Roma: Resistenza allo sgombero di Colle Monfortani: liber* tutt* le/gli arrestat*

Roma_Resistenza_allo_sgombero_di_Colle_MonfortaniSi è concluso con la decisione del giudice del Tribunale di Roma di liberare i/le 15 occupanti di Colle Monfortani arrestat* ieri durante lo sgombero delle palazzine in via Prenestina 1391 il processo per direttissima che si è svolto questa mattina a piazzale Clodio.

Il tribunale ha rigettato la richiesta del PM, che aveva chiesto il carcere per 3 imputat* e l’obbligo quotidiano di firma per tutti gli altri. Cadute le accuse di incendio doloso e detenzione di involucro incendiario, restano in piedi la resistenza pluriaggravata e le lesioni a pubblico ufficiale, capi di imputazione per i quali si andrà a processo il 14 giugno.

Se il tentativo di punire con forza chi si oppone alla violenta guerra scatenata contro i poveri da istituzioni barbare e incapaci di trovare soluzioni al disagio, se non in termini di criminalizzazione e ordine pubblico, ha quindi subito un ridimensionamento con la decisione del Tribunale di Roma di questa mattina, aspettiamo di vedere le prossime mosse della Questura che sta utilizzando tutto il vuoto lasciato da un’amministrazione comunale colpevolmente silente e da una Regione non conseguente nemmeno con le proprie scelte. [Read More]

Roma: Colle Monfortani, le istituzioni contro i poveri

Roma_sgombero_Colle_MonfortaniLe dichiarazioni ufficiali della Questura di Roma sostengono l’urgenza dello sgombero effettuato questa mattina con un enorme spiegamento di forze, motivandola con le segnalazioni della direzione del complesso religioso di proprietà dei Padri Monfortani che da tempo reclama ciò che è avvenuto oggi.

Parlare di urgenza con quello che è accaduto e sta ancora accadendo a pochi chilometri da Roma ci sembra quanto meno fuori luogo e decisamente infelice. Spingere poi intere famiglie in mezzo alla strada, con le temperature che ci sono in questi giorni, appare quanto meno in contrasto sia con la funzione religiosa di cui si fregiano i Missionari Monfortani che con quello degli organi dello Stato preposti alla tutela del disagio laddove esso si manifesti. Soprattutto di fronte ai numerosi minori che dopo aver subito il trauma dello sgombero, ora si ritrovano anche con i loro genitori reclusi per aver difeso il loro diritto ad avere un tetto sulla testa.

I reati contestati appaiono subito pretestuosi, eccessivi e funzionali a mascherare un’operazione- in cui anche i vigili del fuoco non hanno fatto mancare il loro prezioso contributo- di ordine pubblico contro il disagio sociale organizzato nella lotta per la casa. Dipingere coloro che hanno occupato per necessità uno stabile vuoto da oltre dieci anni come spacciatori e ladri, è la consueta modalità per screditare un movimento di lotta e famiglie coraggiose che invece di attendere anni in graduatoria per un alloggio che non arriva mai hanno deciso di lottare e di recuperare dignità e reddito riusando stabili vuoti o abbandonati. [Read More]

Roma: 17 dicembre in corteo per la libertà di movimento e il diritto di residenza

20161208_romaSaremo in corteo sabato 17 dicembre per sostenere fattivamente la lotta di chi vuole transitare in Italia e in piena libertà raggiungere altri paesi europei, possibilità oggi preclusa da una legislazione europea vessatoria e da un comportamento governativo decisamente poco accogliente.
La mobilitazione del movimento per il diritto all’abitare di giovedì 8 dicembre con il sit-in sotto l’albero natalizio di piazza Venezia andava esattamente in questa direzione e sollecitava le amministrazioni locali e il governo a non affrontare l’emergenza abitativa e l’accoglienza come questioni di ordine pubblico.
Al termine di una partecipata assemblea che si è svolta venerdì 9 dicembre nell’occupazione di via del Porto Fluviale, si è deciso di partecipare alla manifestazione indetta da varie reti sul tema dell’accoglienza, con l’obiettivo di allargare il fronte di lotta e aumentare la pressione sulla sindaca Raggi affinché si passi dalle parole ai fatti.
Non bisogna pensare solo ad un hub per i migranti, ma mettere in campo un processo ben più serio che garantisca la libertà di movimento e accoglienza a chi transita in questa città e il diritto di residenza negato sulla base dell’art5 del Piano Casa a coloro che ci vivono.
Saremo in piazza anche per ribadire la necessità del superamento della cosiddetta “delibera Tronca” n.50 e per sollecitare un confronto serrato sull’applicazione della delibera regionale per l’emergenza abitativa del 2016. Dopo le riunioni tra Mazzillo, Sartore e Refrigeri, e per dare seguito agli impegni presi dall’assessore al bilancio del Comune di Roma nel pomeriggio dell’8 dicembre in largo Corrado Ricci, chiediamo un incontro urgente prima di Natale. [Read More]

