Torino

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LA RETE CITTADINA IMMIGRAZIONE E DIRITTI INDICE LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA CHIUSURA DEI CENTRI DI DETENZIONE PER IMMIGRATI IRREGOLARI A TORINO

SABATO 8 MAGGIO ORE 15.00 LUNGO DORA (PORTA PALAZZO)

Appello

Quelli che con un eufemismo erano stati chiamati “Centri di permanenza temporanea” si stanno rivelando in realtà – per le soluzioni edilizie prescelte, per il tipo di vigilanza cui sono sottoposti, per l’impossibilità di uscirne con un permesso di soggiorno e, quindi, per l’immagine che comunicano – veri e propri centri di detenzione, nei quali all’immigrato irregolare in attesa di espulsione viene applicato un regim e assai simile a quello un tempo riservato ai prigionieri di guerra: stranieri catturati sul proprio territorio; presenze ostili da trattare come “nemici”; soggetti pericolosi da sorvegliare e punire.

Questo è inaccettabile.

E’ inaccettabile che uomini e donne – “persone”- la cui unica colpa é quella di aver tentato di sfuggire alla miseria, alla fame, forse alla morte attraverso l’antico strumento della migrazione, siano considerati, per ciò, alla stregua di criminali. E’ inaccettabile che il diritto naturale alla sopravvivenza sia rovesciat o – in questa nostra società ricca che si vuol considerare civile – in un “reato”.

E’ inaccettabile che nel cuore delle nostre citt=E0 si elevino questi monumenti all’avarizia, all’estraneità e all’ostilità etnica. Chiediamo che questa offesa alla coscienza civile e, soprattutto, a quell a sensibilità multietnica che dovrà inevitabilmente caratterizzare la “società che viene”, abbia fine. Che l’immagine dell’immigrato come “nemico” e come “prigioniero” sia cancellata dal nostro panorama sociale. Che scompaiano ferri, sbarre, gabbie e muri costruiti intorno ai poveri della terra.

Luigi Manconi (VERDI) Fausto Bertinotti (Rifondazione Comunista) Marco Revelli Dino Frisullo Pasquale Cavaliere Maurizio Poletto (Alternativa Sindacale) Luigi Ciotti – Gruppo Abele Don Gallo e Comunit=E0 S. Benedetto al Porto Giorgio Cremaschi ( F.I.O.M. Torino )

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Primo Maggio 1999 a Torino

From: officina 99 <ska [at] ecn [dot] org>
Subject: scontri a Torino. Molotov alla Camera del lavoro (ansa)PRIMO MAGGIO: INCIDENTI A TORINO

(ANSA) – TORINO, 1 MAG – La manifestazione di Torino e’ stata disturbata da incidenti che hanno avuto come protagonisti oltre un centinaio di autonomi. Sin dall’ inizio si sono avuti momenti di tensione che sono poi via via aumentati con atti di vandalismo e cariche delle forze dell’ ordine; una decina tra carabinieri e poliziotti hanno riportato contusioni e si sono dovuti far medicare in ospedale. Prima della partenza gli autonomi hanno tentato di mettersi alla testa del corteo con uno striscione con la scritta ”vergogna”, ma sono stati respinti dal servizio d’ ordine dei sindacati e dei Ds. E’ intervenuta la polizia che li ha costretti ad allontanarsi e a mettersi in coda. Preceduti da una ventina di compagni con il volto coperto da passamontagna o con il casco, durante il corteo i giovani hanno continuato a gridare slogan e cominciato a lanciare pietre e, soprattutto, uova contenenti vernice azzurra contro le forze dell’ ordine. Molti poliziotti hanno avuto la divisa imbrattata e il vice questore vicario, Andrea Ninetti, e’ stato colpito al petto da un cubetto di porfido. Percorrendo la via Po, hanno danneggiato uno sportello bancomat, rotto i vetri di alcuni negozi e ‘presa d’ assalto’, sempre a colpi di uova e pietre, una filiale del Credito Italiano. (SEGUE). MO-BAN 01-05-1999 12:48 [Read More]

S.O.S. TIENI SPZK

  S.O.S. TIENI SPZK


S.O.S. TIENI SPZK Appello per la difesa di Spaziokamino

Vogliono imporre il silenzio ad un’esperienza che da 10 anni si batte contro la logica del profitto e della mercificazione, contro la noia e la paranoia!

