Martedì 12 Febbraio 2013 è il giorno in cui è iniziata ufficialmente la produzione sotto controllo operaio nella fabbrica di materiali da costruzione Vio.Me (Metaleftikì Viomijanikì) di Salonicco. Gli/le operai/e non ricevevano il loro salario dal Maggio del 2011, la fabbrica era stata abbandonata dai padroni e il futuro che gli si prospettava era quello di ingrossare le file dei disoccupati, che in Grecia hanno raggiunto la percentuale del 30% della popolazione. Al posto di demoralizzarsi e lasciarsi trascinare nel vortice della miseria, dell’apatia e del cannibalismo sociale fomentato da una società priva di solidarietà dove ognuno pensa a se stesso e cerca di tirare avanti spesso sulla pelle altrui, i/le lavoratori/trici della Vio.Me si sono organizzati tra loro in assemblea, hanno inizialmente scioperato dal Settembre 2011 rivendicando il loro diritti per poi decidere, con voto all’unanimità durante una riunione tenutasi a fine Gennaio 2012, la riapertura della fabbrica sotto controllo operaio, senza aspettare il riconoscimento legale della loro iniziativa (che comunque hanno chiesto già nell’Ottobre 2011).
Notre Dame de Landes (FR): Appello dei Chats Teigneux – 10 giorni di resistenza alla Châtaigne
Fonte: https://zad.nadir.org/spip.php?article761
Tradotto da Resiste!: https://resiste.squat.net/
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Il 4 dicembre ha avuto luogo il processo riguardante la domanda di autorizzazione di demolizione delle case costruite alla Châtaigne in seguito alla manifestazione di rioccupazone del 17 novembre 2012. Il resoconto avrà luogo l’11 dicembre. La Prefettura vorrebbe buttar giù un luogo simbolo della mobilitazione di 40.000 persone contro l’aeroporto e il suo mondo.
Fin d’ora un appello all’azione decentralizzata circola in caso di attacco sul luogo: Contro l’aeroporto e il suo mondo: se distruggono il nostro luogo di organizzazione, occuperemo il loro!
E’ sempre possibile recarsi sul sito, non cederemo alla pressione poliziesca e all’ocupazione attuale della zona. Le costruzioni continuano l’energia è sempre all’appuntamento! Più che mai è indispensabile far vivere questo luogo. Non lasciamoci affumicare dalle loro proposte di negozziazione, è sul terreno che si fa la lotta, non nei palazzi di Matignon.
PS: rimane ancora molti altri luoghi sulla ZAD e l’occupazione continua altrove. Numerosi altri cantieri sono in corso!
Appello dei Chats Teigneux
(Dalla Châtaigneraie, la Chât
aigne, la Castagne, Premier Presidio, les Souches, le Kyste)
Dal 5 al 15 dicembre: continuiamo a resistere, teniamoci pronti.
Il 17 novembre, 40.000 persone, molto diverse e determinate, si sono assembrate sulla ZAD per ricostruire. Un gesto di risposte dopo un mese di sgomberi, destruzione e resistenza. D’allora, il movimento non ha mai cessato di ampliarsi.
L’operazione César, per quanto riguarda lo svuotamento della zona dai suoi abitanti, ha miseramente fallito. Ci rattristano le nostre case demolite, i nostri amici feriti, i nostri compagni incarcerati. La collera ha riempito i boschi e non siamo mai stati così numerosi, la ZAD, anche se assediata, non è mai stata così viva. Malgrado i tentativi di divisione, la rioccupazione ha generato delle complicità forti e indedite, che chiedono solo di intensificare. Un nuovo legame è nato. [Read More]
Padova: Nuova occupazione del Gramigna!
Mercoledì 5 dicembre abbiamo occupato lo stabile di via J. Corrado 3 di proprietà del Comune di Padova, abbandonato da anni al degrado e all’eroina. Una situazione che si ripresenta puntuale per i luoghi pubblici lasciati vuoti o in balia della speculazione e che abbiamo trovato in tante altre occupazioni precedenti. Aprendo lo stabile ci ha stupito notare che un piccolo edificio, attiguo a quello principale, ha tutta l’aria di essere un ex asilo, evidentemente adibito per i figli delle persone che lavoravano in quel posto prima che fosse chiuso dal Comune. Viene subito da pensare che simili posti andrebbero riqualificati più che abbandonati, sopratutto a fronte dei tagli che subiscono anche le scuole dell’infanzia. Ma si sa: i soldi per i proletari e le masse popolari non ci sono mai! L’occupazione vuole essere un contributo alle lotte e alle occupazioni di queste settimane portate avanti a Padova, come in tutta Italia. Queste occupazioni hanno evidenziato la necessità di riconquistare degli spazi di autogestione e di agibilità politica fuori dal controllo e dai vincoli istituzionali. Uno spazio autogestito da studenti e lavoratori, nel quale discutere e sperimentare una socialità alternativa, come risposta ad una società dominata dall’omologazione e dal consumismo.
