Saronno (VA): Sgombero e rioccupazione del TeLOS

20151210_Saronno_sgombero_del_TelosQuesta mattina (11/12) all’alba polizia e carabinieri hanno effettuato lo sgombero del TeLOS di via Milano rioccupato da oltre due settimane. Alle 18, mentre un presidio si raccoglieva alla stazione dei treni, alcuni ragazzi e ragazze hanno occupato un nuovo TeLOS, all’angolo tra via Varese e via Lainati. Lo spazio è un ex deposito dei pullman da tempo in disuso.
Come sempre nei prossimi giorni provvederemo alla pulizia, sistemazione e riqualificazione del rudere polveroso. Che sia per qualche ora, per qualche giorno o per qualche settimana, prima del prossimo sgombero, non ci importa.
Passate a trovarci. [Read More]

Torino: Ultimi aggiornamenti sul Barocchio Squat

NESSUNA R.E.M.S NE’ QUI NE’ ALTROVE

Negli ultimi mesi a Grugliasco (TO) e non solo, si è sentito molto parlare di REMS (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) così chiamata da politici pseudo-democratici e psichiatri carcerieri per ammorbidire agli occhi dell’opinione pubblica quello che realmente sono: galere psichiatriche, dove chi finisce dentro viene spogliato della propria libertà fisica e ancor peggio mentale.

A luglio del 2015 viene alla luce il progetto di costruzione di una di queste strutture proprio nell’edificio adiacente al Barocchio Squat, una casa occupata da 23 anni di ispirazione anarchica, con le intenzioni di allargarla in futuro anche al Barocchio stesso.
Noi fin da subito abbiamo detto chiaramente che non saremmo stati disposti a vivere di fianco a un luogo del genere, un progetto che avrebbe voluto insomma distruggere un posto che da anni pratica e porta avanti autogestione e lotta all’autoritarismo per crearne uno che si basa su detenzione, coercizione e distruzione dell’individuo. [Read More]

Firenze: Nuova occupazione abitativa

20151208_Firenze_Nuova_occupazione_abitativaIl Movimento di Lotta per la Casa di Firenze torna ad occupare nella settimana di mobilitazione sul diritto all’abitare indetta dalla rete Abitare nella Crisi.

Sono circa cinquanta le famiglie che da oggi si sono riappropriate del diritto alla casa negato loro dalle istituzioni, lo hanno fatto occupando un palazzo vuoto da tempo di proprietà di una grande immobiliare in viale della Toscana, dietro gli uffici della Regione.

Il Movimento di Lotta per la Casa l’aveva annunciato da mesi: “se non saranno le istituzioni a garantire il diritto alla casa, allora lo faremo noi!”. Per ben due volte, infatti, le famiglie con il sostegno del Movimento sono andate a bussare alle porte del Prefetto chiedendo l’immediato blocco degli sfratti e degli sgomberi, l’abolizione dell’odiato articolo 5 e soprattutto la requisizione delle centinaia di case sfitte lasciate a marcire dalle grandi proprietà, per fare fronte alla crisi sociale degli sfratti, che ha purtroppo visto a Firenze e provincia anche casi di suicidio. [Read More]

Bologna, nuova occupazione di 68 nuclei familiari! Apriamo le porte al diritto all’abitare!

20151207_Bologna_via_Agucchi_173_occupataAGGIORNAMENTO ORE 20:45 In via Agucchi si è deciso per la resistenza a oltranza contro la barbarie delle istituzioni e della polizia verso i senza casa! Domani ore 8 colazione resistente, ore 13 pranzo sociale, ore 16 assemblea cittadina della lotta per la casa! Il movimento per il diritto all’abitare resisterà un minuto più di loro!

AGGIORNAMENTO ORE 19.30 Con grande tenacia continuiamo a resistere sul tetto, mentre il presidio dei solidali è riuscito ad aggirare il blocco degli affamatori in divisa: anche sul tetto bambini, famiglie e occupanti hanno un piatto caldo per cena! E’ una giornata all’insegna della gioia della resistenza! Grazie ad Eat the Rich e Campi Aperti, grazie a chi resiste sui tetti, sui mezzi e in strada, grazie a chi costruisce ogni giorno una Bologna bella e solidale! [Read More]

Torino: Senza casa non so stare – Benvenuti in via Modane 5

20151205_occupazione-abitativa_via_Modane_5_TorinoSono passate alcune settimane dallo sgombero della palazzina di via Giacinto Collegno. Nonostante la solidarietà del quartiere una decine di famiglie, donne uomini e bambini senza casa o sotto sfratto, fu messa per strada nella totale indifferenza delle istituzioni. Solo proposte tampone (ospitalità presso una palestra della Protezione Civile) e permanenza per poco tempo in strutture di fortuna: questo ciò che seppe offrire il Comune. Un paio di famiglie accettarono ma la stragrande maggioranza rifiutò, nonostante le minacce della polizia, quelle che erano palesi prese in giro.

