L’Aia, Paesi Bassi: Lotta alla repressione! Stop alla repressione contro anti-fascist* e anarchic*!

20161119_Den_Haag_fight_repression_demo_flyerSabato 19 novembre, all’Aia, ci sarà una manifestazione contro l’ondata di repressione che gli/le anti-fascist* e gli/le anarchici della città hanno dovuto affrontare nell’ultimo anno. Se toccano un* toccano tutt*. Solidarietà attraverso la lotta!

Nel corso dell’ultimo anno, la repressione contro anti-fascist* e anarchic* è notevolmente aumentata, con la città dell’Aia al centro di tutto. Un divieto di dimora per gli/le anarchic* è stato emanato per il quartiere di Schilderswijk, nel tentativo di spezzare la lotta contro la polizia razzista, violenta, e assassina. In seguito è stato emanato un altro divieto, stavolta contro gli/le anti-fascist* che resistevano alle manifestazioni dell’estrema destra di Pegida. Danni per 50,000 euro sono stati richiesti a divers* anarchic* che si erano oppost* allo sgombero del centro sociale De Vloek, che era occupato da 13 anni. Il sindaco ha anche cercato di chiudere il locale Autonomous Center. Inoltre le manifestazioni seguenti vennero vietate, diverse persone intimidite dalla polizia a casa e per strada, vennero effettuati diversi arresti preventivi e dei tentativi di reclutare degli informatori.

Ma non si tratta solo di attacchi contro individui anarchici e anti-fascisti. Si tratta di un attacco contro chiunque combatta il razzismo, è un attacco contro chiunque si batta per un mondo senza sfruttamento e discriminazione, è un attacco contro tutt* noi. E questo attacco non può restare senza risposta! È un appello alla solidarietà, perché la solidarietà è la nostra arma contro l’isolamento che ci è imposto dalla polizia e dal sindaco. Dobbiamo difendere i nostri spazi e le nostre strutture autonome! [Read More]

Roma: Abitare nella crisi, dall’incontro a Porto Fluviale rilanciamo un nuovo autunno di lotta!

2016_roma_manifestazionePartendo dalla necessità di agire nuovamente una capacità di riappropriazione delle nostre vite e di rispondere con decisione ad una controparte aggressivamente arroccata in difesa della rendita, della proprietà privata e della casta, il percorso di Abitare nella Crisi va ridefinito e declinato in modo da saper aggregare una composizione sociale impoverita sempre più vasta e sempre più distante dalle dinamiche elettorali. Non più disponibile ad un consenso consumato da promesse tradite e da una condizione sociale che peggiora giorno dopo giorno.

Andare verso l’autunno praticando materialmente azioni di riappropriazione di casa e reddito -non pensando solo alle occupazioni ma diversificando le pratiche e facendo attenzione a non divenire ammortizzatori sociali nel nostro agire quotidiano, ma piuttosto incubatori e produttori di conflitto- può consentirci di allargare il “social not” al governo Renzi, proseguendo la battaglia contro l’articolo 5 e il cosiddetto “piano casa” del dimissionato ex ministro Lupi, contro gli sfratti, i pignoramenti e la dismissione del patrimonio pubblico.

Per chi ogni giorno lotta contro la precarietà e la cancellazione dei diritti appare chiaro che la scadenza referendaria proposta da Matteo Renzi, intorno alla quale si stanno accapigliando in molti, non può essere un punto d’arrivo, bensì un’occasione, una possibilità di costruzione di una mobilitazione non artificiale, larga, partecipata, conflittuale. [Read More]

Varsavia, Polonia: Tutti gli arrestati sono stati liberati !

Annunciamo che tutti i Tre di Varsavia sono liberi.

Dopo quasi 4 mesi di assoluto isolamento, siamo riusciti a tirarli fuori dalla prigione.
Questa liberazione prova quando deboli siano le prove poliziesche e quanto i “passaggi necessari” dell’accusa erano solo un gioco, usando la detenzione come una forma di tortura per forzare, per esempio, una confessione.