Roma: Un paese allergico al dissenso. La protesta contro Renzi al centro della città

201612_Roma_protesta_contro_RenziVerso mezzogiorno di oggi diverse centinaia di uomini e donne si sono riversate in piazza Venezia a ridosso dell’abete destinato ad essere decorato per le festività natalizie. Nonostante una nutrita presenza di agenti in tenuta antisommossa a presidio della piazza, con molta decisione e coraggio i manifestanti hanno superato gli sbarramenti e si sono seduti con striscioni e bandiere nel prato al centro della piazza. Le richieste sono apparse immediatamente chiare e sono rimbalzate con forza nella città e oltre. Nessuna disponibilità ad accettare un nuovo incarico per Renzi, il premier dimissionato dal voto popolare, responsabile dell’inutile e dannoso Piano Casa dell’ex ministro Lupi con dentro l’infame articolo 5.

La piena partecipazione al NO sociale trova sul piano locale la necessità che l’amministrazione comunale cancelli e superi la delibera Tronca e le politiche renziane, applicando pienamente il Piano regionale sull’emergenza abitativa dentro un percorso interistituzionale, alla presenza dei movimenti, che intervenga sul piano delle soluzioni e non dell’ordine pubblico. [Read More]

Roma: Il Movimento per il diritto all’abitare occupa l’ex Fiera di Roma: contro la speculazione attiviamo la custodia sociale!

201611_occupazione_ex_Fiera_di_RomaCentinaia di persone hanno invaso l’area dell’ex Fiera di Roma, sulla Cristoforo Colombo, luogo simbolo del degrado e del malaffare, per presidiare un bene comune e riaprire la campagna per il diritto all’abitare, alla residenza e per la libertà di movimento. Attivando la custodia sociale di un bene comune, chiediamo all’amministrazione comunale, e all’assessore all’Urbanistica in particolare, di confrontarci apertamente e di avviare un processo virtuoso nella rigenerazione cittadina e nel riuso di stabili e aree abbandonate o inutilizzate.

Custodia sociale e rigenerazione urbana. Assessore Berdini batti un colpo!

Tempi difficili per la nostra città. Con migliaia di persone alle prese quotidianamente con il difficile tentativo di mettere insieme il pranzo con la cena, pagare un affitto o un mutuo, vestirsi, curarsi e mandare i figli a scuola o all’università. L’amministrazione comunale non ha dato ancora segni visibili di rendersi conto di quanto accade nelle periferie e nelle case degli abitanti capitolini. La sindaca ci appare concentrata su nodi politici legati ad equilibri di potere più che ad affrontare la situazione come sarebbe necessario: mettendo al primo posto i bisogni e i diritti degli uomini e delle donne che vivono a Roma, i desideri e i sogni dei bambini e delle bambine.

Sono molti i nodi da sciogliere e l’emergenza abitativa è tra questi. I numeri sono impressionanti e spesso trovano spazio sulle pagine dei giornali. I dati del ministero dell’interno su sfratti per morosità incolpevole e mutui non pagati sono a più zeri. Eppure il lavoro va a rilento e spesso è proprio il dipartimento politiche abitative del Comune di Roma a ostacolare le soluzioni possibili. Anche se gli ultimi passaggi con gli assessori Baldassarre e Mazzillo fanno intravadere spazi di manovra interessanti. [Read More]

Roma: Abitare nella crisi, dall’incontro a Porto Fluviale rilanciamo un nuovo autunno di lotta!

2016_roma_manifestazionePartendo dalla necessità di agire nuovamente una capacità di riappropriazione delle nostre vite e di rispondere con decisione ad una controparte aggressivamente arroccata in difesa della rendita, della proprietà privata e della casta, il percorso di Abitare nella Crisi va ridefinito e declinato in modo da saper aggregare una composizione sociale impoverita sempre più vasta e sempre più distante dalle dinamiche elettorali. Non più disponibile ad un consenso consumato da promesse tradite e da una condizione sociale che peggiora giorno dopo giorno.

