Firenze: Graduatorie di emergenza. La lotta per la casa torna in piazza

201607_firenze_uffcasDopo le settimane calde appena trascorse sul fronte degli sfratti, la lotta per la casa è tornata a scendere in piazza questa mattina con una manifestazione partita da piazza San Marco e diretta all’Ufficio Casa di via dell’Anguillara. A prendere parte alla protesta famiglie sotto sfratto, abitanti delle case occupate e “ospiti” delle strutture di emergenza.

Una protesta rumorosa che ha alzato la voce contro gli sgomberi e la pratica degli “sfratti a sorpresa”(art.610) messa in campo dalle controparti istituzionali, ormai evidentemente schierati a pura tutela degli interessi privati di palazzinari e speculatori. Quella degli sfratti a sorpresa, infatti, si presenta come una vera e propria misura punitiva da applicare lì dove gli inquilini si rifiutano di uscire di casa senza nessuna soluzione abitativa dignitosa. Un dispositivo pensato proprio per spezzare le lotte portate avanti in questi mesi dal Comitato Inquilini le rigidità poste dalle famiglie in lotta. [Read More]

Roma non si vende! Cancellate la delibera Tronca!

manifestazione_Roma_non_si_vendeTutti, nessuno escluso, continuano a ripetere che in Italia non bisogna più costruire, che bisogna recuperare e riusare ciò che già esiste, che l’invenduto, soprattutto in periferia, perde costantemente valore immobiliare e resta vuoto, che la città del futuro va basata sulla rigenerazione urbana, sul rammendo, sull’abitare sostenibile.

Lo dice l’Ispra con i suoi dati e lo conferma l’Ance, l’associazione delle aziende edili. Il suolo consumato in Italia, in un contesto idrogeologico a rischio, è decisamente troppo e Roma è in testa per gli ettari consumati dal cemento. Molto di questo è rappresentato dagli immobili invenduti, 120mila nell’intero paese, almeno 10mila a Roma. Ben 200mila appartamenti nella capitale destinati a rimanere vuoti e inutilizzati, nonostante il precipitare dei prezzi, sempre troppo alti per una larga fascia di popolazione in emergenza abitativa. [Read More]

Raggi che non scaldano. Riflessioni dei movimenti per il diritto all’abitare sulle elezioni

20160528_manifestazioneIl clamore che sta accompagnando l’affermazione del M5S è comprensibile, come comprensibile è l’attesa che si sta generando sui comportamenti soprattutto delle sindache elette a Torino e a Roma.

Il netto successo di Virginia Raggi, consigliera invisibile nell’era Marino, è fuori discussione e ha visto il concorso, apportato in modo più o meno chiaro, di tanti mondi. Ora stanno arrivando gli attestati di stima pubblici anche dalle realtà sociali e di movimento, nonché interventi di analisi che propongono un lettura per cui questo dato elettorale rappresenterebbe una “rottura storica”.

Si delinea così un quadro nel quale “sparisce” il 50% di coloro che non si sono recati alle urne a scapito di una visione che consolida ulteriormente il valore del voto e il significato della scelta a favore della proposta grillina. [Read More]

Varsavia, Polonia: Lettera aperta in relazione agli arresti dei tre anarchici

Nella notte del 23 Maggio, la polizia arresta tre anarchici con la presunta accusa del tentativo di incendio di un veicolo della polizia. I tre sono trasferiti alla prigione, dove dovranno rimanere per i prossimi 3 mesi, in attesa del processo. Rischiano fino a 8 anni di galera. I media hanno parlato molto del caso, con alti politici e “esperti” di terrorismo parlando in televisione nei giorni passati. Le foto e i video delle persone arrestate camminando con le catene ai polsi e alle caviglie, sono state ritrasmesse persino nei trasporti pubblici. Il testo qui sotto é la traduzione del comunicato inviato da alcuni gruppi anarchici e per la giustizia sociale in generale in Polonia in risposta agli arresti.