Vogliono chiudere per i loro loschi interessi uno spazio di comunic-azione Libera ed Autogestita!

Vogliono cancellare un luogo di critika e attivismo affinche’ tutto sia un arido deserto sociale e culturale!

Credevano di ingabbiarci, appiattirci, omologarci… Credevano di distruggerci il cervello bombardandolo di pubblicità. Hanno provato a fare della nostra cultura una moda porta soldi, della nostra musica un suono piatto e privo di significato…

Ma noi siamo e saremo ancora qui, a combattere questa società odiosa e ingiusta… o forse a voi piace così?!?!?

Difendi un’ idea e un’azione! NO ALLO SGOMBERO DI SPAZIOKAMINO

–>GIOVEDI’ 22 APRILE ORE 18 ASSEMBLEA PUBBLICA presso il CSOA SPZK (Via Calenzana 7 Ostia)

–>SABATO 24 APRILE ORE 11 MEGA RADUNO CONTRO LO SGOMBERO DI SPAZIOKAMINO presso la XIII Circ.ne P.za della Staz. Vecchia OSTIA

–>ORE 22 TACTICAL MEDIA EVENT IMMAGINI-SUONI-MEDIA CONTRO LO SGOMBERO DEL CENTRO SOCIALE

CSOA SPAZIOKAMINIO


Roma 19/04/1999

  Roma 19/04/1999


Roma 19/04/1999, alle soglie del “giubileo” si sgombrano i rifugiati

Oggi lunedi 19/04/1999 é stato sgombrato con la forza “l’Osservatorio sui Rifugiati” che utilizzava da pochi giorni uno stabile in disuso di roprietà pubblica sito in Via Nazionale a Roma. L’Osservatorio nasce dalla necessit=E0 sentita da molte e molti di avere una struttura di “seconda accoglienza” per tutte e tutti coloro le quali/i quali fuggono da guerre, minacce, fame.

Lo stabile in questione era un immobile in ottime condizioni di proprietà INPDAP, già sede di un ministero, che tramite giri poco chiari era stato affittato, con riscatto a due anni, ad una società affinchè fosse ristrutturato per diventare un hotel di lusso.

In mattinata, dopo un incontro cui avevano preso parte la questura, un rappresentante del sindaco, un rappresentante della società locataria e alcune/i delle/dei componenti dell’Osservatorio, era stata data assicurazione che non ci sarebbero state azioni di forza e che il sindaco si sarebbe occupato in prima persona del problema della sistemazione dei rifugiati.

All’incirca alle 15 numerosissimi poliziotti e carabinieri con caschi, manganelli, ed armature, ha fatto irruzione nello stabile mentre eniva preparato il pranzo per i rifugiati (3) e gli italiani (13) presenti.

“…Li abbiamo sentiti che stavano venendo, hanno sfondato una finestra al piano terra facendo un gran rumore; ci siamo immediatamente radunati tutti in una stanza, senza alcun oggetto atto ad offendere ed in manifesta attitudine non-violenta…Hanno fatto irruzione prima in due e ci hanno fatto mettere in ginocchio con le mani bene in vista, urlando minacce e mulinando i manganelli…Poi sono arrivati i funzionari che ci hanno fatto rimettere in piedi e ci hanno rassicurato riguardo le loro “pacifiche” intenzioni…Siamo stati perquisiti e portati con i cellulari a gruppi di cinque al commissariato “Viminale”…Ci hanno identificato, ci hanno notificato un’elezione di domicilio e ci hanno rilasciati…Perfortuna quasi tutti i Rifugiati erano alla mensa della Caritas per il pranzo…”

Ci misura la serieà delle parole delle istituzioni. Si preparano strutture alberghiere di lusso per i pellegrini ricchi e si sgombra un tentativo di utilizzo sociale e solidale di un patrimonio pubblico tanto grande quanto malgestito e male utilizzato.