Andare verso l’autunno praticando materialmente azioni di riappropriazione di casa e reddito -non pensando solo alle occupazioni ma diversificando le pratiche e facendo attenzione a non divenire ammortizzatori sociali nel nostro agire quotidiano, ma piuttosto incubatori e produttori di conflitto- può consentirci di allargare il “social not” al governo Renzi, proseguendo la battaglia contro l’articolo 5 e il cosiddetto “piano casa” del dimissionato ex ministro Lupi, contro gli sfratti, i pignoramenti e la dismissione del patrimonio pubblico.

Per chi ogni giorno lotta contro la precarietà e la cancellazione dei diritti appare chiaro che la scadenza referendaria proposta da Matteo Renzi, intorno alla quale si stanno accapigliando in molti, non può essere un punto d’arrivo, bensì un’occasione, una possibilità di costruzione di una mobilitazione non artificiale, larga, partecipata, conflittuale. [Read More]

Roma non si vende! Cancellate la delibera Tronca!

manifestazione_Roma_non_si_vendeTutti, nessuno escluso, continuano a ripetere che in Italia non bisogna più costruire, che bisogna recuperare e riusare ciò che già esiste, che l’invenduto, soprattutto in periferia, perde costantemente valore immobiliare e resta vuoto, che la città del futuro va basata sulla rigenerazione urbana, sul rammendo, sull’abitare sostenibile.

Lo dice l’Ispra con i suoi dati e lo conferma l’Ance, l’associazione delle aziende edili. Il suolo consumato in Italia, in un contesto idrogeologico a rischio, è decisamente troppo e Roma è in testa per gli ettari consumati dal cemento. Molto di questo è rappresentato dagli immobili invenduti, 120mila nell’intero paese, almeno 10mila a Roma. Ben 200mila appartamenti nella capitale destinati a rimanere vuoti e inutilizzati, nonostante il precipitare dei prezzi, sempre troppo alti per una larga fascia di popolazione in emergenza abitativa. [Read More]

Raggi che non scaldano. Riflessioni dei movimenti per il diritto all’abitare sulle elezioni

20160528_manifestazioneIl clamore che sta accompagnando l’affermazione del M5S è comprensibile, come comprensibile è l’attesa che si sta generando sui comportamenti soprattutto delle sindache elette a Torino e a Roma.

Il netto successo di Virginia Raggi, consigliera invisibile nell’era Marino, è fuori discussione e ha visto il concorso, apportato in modo più o meno chiaro, di tanti mondi. Ora stanno arrivando gli attestati di stima pubblici anche dalle realtà sociali e di movimento, nonché interventi di analisi che propongono un lettura per cui questo dato elettorale rappresenterebbe una “rottura storica”.

Si delinea così un quadro nel quale “sparisce” il 50% di coloro che non si sono recati alle urne a scapito di una visione che consolida ulteriormente il valore del voto e il significato della scelta a favore della proposta grillina. [Read More]

Roma: 6 giugno, socialmente pericolosi. Conflitto, controllo e sorveglianza

20160606_roma_manifestazioneNella mattinata di lunedì 6 giugno in un’aula del Tribunale di Roma due attivisti dei movimenti per il diritto all’abitare saranno giudicati per la loro pericolosità sociale su richiesta del questore della capitale, Nicolò D’Angelo.

Il capo della questura romana chiede per entrambi l’aggravamento delle misure di controllo in quanto già raggiunti da un avviso orale, che a giudizio delle carte di via Genova viene continuamente disatteso e dileggiato.

Quello del 6 giugno è solo il primo atto di un’aggressione che si profila ben più larga. Altri due attivisti saranno processati per le stesse richieste alla fine del mese di giugno e all’inizio del mese di luglio. [Read More]

28 Maggio in piazza, autonomi e indipendenti dal teatrino elettorale!

20160528_manifestazione_28 maggio, a pochi giorni dal voto per il rinnovo delle giunte di diversi comuni italiani (tra cui Roma, Milano, Torino, Bologna) diverse realtà di lotta scenderanno in piazza, per portarvi le ragioni delle lotte sociali nei territori come discusso nell’ultimo momento di confronto della rete Abitare Nella Crisi.

Agitazione sul terreno del diritto all’abitare, con la resistenza agli sfratti e agli sgomberi e la difesa delle occupazioni; mobilitazioni del proletariato giovanile e studentesco; lotta nel settore della logistica; mobilitazioni di quartiere e per la difesa dei territori dalla devastazione sociale e ambientale capitalistica. Questi i temi al centro delle piazze, che muoveranno nella convinzione che al centro dell’opposizione sociale c’è in questa fase la necessità di attaccare dal basso l’operazione portata avanti dal governo Renzi e di smontare ulteriormente la fiducia in un teatrino elettorale sempre più inutile quanto a effetti reali sulla vita delle persone. [Read More]