Notre Dame des Landes (Nantes-FR): Lettera ai comitati locali, notizie ed azioni future

19 dicembre 2013
tradotto da http://zad.nadir.org/spip.php?article2051

Prossimo incontro dei comitati locali:

sabato 18 gennaio 2014 dalle ore 10 alle ore 19 a Fay-de-Bretagne.
Manifestazione a Nantes: 22 febbraio 2014

Dicembre 2013, dalla ZAD di Notre Dame des Landes

Cari comitati, eravamo in diversi a sentire il bisogno di scrivervi dal movimento d’occupazione sulla ZAD. Qualche mese fa, in un atmosfera di tregua, grazie alla forza della solidarietà combattiva dell’autunno scorso, molti di noi intravedevano la possibilità di un abbandono del progetto aeroporto. Immaginavamo già cosa sarebbe diventato il futuro della zona in termini sociali, agricoli e politici. Se queste riflessioni erano allora cruciali e ci aiutavano a dare un nuovo soffio alla lotta e un sovrappiù di senso al movimento, sentiamo oggi un ritorno di tensione.

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Amburgo: contributo audio da radiocane su amburgo e la zona rossa

Amburgo. Inizio 2014. Stato d’eccezione dichiarato in città, alcuni quartieri dichiarati “zone di pericolo” a tempo indeterminato.
Un passo indietro. Amburgo. 21 dicembre 2013. Un enorme corteo a difesa di uno storico spazio del movimento cerca di partire dal punto di concentramento e dispiegarsi per la città . La polizia si schiera subito con mezzi corazzati e impedisce di fatto alla manifestazione di prendere il via. Da qui seguono ore e ore di scontri diffusi per le strade. Una stazione di polizia non dimenticherà presto questa giornata. Un corteo partecipato e determinato, come non se ne vedeva da parecchio tempo nella Germania democratica e pacificata che risponde con l’armamentario della pacificazione democratica: zone rosse, perquisizioni a tappeto, polizia ovunque. Per scovare la trama dei quelle giornate, le istanze di rivolta che le hanno animate, i pezzi di mondo che vi si sono incrociati, ci siamo affidati al racconto di un compagno di Amburgo.

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Spoleto: Sgomberata L’Evasione, la lotta non si ferma

Dopo aver resistito 9 ore, dalle 11 alle 20 circa, l’intervento della DIGOS ha messo fine all’occupazione di viale Marconi 115, a Spoleto.

Dalle 16 sono arrivati i primi agenti, ai quali è stato risposto che non eravamo intenzionati ad andarcene. Stessa cosa abbiamo risposto al padrone dello stabile. Da quel momento la presenza degli agenti ai cancelli è stata costante e dopo qualche ora c’è stato il blitz. [Read More]

Spoleto: Nuova occupazione – comunicato de L’Evasione

Oggi ore 11 un gruppo di studenti, lavoratori, disoccupati, ha occupato un fabbricato, sito all’inizio di viale  Marconi N° 115, lasciato in disuso da anni con lo scopo di ristrutturalo e farlo diventare un centro d’aggregazione per tutti coloro che quotidianamente vivono sulla propria pelle i soprusi di un sistema economico basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Tale meccanismo disumano viene sorretto e spalleggiato dalla classe politica dirigente che ne è diretta espressione (indipendentemente dalla bandiera di riferimento). Infatti, non a caso, assistiamo ad un continuo attacco al salario dei lavoratori che viene portato avanti sia in maniera diretta, cioè riducendone lo stipendio come nel caso Electrolux, sia indiretta ovvero tramite l’aumento dei beni di servizio come ad esempio sanità, affitti, generi alimentari, trasporti ed infrastrutture. In tale ottica dobbiamo leggere la costruzione del nuovo tratto E45 “Orte-Mestre” che oltre a causare ingenti  danni ambientali alle regioni interessate, comporterà per migliaia di proletari  il pagamento  d’un tratto stradale prima gratuito. Stesso discorso per quanto riguarda l’aumento dell’autobus. E’ sulla scia di queste batoste sociali che la necessità di far sentire la propria voce muta in eco perpetuo questo grido d’oppressione. Grido accentuato anche dalla presenza di fabbricati, case ed edifici abbandonati e caduti in disuso, conseguenza diretta delle conseguenze che il capitale porta seco. E’ impensabile che tale speculazione continui imperterrita a spese del proletariato. Oggi più che mai è forte il bisogno di riappropriarsi di questi spazi e restituirli a chi, giovani o non, necessità di spazi ricreativi. [Read More]