Alle 17 c’é stato un corteo spontaneo al grido di “SIAMO TUTTI CLANDESTINI” in Via Nazionale con un centinaio di partecipanti, per dimostrare la solidarietà dei romani con i rifugiati e con i fermati, quindi é stata indetta immediatamente un’assemblea al Rialto Occupato.

Osservatorio sui Rifugiati (Associazioni Azad, Ya Basta!, Casa dei diritti sociali; Centri Sociali Corto Circuito, Ex Snia Viscosa, Forte Prenestino, La Strada, Spazio Sociale Onda Rossa 32; Rialto Occupato; Tute Bianche del Quarticciolo; operatrici ed operatori socio-culturali e singole/i individui)

Osservatorio sui Rifugiati


Il consumo ti consuma

  Il consumo ti consuma


Il 1 aprile è stato lanciato il primo sciopero della riproduzione. Il primo sciopero dei consumatori. Diamo i primi dati: Sono giunte numerosissime mail di adesioni, in particolar modo mail di soggettività, da ogni dove in Italia e da altre situazioni europee. Abbiamo ricevuto notizie riguardanti numerose azioni, legate sopratutto alla controinformazione. A roma per esempio fuori molti centri commericali sono stati esposti striscioni che invitavano a: “Non partecipare alla distruzione della Terra Partecipa allo sciopero dei consumatori”, striscioni sono stati attacati fuori dai supermercati che sono stati strappati verso le 12.00 da solerti funzionari dei supermercati stessi. L’occupazione del “Rialto” di Roma, che è situata nella centralissima Via Nazionale (50 metri dal quirinale ) ha esposto un enorme striscione dalle finestre che diceva: “Il consumo ti consuma”. Sono stati attaccati manifesti che invitavano a non consumare di fronte al “Cafè Renault” (un caffè 6000 lire). Dalle parti di Monza-Milano è stato realizzato un volantinaggio, con l’esposizione di striscioni che invitavano al non consumo. Sono stati altresi esposti libri auoprodotti, ed altri “beni” (non merci) anch’essi autoprodotti. Anche in questo caso problemi con i vigilantes del centro commerciale. L’adesione è venuta anche dal centro sociale Il Molino in svizzera. Adesioni dalle città più disparate:dallo SPZK di Ostia che invitava anche a boicottare la televisione, da Bologna, dall’Arci Nuova Associazione di Brescia, dal Cyrano di Rovereto, dal Lab 00128 di roma, dal Forte Prenestino, Dal Csoa La Torre sempre di Roma, dal Laurentinokkupato, dai compagn@ di ALIAS, Mani Tese di Monza, da compagn@ di Orvieto, dall’Associazione La Mondolfiera, dall’Associazione Pace Fatta di Vedano al Lambro, coop.effetto serra di Lissone, Adiconsum Monza, Agesci villasanta, cinercicoli giovanili la rondinella di sesto san giovanni, dagli anarcociclisti di kuneo, dalla scuola media Bursi di Fiorano modenese e dal cosniglio comunale dei ragazzi sempre di Fiorano, ma sopratutto adesioni da almeno un centinaio di mail di singoli, soggettività che hanno risposto semplicemente dicendo “aderisco allo sciopero dei consumatori”. Anche alcuni mezzi di comunicazione hanno dato risalto allo sciopero. Da giornali locali, a riviste di appuntamenti cittadini (Time out di Roma che ha pubblicato quasi tutto il documento), dalle radio come Radio Popolare di Milano o roma con Radio onda rossa che tutto il giorno ha ricordato lo sciopero dei consumatori. Inoltre il documento dello sciopero dei consumatori ha navigato in centinaia di mailing list nazionali ed internazionali grazie all’attivazione anche di singoli soggetti interessati a far circolare la comunicazione.