Invitiamo tutti e tutte a passare a trovarci. Il posto è riscaldato con stufe e ci sono bevande calde.
Gli appuntamenti del fine settimana sono per venerdì 7 dicembre dalle ore 18: aperitivo popolare, castagnata con vin brulè e dj-set ska reggae hip-hop, mentre per sabato 8 dicembre, dalle 19, concerto punk-hardcore con Tear me Down, Neid e RCS.
L’erba cattiva non muore mai!
www.cpogramigna.org
Genova: Comunicati della nuova occupazione in Vico Superiore di Pellicceria
Ad ogni sgombero una nuova occupazione
Oggi, nella mattinata del 10 Novembre, alcuni compagni hanno rioccupato per alcune ore lo stabile in via dei Giustiniani 19.
A causa dell’immediato intervento della digos e di polizia e carabinieri in assetto antisommossa, che non permettevano ai compagni e ai solidali presidianti di avvicinarsi allo stabile, non è stato possibile aprire e liberare dalle lamiere l’edificio sgomberato lo scorso 7 agosto.
Adducendo la motivazione dello stato di sequestro del palazzo, il PM Scolastico ha disposto immediatamente l’ordine di sgombero e d’arresto dei compagni.
Dopo lunghe trattative, mirate a garantire l’incolumità degli occupanti e il recupero delle attrezzature, la casa è stata abbandonata e i ragazzi all’interno identificati.
Non intimiditi/e da questo atto repressivo, poche ore dopo abbiamo occupato un palazzo di proprietà della Telecom in Vico Superiore di Pellicceria 1 (dietro il coro di San Luca). All’interno di esso verrà portato avanti il progetto di autogestione e le attività sociali che avevamo intenzione di riavviare nello spazio di Giustiniani 19.
Nei prossimi giorni vi aggiorneremo su assemblee ed iniziative. Lo spazio è aperto a nuove proposte.
Nessuno sgombero fermerà la nostra lotta. Da oggi ci troverete nella nuova occupazione e, come sempre, in ogni situazione di conflitto sociale. [Read More]
Forlì: MaceriA Occupato!
Occupato edificio comunale a Forlì in via Maceri 22 (parallela di via Regnoli).
Assemblea alle ore 19 e cena alle 20.30.
A seguire festa rock n’ roll!
Vieni e proponi le tue idee!
Domani alle ore 16 presidio in piazza Saffi in solidarietà con il popolo palestinese.
MaceriA Occupato
Colleferro: Occupata La Casa Cantoniera – ci riprendiamo ciò che ci spetta
Ci riprendiamo ciò che ci spetta…
Il 2 Maggio 2012, noi, ragazzi e ragazze di Colleferro e dei paesi limitrofi abbiamo deciso di occupare una casa cantoniera abbandonata da più di 40 anni, non accatastata e ridotta al degrado, sita in via Casilina al km 50 circa, adiacente al deposito Cotral (Colleferro).
Le condizioni dello stabile erano disastrose: tutto era ricoperto di rovi e spine, mentre, l’interno della casa era pieno di siringhe e rifiuti di vario genere. Le finestre e le porte erano murate e i pilastri dell’edificio presentavano dei gravi danni strutturali. Le infiltrazioni d’acqua dal tetto avevano rovinato completamente i muri del primo e del secondo piano.
In sette mesi siamo riusciti\e a ripulire e mettere in sicurezza l’interno e l’esterno della casa, abbiamo montato porte e finestre, risanato i muri interni, allacciato l’acqua e sistemato un po’ di mobilia . Inoltre siamo quasi riusciti\e a coprire definitivamente il tetto.
Il tutto autofinanziandoci attraverso iniziative di vario genere: pranzi sociali, concerti…
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Torino: Occupata Via Foggia 28, diretta con Radio Blackout
O per rispondere all’esigenza abitativa di famiglie in difficoltà, o per ravvivare spazi altrimenti destinati all’incuria o alla speculazione, fatto sta che nell’ultimo anno a Torino vi sono state diverse occupazioni di case.
