura da 5 giorni lo sgombero della ZAD, 600 sbirri, una casa rioccupata, tutte le cronache

Sgombero della ZAD

segui tutte le cronache in diretta tradotte in italiano (e spagnolo) su

https://resiste.squat.net/

Sito originale (francese e inglese): http://zad.nadir.org/

* Bilancio dei tre giorni precedenti:

– Luoghi sgomberati martedì 16 ottobre: la Bellich’, Bel Air, la Gaite’, les Planchettes, le Tertre, le Pre’ Failli, la Pre’ Faillite e St Jean du Tertre,

– Luoghi distrutti mercoledì 17 ottobre: Les Planchettes, le Tertre,

– Luoghi sgomberati giovedì 18 ottobre: la Pointe, la capanna collettiva della foresta di Rohanne.

– Luoghi sgomberati venerdì 19 ottobre: l’Isolette, Le Coin

* E soprattutto rimangono tanti luoghi occupati (i terreni e le tre case che hanno tempo fino al 27 ottobre), tutti gli occupanti sono sul posto, con tanta altra gente venuta per controllare la zona e tanti messaggi e azione di solidarieta’ da tuttx! Non sono le loro pressioni poliziesche che renderanno le nostre contestazioni impotenti, gli atti di resistenza continueranno fino a quando il progetto non sara’ ritirato.

* Ieri sera venerdì 19 una casa della ZAD, svuotata dei suoi abitanti e murata dai padroni è stata RIAPERTA dagli oppositori. Ecco qui il comunicato stampa dell’azione.

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