Questa idea uscita dopo il seminario Bios e biotecnolgie (2829 novembre 1999)è nata proprio con l’intenzione di rimettere in discusione la società dei consumi, della mercificazione della vita in tutti i suoi aspetti, di rilanciare in avanti una battaglia più ampia possibile su quelli che possono essere “possibili percorsi di liberazione” ma che si chiedono anche “all’interno di quali modelli di sviluppo”. Una iniziativa simbolica naturalmente, ma che ha fatto proprio della comunicazione il primo strumento di intervento. Cioè tentare di suscitare reazioni alle donne e agli uomini “che quotidiniamente, disoccupati, lavoratori, precari, si ritrovano in questo enorme mercato globale, dove la merce impera, a fare la spesa.”. E la guerra ce lo insegna! Diamo quindi un forte abbraccio a tutt@ gl@ scioperant@.Invitiamo tutt@ a continuare a sviluppare ambiti di critica alla scoietà dei consumi e della mercificazione della vita. Invitiamo altresi tutt@ a comunicare le azionicomunicazioni prodotte e che ancora non ci sono pervenute. Per chi stà a Roma, venerdi 2 aprile dalle ore 11.00 del mattino trasmissione resoconto dalle frequenze di Radio Onda Rossa 87.900 fm. Per chi volesse raccontare la sua azione di sciopero, il telefono è lo 06491750. (dalle 11.00 in diretta). Ancora due appuntamenti. Lunedi 5 aprile, “Il consumo ti consuma” continua al Casale di Malafede (Roma) vicino Via Pontinia vecchia, pranzo antiproibizonista, cibo autoprodotto, materiali autoprodotti, banchetti, infoshop e quant’altro per una giornata da spendere tra i prati, fuori dallo smog metropolitano, rivendicando che foss’anche per un giorno solo, è possibile dire: che questo non è l’unico mondo possibile!

Mentre l’11 aprile al csoa La Torre (sempre a Roma) lo sciopero dei consumatori continua con una grande iniziativa. Dalle 13 alle 19 percorso interattivo ul consumo critico. Mercato del baratto e del libero scambio, pranzo biologico, sala da thè. Ci saranno ALIAS, infoshop, commercio equo e solidale, la trattoriola ed il coltivatorre. Tutto ciò alla Torre in Via bertero 13 casal dei pazzi Roma.

Un abbraccio a tutt@ intessere la rete! nodi come percorsi di liberazione.

C.S.A.O. La Torre


Roma, Occupazione vicino Piazza Bologna

  Roma, Occupazione vicino Piazza Bologna


Alle 13 di oggi, martedi’ 13 Aprile e’ stato Occupato l’Ufficio del Catasto di Roma a via Reggio Calabria.

L’occupazione e’ stata fatta da un nutrito gruppo di persone dell'”Osservatorio per i Rifugiati”. Sotto l’osservatorio sono riunite parecchie sigle:

Associazioni Azhad Ya Basta Casa dei Diritti Sociali

Centri Sociali Corto Circuito Forte Prenestino La Strada Rialto Occupato Ex Snia Viscosa Spazio Sociale 32

Movimenti Tute Bianche del Quarticciolo

insieme a molti singoli e parecchi operatori socioculturali.