Da allora queste persone hanno dovuto arrangiarsi per potere avere un tetto sopra la testa, contando solo sulla solidarietà di chi conosce il dramma di una sfratto. Ma oggi, alla vigilia dell’inverno, il rischio di non riuscire ad avere una sistemazione si fa concreto, con auto o garage come unica alternativa. [Read More]

Milano: La Riva Occupata, nuova occupazione via riva di Trento

Apriamo questo spazio col piacere di violare la proprietà e la legge, sputando sopra ai sublimi principi che reggono questo sistema di cose. Essi non sono altro che espressione del potere e dell’autorità, che si autolegittimano attraverso l’imposizione – fatta passare per democraticamente naturale- di norme e regole di vita.
Studiare per andare a lavorare, prendere il proprio posto all’interno del ciclo produzione-consumo,o al limite emarginarsi silenziosamente.
Ogni aspetto dell’esistenza pare reificato e commerciabile in una bieca ottica di profitto a discapito dell’altro, in un mondo che sembra sempre più alienato ed effimero, virtuale e quindi irreale.
Desideravamo uno spazio per farne ciò che vogliamo e l’abbiamo preso, senza chiedere il permesso a nessuno, e se ce ne stuferemo tornerà ad ammuffire abbandonato esattamente come prima.
Siamo individui profondamente diversi tra loro, accomunati da una palpabile ostilità nei confronti del potere e delle sue espressioni, e dalla voglia di volerci ancora mettere in gioco, confrontandoci e scontrandoci, nella pratica dell’autogestione non fine a se stessa, ma come minimo strumento necessario alla costruzione di attività e momenti condivisi in uno spazio. [Read More]

Saronno (VA): Leghisti cuntaball!

CandianiApprendiamo dai giornali online che il senatore leghista Candiani ha piagnucolato in Senato per delle presunte minacce ricevute da lui e dal sindaco fuori dal TeLOS qualche giorno fa. Ecco alcune considerazioni a riguardo:

Lunedì, come da noi già riportato, tre operai han tentato di barricare nuovamente lo stabile di via Milano appena rioccupato. Chi avesse mandato gli operai non ci è dato saperlo, ma è possibile fare delle congetture a riguardo. Qualche elemento per dirimere la questione lo abbiamo: sappiamo che l’azione non è stata richiesta dalla proprietà; sappiamo che gli operai non han deciso di loro sponte di salire su di una ruspa per qualche ora di lavoro gratuito (ce lo hanno detto loro stessi, di aver solo eseguito un ordine). Sappiamo non essere stata una operazione concordata dalla polizia. Poi possiamo notare che, a pochi minuti dall’intervento sventato di barricatura, nei pressi del TeLOS son comparsi, in rapida successione, giornalisti, sindaco e senatore leghista, capo della polizia locale. Cosa ci facevano tutti questi signori proprio in quel momento fuori dallo spazio di via Milano? [Read More]

Catania: Tentativo di sgombero in via Calatabiano

occupazione_cataniaApprendiamo che in questi momenti è in atto il tentativo di sgomberare con la forza l’occupazione abitativa di via Calatabiano, a Catania. Questa mattina intorno alle nove la polizia si è presentata alle porte dell’occupazione assieme al proprietario dell’immobile, chiedendo l’accesso per “effettuare dei controlli”. Un tentativo vanificato dall’indisponibilità degli occupanti a cedere ad un ridicolo tentativo di raggiramento da parte dei poliziotti in abiti civili.

Apprendiamo dai militanti del comitato di lotta Casa X Tutti di Catania che di fronte al rifiuto degli occupanti di permettere l’accesso all’immobile, si sono presentate altre volanti con tutto il contorno di rito: Digos e vigili del fuoco che hanno predisposto i materassi gonfiabili sotto i balconi dell’occupazione. [Read More]

Torino: Sgomberi, diritto alla casa e calamità naturali

20151022_Sgomberato_via_Giacinto_Collegno_TorinoIl recente sgombero della palazzina di via Collegno 37, occupata da poco più di una decina di famiglie sfrattate ributtate in strada da una solerte operazione di polizia, pone l’accento, per la sua genesi, su una serie di questioni.

In casi del genere vengono chiamati in causa una serie di attori con funzioni, di solito, ben precise: ovviamente la proprietà, che richiede l’intervento, Questura, Magistratura, Prefettura e Comune. Ebbene, il primo dato che salta all’occhio e che quest’ultimo, pur dovendo in teoria occuparsi della parte sociale e politica della questione, non viene preso in considerazione e non prende nemmeno in considerazione la possibilità di intervenire incisivamente o di far sentire la propria opinione.

Se prendiamo infatti, per buone le dichiarazione dei vari assessori (in primis Giuliana Tedesco, Assessore alle società partecipate e alla polizia municipale), il Comune sarebbe stato informato dello sgombero solo la sera prima. Quindi, pur sapendo che il peso di una nuova sistemazione sarebbe stata a carico del Comune stesso, questi non ha cercato di far posticipare il tutto per organizzarsi ma ha lasciato agire gli altri attori che, comunque ed è bene ricordarlo, avvertono il Comune solo pro forma, decidendo in autonomia. Un bel cortocircuito.

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Saronno (VA): TeLOS (tri)occupato!

20151201_Saronno_TelosIeri abbiamo deciso di riprenderci il TeLOS di Via Milano.
Ecco il comunicato distribuito ieri alla serata:

OCCUPIAMOCI DELLE NOSTRE VITE
a partire dai nostri bisogni e dai nostri desideri

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
Eugenio Montale

La catastrofe si avvicina. La catastrofe è già qui. La catastrofe è già nell’impossibilità di riuscire ad immaginare un mondo altro.
La catastrofe è nel moto perpetuo uniforme che ci guida dall’alba al tramonto in impieghi e svaghi prestabiliti: avanti con le code in macchina, con le resse nei supermercati, con lo svago consentito nelle discoteche più o meno underground. Un moto perpetuo uniforme di una vita che non abbiamo scelto in una società che non abbiamo voluto.
Anche i moti di spirito ci vengono ordinati: je suis questo, je suis quello. Tutti uniti, in fila per due, a marciare col nemico alla nostra testa. Il nemico è sempre alla nostra testa. [Read More]