Roma: Due giorni di occupazioni

Sabato 8 Febbraio abbiamo occupato uno spazio in via Sant’angelo dei Lombardi (zona Villa Gordiani) a Roma. Tre serrande di proprietà dell’INPS, 200 metri quadri in passato utilizzati per un’attività commerciale, una torrefazione, da molti anni in stato di abbandono. Dopo aver aperto, mentre rendevamo il posto accogliente, molte persone incuriosite e ben disposte si affacciavano per conoscerci. Le prime ore sono trascorse serenamente, con una colazione e chiacchierate in strada. Dopo circa tre ore giungevano sul posto le prime volanti della polizia, seguite in breve tempo dalla Digos. Chiarite le nostre intenzioni, immediatamente interveniva la celere che, scesa dai blindati in tenuta antisommossa, si è subito schierata. Nel giro di poco tempo, vista la scarsa difendibilità del posto e l’atteggiamento delle guardie, ci siamo allontanati, scegliendo di determinare noi modalità e tempi della nostra azione.

In seguito allo sgombero un’ assemblea partecipata ha deciso di insistere sullo stesso posto.

La mattina successiva in una quarantina tra compagni e compagne abbiamo riaperto lo spazio.
Questa volta l’intervento di polizia e carabinieri è stato immediato: 5 volanti, due macchine di DIGOS, tre blindati dei carabinieri. Alcuni di noi si trovavano all’interno. Tutti gli altri di fronte all’entrata, compatti. Con forza ci siamo opposti alla pressione del plotone in antisommossa che dopo aver spostato e spintonato via le persone incordonate davanti all’ingresso, ha forzato la serranda stessa. Gli sbirri hanno poi condotto ai loro mezzi i tre che si erano barricati dentro.
Il morale era alto e cantando e intonando cori abbiamo preteso il rilascio immediato dei nostri compagni.
A quel punto un piccolo e rumoroso corteo ha lasciato il quartiere.

Abbiamo occupato ieri, abbiamo occupato oggi,  occuperemo anche domani.

Lo spirito  continua,

FLEX MOB nelle strade.

non ci fermeremo

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Saronno: Sgomberato il TeLOS

Nella mattinata del 15 Gennaio un imponente schieramento di forze dell’ordine (PS, Digos, CC e Polizia Locale) ha provveduto a blindare via Concordia a Saronno, dove si trova il TeLOS (Territorio Libero Saronnese), uno stabile disabitato da anni che era stato occupato sin dallo scorso mese di settembre da un gruppo di giovani libertari (vedi U.N. n. 39).
Evidentemente, “chi di dovere” si era da tempo dovuto arrendere all’evidenza dei fatti: a nulla infatti erano valsi tutti i tentativi messi in atto per costringere gli occupanti ad arrendersi ed abbandonare lo stabile.
Non erano stati sufficienti i primi tentativi di sgombero da parte dei locali C.C. nell’immediatezza dell’occupazione come non erano bastati i successivi attacchi messi in atto nel mese di novembre direttamente dai sedicenti “proprietari” dello stabile, assistititi moralmente e fisicamente dal loro nume tutelare, un ben noto personaggio saronnese dedito ad affari e politica, che avevano bloccato il cancello di ingresso con una barriera di cemento, murato la porta di ingresso e divelto il portone del locale dove si tenevano i concerti.
Né avevano convinto gli occupanti la serie di attacchi mediante l’irruzione notturna per distruggere tutto quello che si trovava nei locali, arrivando a provocare danni anche al tetto pur di rendere inagibile l’immobile, oppure, ultimamente il tentativo di provocare un incendio.

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