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CONTRO LA GUERRA DEI PADRONI ESPLODE LA RABBIA A PIAZZA VENEZIA

  CONTRO LA GUERRA DEI PADRONI ESPLODE LA RABBIA A PIAZZA VENEZIA


CONTRO LA GUERRA DEI PADRONI ESPLODE LA RABBIA A PIAZZA VENEZIA

L’aggressione della NATO contro la Serbia Š una guerra imperialista scatenata per la difesa degli interessi economici occidentali nella regione balcanica. L’attacco militare sancisce una congiunzione di interessi tra i blocchi economici imperialisti, evidenziando comunque la supremazia USA rispetto al deficit politico-militare che sconta l’Unione Europea. In Yugoslavia si stanno scontrando quindi gli interessi di diverse borghesie ma, come in ogni guerra a farne le spese sono i settori proletari, carne da macello del capitale mondiale. Opposti nazionalismi hanno creato nel corso degli ultimi anni un clima di odio e violenza nella regione; da una parte il nazionalismo serbo, appoggiato da un governo liberticida, dall’altra il nazionalismo albanese aiutato dall’imperialismo americano. Il governo D’Alema con l’appoggio militare dato all’aggressione NATO ha macchiato le sue mani di ulteriore sangue e chiama questa strage intervento umanitario. Come comunisti la nostra posizione Š chiara: per l’autodeterminazione dei popoli oppressi, con il proletariato di ogni paese per la liberazione dalle catene del lavoro salariato, contro ogni borghesia che, oltre allo sfruttamento e stillicidio quotidiano fatto di morti sul lavoro e repressione, acceca con propaganda nazionalista e manda al macello milioni di proletari. Oggi pomeriggio 27 marzo 10.000 studenti, precari/ie, lavoratori/rici, disoccupati/e, realt… antagoniste romane sono scesi in piazza per dire no alle guerre imperialiste e alla pace sociale imposta da questo governo. Il corteo ha individuato come obiettivo prioritario la sede del Partito di Governo a Botteghe Oscure. Di fronte alle cariche e ai lacrimogeni sparati dalla polizia, Š esplosa la rabbia spontanea e collettiva dei/delle manifestanti. Il corteo, non lasciandosi intimidire dall’azione poliziesca, Š proseguito con determinazione per le vie del centro.

L’AZIONE REPRESSIVA NON FERMA LA MOBILITAZIONE ANTAGONISTA E PROLETARI

PER LA CESSAZIONE DEI BOMBARDAMENTI PER L’USCITA DELL’ITALIA DALLA NATO E LA CHIUSURA DI TUTTE LE BASI NATO IN ITALIA CONTRO IL GOVERNO D’ALEMA GUERRAFONDAIO E ASSASSINO E CHI LO APPOGGIA MANIFESTAZIONE STUDENTESCA MARTEDI’ 30 MARZO A PIAZZA ESEDRA ORE 10

COMPAGNE E COMPAGNI ANTIMPERIALISTE/I ROMANI

c.s.o.a. garibaldi <garibaldi [at] mail3 [dot] telnetwork [dot] it>


Padova 24 aprile 1999

  Padova 24 aprile 1999


FERMIAMO I GOVERNI OPPRESSORI

L’Italia, in quanto feudo dell’impero statunitense, si ritrova ad essere complice di guerre e massacri in nome del dio denaro. E tutto questo perchè? Perchè non si interviene in favore del popolo kurdo o di quello basco e di altri popoli a cui è stata negata l’autodeterminazione? Perchè i Balcani non sono ancora stati americanizzati.

Siamo contrari a qualsiasi guerra imperialista e a qualsiasi forma di governo e istituzione che rappresentano la legittimazione dell’oppressione dei popoli. Ma per il consolidamento del potere interno, occorre reprimere ogni forma di dissidenza che miri al raggiungimento di una reale libertà per ogni individuo e per tutti i popoli. Per questo realtà dissidenti vengono private di spazi fisici dove attuare esperienze di politica rivoluzionaria. Esempio: a Padova il CPO Gramigna è stato sgomberato per l’ennesima volta. Questo non servirà a fermare la lotta dei compagni.

RIBELLIAMOCI ALLE LOGICHE DEL POTERE SCENDIAMO IN PIAZZA – FERMIAMO GLI ASSASSINI DELLA NATO E LE STRAGI RAZZIALI APRIAMO SPAZI DI LIBERTA’

MANIFESTAZIONE SABATO 24 APRILE – ORE 16.00 – PIAZZA DEI SIGNORI – PADOVA

Collettivo CRITICA ACCESA


Napoli

  Napoli


SGOMBERO DEL TNT

Sab 5 giugno ore 17,30 ore 17,10 ci arriva notizia che a Napoli la polizia sta sgombrando il TNT (ex studentato occupato) un gruppo di compagni è asserragliato all’interno. Chiediamo a tutti di intervenire ci vediamo in via Sedile di Porto

DAMM zone autogestite


"OPERAZIONE ARCOBALENO" A MILANO.

  “OPERAZIONE ARCOBALENO” A MILANO.


“OPERAZIONE ARCOBALENO” A MILANO. SGOMBERATE 50 FAMIGLIE RUMENE CON 19 BAMBINI E 19 DONNE INCINTA DA UNO STABILE DI VIA DE CASTILLIA ABBANDONATO DA DECENNI E BUTTATE IN MEZZO ALLA STRADA.