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Roma: 6 giugno, socialmente pericolosi. Conflitto, controllo e sorveglianza

20160606_roma_manifestazioneNella mattinata di lunedì 6 giugno in un’aula del Tribunale di Roma due attivisti dei movimenti per il diritto all’abitare saranno giudicati per la loro pericolosità sociale su richiesta del questore della capitale, Nicolò D’Angelo.

Il capo della questura romana chiede per entrambi l’aggravamento delle misure di controllo in quanto già raggiunti da un avviso orale, che a giudizio delle carte di via Genova viene continuamente disatteso e dileggiato.

Quello del 6 giugno è solo il primo atto di un’aggressione che si profila ben più larga. Altri due attivisti saranno processati per le stesse richieste alla fine del mese di giugno e all’inizio del mese di luglio. [Read More]

28 Maggio in piazza, autonomi e indipendenti dal teatrino elettorale!

20160528_manifestazione_28 maggio, a pochi giorni dal voto per il rinnovo delle giunte di diversi comuni italiani (tra cui Roma, Milano, Torino, Bologna) diverse realtà di lotta scenderanno in piazza, per portarvi le ragioni delle lotte sociali nei territori come discusso nell’ultimo momento di confronto della rete Abitare Nella Crisi.

Agitazione sul terreno del diritto all’abitare, con la resistenza agli sfratti e agli sgomberi e la difesa delle occupazioni; mobilitazioni del proletariato giovanile e studentesco; lotta nel settore della logistica; mobilitazioni di quartiere e per la difesa dei territori dalla devastazione sociale e ambientale capitalistica. Questi i temi al centro delle piazze, che muoveranno nella convinzione che al centro dell’opposizione sociale c’è in questa fase la necessità di attaccare dal basso l’operazione portata avanti dal governo Renzi e di smontare ulteriormente la fiducia in un teatrino elettorale sempre più inutile quanto a effetti reali sulla vita delle persone. [Read More]

Firenze: Sullo sgombero annunciato di Villa Panico

2016_Manifesto_villa_panico_FirenzeI recenti arresti di tre persone molto vicine a Villa Panico, un partecipato presidio in solidarietà conclusosi con un corteo selvaggio per le vie dell’Oltrarno e tutti i fatti attribuiti agli anarchici ultimamente hanno scatenato, com’era prevedibile, le ire e le condanne trasversali a ogni fazione politica. In primis il PD e il suo sindaco Nardella: pronti a difendere l’operato dell’Arma (curioso per una città che ha visto, solo per citarne una, l’omicidio di una persona per le vie dell’Oltrarno proprio per mano di quattro carabinieri) e il decoro dei muri, a detta loro “oltraggiati” da scritte. Finendo poi con le classiche merdine fascistoidi tipo Torselli, ben contente di cavalcare qualsiasi crociata anti-degrado e anti-anarchica per dare a se stessi e ai propri agonizzanti fratelli d’italia un minimo di visibilità.

“Villa Panico dev’essere sgomberata” tuonano i giornali in questi giorni, Corriere Fiorentino e La Nazione in testa, dando ampio spazio alle dichiarazioni del tale Assessore alla Polizia Municipale Gianassi, che avrebbe assicurato che all’ultima riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica il comune abbia dato piena disponibilità per finanziare l’impresa, ritenuta più che mai urgente. Apprendiamo, sempre dai giornali di regime, che la patata bollente è stata consegnata alla Prefettura, trattandosi lo sgombero di una questione di ordine pubblico, che ha risposto, per la delusione di tutti, prendendo tempo, per via di una situazione cittadina che ora sarebbe “troppo calda” per uno sgombero. [Read More]

Milano: La regola del gioco

citypollAl confine sud-ovest della città di Milano si trova il quartiere Lorenteggio/Giambellino.