Questo prova anche che le campagne di solidarietà hanno senso – non solo in una dimensione morale, ma anche praticamente. [Read More]

Torino: Via Borgo Dora 39 resiste a sfratti e “riqualificazione”

Occupazione_via_borgo_dora_39_TorinoA Torino in via Borgo Dora 39, nel cuore di Porta Palazzo, c’è un palazzo interamente sotto sfratto per iniziativa del nuovo proprietario, l’imprenditore chierese Bartolomeo Manolino, genero dell’ex giocatore del Torino Antonio Comi. Gli inquilini rimasti, che non stanno pagando l’affitto, hanno deciso di organizzarsi con altre persone che in città rischiano di essere buttate per strada. Così insieme lo scorso sabato 17 settembre hanno deciso di continuare a resistere agli sfratti e di aggiungere a questo un tassello in più: occupare gli appartamenti che nella casa sono rimasti vuoti per essere più forti nella resistenza.

L’azione ha incontrato la solidarietà della vicina occupazione di via Lanino e anche di alcuni studenti dell’adiacente scuola Holden, che rappresenta proprio uno dei portati della gentrificazione in atto a Porta Palazzo. Vedremo come questa contraddizione si svilupperà in occasione dei prossimi appuntamenti con l’ufficiale giudiziario… [Read More]

Varsavia, Polonia: Lettera aperta in relazione agli arresti dei tre anarchici

Nella notte del 23 Maggio, la polizia arresta tre anarchici con la presunta accusa del tentativo di incendio di un veicolo della polizia. I tre sono trasferiti alla prigione, dove dovranno rimanere per i prossimi 3 mesi, in attesa del processo. Rischiano fino a 8 anni di galera. I media hanno parlato molto del caso, con alti politici e “esperti” di terrorismo parlando in televisione nei giorni passati. Le foto e i video delle persone arrestate camminando con le catene ai polsi e alle caviglie, sono state ritrasmesse persino nei trasporti pubblici. Il testo qui sotto é la traduzione del comunicato inviato da alcuni gruppi anarchici e per la giustizia sociale in generale in Polonia in risposta agli arresti.

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Roma: 6 giugno, socialmente pericolosi. Conflitto, controllo e sorveglianza

20160606_roma_manifestazioneNella mattinata di lunedì 6 giugno in un’aula del Tribunale di Roma due attivisti dei movimenti per il diritto all’abitare saranno giudicati per la loro pericolosità sociale su richiesta del questore della capitale, Nicolò D’Angelo.

Il capo della questura romana chiede per entrambi l’aggravamento delle misure di controllo in quanto già raggiunti da un avviso orale, che a giudizio delle carte di via Genova viene continuamente disatteso e dileggiato.

Quello del 6 giugno è solo il primo atto di un’aggressione che si profila ben più larga. Altri due attivisti saranno processati per le stesse richieste alla fine del mese di giugno e all’inizio del mese di luglio. [Read More]

28 Maggio in piazza, autonomi e indipendenti dal teatrino elettorale!

20160528_manifestazione_28 maggio, a pochi giorni dal voto per il rinnovo delle giunte di diversi comuni italiani (tra cui Roma, Milano, Torino, Bologna) diverse realtà di lotta scenderanno in piazza, per portarvi le ragioni delle lotte sociali nei territori come discusso nell’ultimo momento di confronto della rete Abitare Nella Crisi.

Agitazione sul terreno del diritto all’abitare, con la resistenza agli sfratti e agli sgomberi e la difesa delle occupazioni; mobilitazioni del proletariato giovanile e studentesco; lotta nel settore della logistica; mobilitazioni di quartiere e per la difesa dei territori dalla devastazione sociale e ambientale capitalistica. Questi i temi al centro delle piazze, che muoveranno nella convinzione che al centro dell’opposizione sociale c’è in questa fase la necessità di attaccare dal basso l’operazione portata avanti dal governo Renzi e di smontare ulteriormente la fiducia in un teatrino elettorale sempre più inutile quanto a effetti reali sulla vita delle persone. [Read More]

Firenze: Sullo sgombero annunciato di Villa Panico

2016_Manifesto_villa_panico_FirenzeI recenti arresti di tre persone molto vicine a Villa Panico, un partecipato presidio in solidarietà conclusosi con un corteo selvaggio per le vie dell’Oltrarno e tutti i fatti attribuiti agli anarchici ultimamente hanno scatenato, com’era prevedibile, le ire e le condanne trasversali a ogni fazione politica. In primis il PD e il suo sindaco Nardella: pronti a difendere l’operato dell’Arma (curioso per una città che ha visto, solo per citarne una, l’omicidio di una persona per le vie dell’Oltrarno proprio per mano di quattro carabinieri) e il decoro dei muri, a detta loro “oltraggiati” da scritte. Finendo poi con le classiche merdine fascistoidi tipo Torselli, ben contente di cavalcare qualsiasi crociata anti-degrado e anti-anarchica per dare a se stessi e ai propri agonizzanti fratelli d’italia un minimo di visibilità.