Dopo quella di via Frejus della settimana scorsa, ieri 11 ottobre è stata la volta di via Foggia 28, zona Aurora; si tratta di un grosso stabile, l’ex fabbrica Aspira, nella quale dopo l’utilizzo per un periodo da parte del Comune come spazio artistico, nelle intenzioni del proprietario dovrebbero essere ricavati dei loft.
Questa mattina abbiamo fatto il punto della situazione con una delle partecipanti alla neonata occupazione
Ascolta l’audio:
Torino: Ad ogni sfratto una nuova Occupazione – Benvenuti in Via Monginevro 46!
Torino, 19 giugno 2012.
Nella città della crisi, con uno dei più alti debiti procapite, viene portato a termine uno sfratto. L’ennesimo. Vittime una famiglia con due bambini piccoli, non più in grado di sostenere le spese di un affitto perché il lavoro non c’è e non c’è più reddito. Per eseguirlo viene messo in campo un ingente spiegamento di polizia, più di 60 agenti in tenuta antisommossa e vari esponenti della digos. Poco possono fare i solidali presenti, con la violenza e la forza vengono fatti allontanare. Non contenti, i funzionari presenti apostrofano malamente la famiglia, dimostrando insensibilità ed arroganza di fronte ad una tragedia.
Un’altra ingiustizia, 4 persone che per il comune di Torino, gli assistenti sociali, la questura possono andare a stare senza problemi sotto un ponte.
Ma di fronte alla violenza della legge, alla sopraffazione dei più forti non è più il tempo di tacere. Alla crisi c’è chi vuole dare risposte immediate e concrete. Questa famiglia insieme ad altre con lo stesso problema e le stesse difficoltà decide di agire. Con la collaborazione dello Sportello Diritto alla Casa di Zona San Paolo si muovono nella sola maniera possibile. Superando la mediazione delle istituzioni, assolutamente incapaci di porre soluzioni reali all’annoso problema della casa, decidono di occupare una palazzina vuota. Una delle tanta a Torino, che conta quasi 60000 alloggi sfitti, un lusso che questa metropoli non si può permettere.
Via Monginevro 46 è una palazzina inabitata da anni; con una proprietà che vanta interessi corposi in molte attività economiche, TAV compreso. Evidentemente una piccola goccia in un mare di affari ma un luogo concreto per chi lotta per i propri diritti.
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Torino: Su una giornata di resistenza agli sfratti: il campo di battaglia
da macerie
Il campo di battaglia
Non c’è stata una battaglia vera e propria. Ma la costruzione di un grandissimo campo di battaglia, quella sì: disegnato con inseguimenti, comizi volanti, blocchi stradali, barricate di cassonetti, cortei, tamburi e slogan per tutto il giorno per tutta la Barriera di Milano – e un po’ anche in Aurora e a Porta Palazzo.
Da una parte quelle famiglie del quartiere che sono sotto sfratto e che hanno deciso di resistere e resistere ancora e che dalla primavera sono riuscite a rendere quasi impossibile il lavoro agli ufficiali giudiziari in zona; dall’altra la Questura e il Comune che hanno deciso fiaccare la resistenza concentrando gli accessi tutti nella stessa mattina – una al mese – e di usare scudi e manganelli.
All’alba tutte le porte delle famiglie che avevano deciso di resistere sono barricate, con un picchetto sulla strada che le protegge. Ad occhio e croce, tra sfrattati e solidali, sono impegnate centocinquanta persone.
Le truppe sferrano il primo attacco intorno alle sei e mezza, quando arrivano sgommando sotto l’appartamento di via Montanaro di fronte al quale erano dovuti indietreggiare a giugno. Questa volta sono tanti, e determinati, e si trovano davanti un picchetto esiguo. La casa è subito conquistata ma… sorpresa! È vuota. Tanti sforzi per niente: la famiglia in questione è andata a vivere già da qualche settimana, tranquillamente, in una casa occupata della zona. Uno specchietto per le allodole in divisa, insomma, ma pagato caro: tre del picchetto vengono portati in Questura, uno picchiato mentre tenta di allontanarsi.
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Grecia: Nuova occupazione nella città di Veria
Nel mattino del 1° Settembre abbiamo occupato un’edificio comunale abbandonato da anni, al fine di fuggire dal regime proprietario ed ospitare liberamente le nostre idee ed attività. Fino ad ora, le cose sono tranquille e il restauro dello spazio continua senza problemi. [ Contra Info] [Read More]