Ieri mattina un’operazione di Polizia condotta e diretta dalla Digos milanese ha provveduto allo sgombero della casa di via De Castillia occupata dalla comunit`a rumena. Oltre la Digos era presente allo sgombero l’ufficio dell’assistenza sociale del comune di Milano con l’incarico di separare i bambini e le donne incinta e di affidarli a comunit`a del comune, dividendo quindi i nuclei famigliari. E’ da tempo che la comunit`a rumena è oggetto di fortissima repressione: per ben due volte il loro campo è stato bruciato, la parte di loro che aveva occupato, insieme a degli italiani, lo stabile di via Maroncelli prima e di via Tartaglia dopo, ha gi`a subito due sgomberi violenti, ad una donna che ha partorito prematuramente una bimba e che per cinque giorni non è riuscita ad andare a trovarla, è stata tolta la bambina e affidata al comune di Milano; continui pestaggi da parte della polizia avvengono sotto la metropolitana alle donne che chiedono l’elemosina e una di loro, la settimana scorsa, è stata rinchiusa nel lager di via Corelli. Con l’operazione di ieri si è tentato di dare il colpo finale, durante lo sgombero tutte le strade sono state bloccate e solo a tre italiani è stato permesso di avvicinarsi, nessuna proposta neanche di soluzione temporanea è stata fatta. L’unica “proposta” pervenuta nel pomeriggio è stata di trasferirs in un campo del comune di Milano in periferia senza acqua, luce, servizi igienici, nulla. La comunit`a rumena, che si è organizzata nel “Comitato di lotta di Via de Castillia”, insieme ai compagni ed alle compagne italiani/e ha deciso allora di autorganizzare un campo in via Sassetti sotto il comune. Denunciamo la politica del comune di Milano che utilizza solo la repressione ed il controllo sociale e non avvia alcun percorso per affrontare e risolvere i problemi sociali di questa citt`a. Ogni giorno assistiamo alla caccia al clandestino e allo sgombero violento di tutti i luoghi in cui gli immigrati cercano rifugio, l’unico problema che sembra porsi la giunta è quello di spingerli nelle periferie e di rendere invisibili i problemi di questa citt`a. Noi non ci sposteremo dal campo di via Sassetti se non di fronte ad una soluzione reale del problema, non permetteremo al “signor” sindaco, alla “signora” Colli e al “signor” De Corato di nascondere i problemi che la comunit`a rumena evidenzia . Pretendiamo che la soluzione dei problemi a Milano sia reale: Che siano messi a disposizione le migliaia di case sfitte di propriet`a pubbliche e private. Il libero soggiorno e l’assistenza per gli immigrati che gi’a vivono in citt’a e per quelli che arrivano dalle zone coinvolte nella guerra. Lavoro, salario, reddito e servizi sociali garantiti per le fasce sociali deboli che si assommano agli immigrati e insieme pagano i costi di una politica che si preoccupa solo di speculare in ogni attivit`a.

Il comune deve risolvere i problemi reali che vive la citt`a di Milano e i suoi abitanti non permetteremo che le logiche finanziarie e speculative divengano l’unico modo di vivere e pensare tale citt`a. Le rendite e i profitti devono essere ridistribuiti tra chi li produce e non solo a chi li detiene. Vanno sottratte, riapropriandoci di una ricchezza sociale, che soprattutto, nei tempi della guerra imperialista e antiproletaria sono uno schiaffo al progresso e all’umanit`a. La parte migliore di questa citt`a, i centri sociali, le associazioni antirazziste, l’autorganizzazione sindacale e singoli cittadini sta esprimendosi sostenendo attivamente la comunit`a rumena nella lotta per i propri diritti.

INVITIAMO TUTTI A RACCOGLIERE FONDI E A PORTARE UNA SOLIDARIETA’ CONCRETA NEL CAMPO OCCUPATO DI VIA SASSETTI.

I compagni e le compagne milanesi presenti nel campo occupato di via Sassetti