“Villa Panico dev’essere sgomberata” tuonano i giornali in questi giorni, Corriere Fiorentino e La Nazione in testa, dando ampio spazio alle dichiarazioni del tale Assessore alla Polizia Municipale Gianassi, che avrebbe assicurato che all’ultima riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica il comune abbia dato piena disponibilità per finanziare l’impresa, ritenuta più che mai urgente. Apprendiamo, sempre dai giornali di regime, che la patata bollente è stata consegnata alla Prefettura, trattandosi lo sgombero di una questione di ordine pubblico, che ha risposto, per la delusione di tutti, prendendo tempo, per via di una situazione cittadina che ora sarebbe “troppo calda” per uno sgombero. [Read More]

Cagliari: La lotta per la casa occupa palazzina della Regione messa all’asta

Cagliari_La_lotta_per_la_casa_paguron“Abbiamo deciso di occupare per riprenderci ció che ci hanno tolto per troppo tempo”.

É questa la frase con cui le famiglie hanno iniziato la conferenza stampa per spiegare le motivazioni che le hanno portate a occupare le palazzine Ex Telecom di via Bainsizza 51. Sono dieci famiglie che da anni vivono in condizioni di emergenza abitativa: c’é chi a breve avrebbe subito lo sfratto dalla propria casa, chi ha subito il taglio delle utenze e chi era costretto a spendere gran parte del proprio stipendio per sostenere fitti altissimi. L’occupazione delle palazzine rappresenta un gesto di lotta che risolve un problema drammatico, attaccando allo stesso tempo i meccanismi speculativi di svendita della cosa pubblica che aggravano le condizioni di migliaia di cagliaritani.

Queste famiglie, insieme al Movimento di Lotta per la casa Casteddu, hanno deciso di riprendersi queste palazzine, da tanti anni abbandonate e che, nell’ Agosto 2015, la Regione Sardegna ha deciso di mettere all’ asta nonostante le piú di 1000 persone in attesa di un alloggio popolare nella sola città di Cagliari. Lo stabile, nella zona di Tuvixeddu, nel quartiere di Sant’Avendrace, era usato dai dipendenti ex telecom fino a dieci anni fa. L’area, che inizialmente vista la sua posizione strategica era di proprietà della Marina Militare, negli anni Trenta del secolo scorso fu data in concessione alla Asst, l’Azienda di Stato per i Servizi Telefonici, che qui costruì due palazzine con tredici appartamenti. Nel 1966 i terreni furono ceduti dalla Marina allo Stato e da qui alla Regione Sardegna, l’uso rimase sempre alla Asst che nel frattempo era diventata Sip e poi Telecom. Dal 2008 la Telecom ha cambiato sede e l’intera area è stata restituita alla Regione che le ha in seguito messe all’asta. [Read More]

Benevento: Minaccia di sgombero per la Janara Squat

Janara_non_si_toccaLa Janara Squat è un immobile di proprietà del Comune di Benevento strappato all’abbandono, al degrado ed all’incuria dall’ottobre del 2014;

Dà un tetto a chi non vuole lasciarsi rapinare da padroni di casa assetati di soldi;

E’ uno spazio autogestito, nel pieno centro della città, attraversato da decine di beneventani e non, in cerca di rapporti orizzontali e non mercificati;

E’ un laboratorio di autoproduzione, dove intraprendere processi produttivi liberi dal ricatto del lavoro salariato, con all’attivo un microbirrificio artigianale ed un orto sinergico permanenti (oltre ad un forno a legna, ed una sala prove musicale in fase di realizzazione);

E’ una degna risposta al tentativo da parte dell’amministrazione di vendere gli immobili del Comune per tappare i buchi di bilancio frutto del clientelismo e della politica partitica; immobili che al contrario possono essere sottratti alla muffa e resi spazi sociali al servizio di TUTTI, e non solo di pochi privilegiati o degli “amici degli amici”; [Read More]