Edificato in gran parte in epoca fascista è stato, nell’arco di quasi un secolo, meta della migrazione interna imposta al proletariato meneghino dal potere di turno. Sbiadito il ricordo del tempo in cui banditi e sovversivi lo attraversavano come gente del posto, negli ultimi tre decenni è stato trasformato, come altre periferie milanesi, in discarica sociale dove confinare quella parte di proletariato cacciata dal centro e sempre più impresentabile agli occhi della borghesia cittadina.

Ma i tempi cambiano e gli appetiti della città-metropolitana aumentano. Un sontuoso progetto di riqualificazione e rigenerazione oggi guarda a questo pezzo di città. L’espansione continua del centro-città spinge una parte di classe media verso il margine e ne favorisce il flusso continuo di “messa al lavoro” con una sempre più fitta rete di trasporti metropolitani. [Read More]

Cagliari: La lotta per la casa occupa palazzina della Regione messa all’asta

Cagliari_La_lotta_per_la_casa_paguron“Abbiamo deciso di occupare per riprenderci ció che ci hanno tolto per troppo tempo”.

É questa la frase con cui le famiglie hanno iniziato la conferenza stampa per spiegare le motivazioni che le hanno portate a occupare le palazzine Ex Telecom di via Bainsizza 51. Sono dieci famiglie che da anni vivono in condizioni di emergenza abitativa: c’é chi a breve avrebbe subito lo sfratto dalla propria casa, chi ha subito il taglio delle utenze e chi era costretto a spendere gran parte del proprio stipendio per sostenere fitti altissimi. L’occupazione delle palazzine rappresenta un gesto di lotta che risolve un problema drammatico, attaccando allo stesso tempo i meccanismi speculativi di svendita della cosa pubblica che aggravano le condizioni di migliaia di cagliaritani.

Queste famiglie, insieme al Movimento di Lotta per la casa Casteddu, hanno deciso di riprendersi queste palazzine, da tanti anni abbandonate e che, nell’ Agosto 2015, la Regione Sardegna ha deciso di mettere all’ asta nonostante le piú di 1000 persone in attesa di un alloggio popolare nella sola città di Cagliari. Lo stabile, nella zona di Tuvixeddu, nel quartiere di Sant’Avendrace, era usato dai dipendenti ex telecom fino a dieci anni fa. L’area, che inizialmente vista la sua posizione strategica era di proprietà della Marina Militare, negli anni Trenta del secolo scorso fu data in concessione alla Asst, l’Azienda di Stato per i Servizi Telefonici, che qui costruì due palazzine con tredici appartamenti. Nel 1966 i terreni furono ceduti dalla Marina allo Stato e da qui alla Regione Sardegna, l’uso rimase sempre alla Asst che nel frattempo era diventata Sip e poi Telecom. Dal 2008 la Telecom ha cambiato sede e l’intera area è stata restituita alla Regione che le ha in seguito messe all’asta. [Read More]

Benevento: Minaccia di sgombero per la Janara Squat

Janara_non_si_toccaLa Janara Squat è un immobile di proprietà del Comune di Benevento strappato all’abbandono, al degrado ed all’incuria dall’ottobre del 2014;

Dà un tetto a chi non vuole lasciarsi rapinare da padroni di casa assetati di soldi;

E’ uno spazio autogestito, nel pieno centro della città, attraversato da decine di beneventani e non, in cerca di rapporti orizzontali e non mercificati;

E’ un laboratorio di autoproduzione, dove intraprendere processi produttivi liberi dal ricatto del lavoro salariato, con all’attivo un microbirrificio artigianale ed un orto sinergico permanenti (oltre ad un forno a legna, ed una sala prove musicale in fase di realizzazione);

E’ una degna risposta al tentativo da parte dell’amministrazione di vendere gli immobili del Comune per tappare i buchi di bilancio frutto del clientelismo e della politica partitica; immobili che al contrario possono essere sottratti alla muffa e resi spazi sociali al servizio di TUTTI, e non solo di pochi privilegiati o degli “amici degli amici”; [Read More]