Milano: La lotta per la casa non gioca al ribasso… e continua!

Continua la lotta per la casa in diverse città italiane nonostante la linea dura utilizzata nelle ultime settimane, una vera e propria guerra alle occupazioni attuata nel nome della legalità. Una dichiarazione di guerra che non viene accolta dal movimento di lotta per la casa che continua il suo percorso nonostante i numerosi sfratti e sgomberi. Emblematico di una volontà più forte che tende a segnare la non arrendevolezza verso chi sgombera e punisce, ma che anzi, rilancia con l’occupazione di numerosi spazi e case nei quartieri popolari. A Milano, sabato, in via Odazio 8, al Giambellino, la “base di solidarietà popolare” ha ridato vita ad un fondo sfitto collegato ad un edificio Aler; allo stesso modo, è stato occupato un ex mobilificio dell’Aler in piazzale Ferrara, nel quartiere Corvetto mentre due giorni fa il ‘movimento di lotta per la casa Cinisello Balsamo’ ha occupato a scopo abitativo la struttura pubblica dismessa di via Leonardo da Vinci 14. [Read More]

Firenze: Occupazione viale corsica 81, FIFA go home!

Mercoledi 9 luglio 2014
Dalle 17:30
Discussione sulla situazione brasiliana ripercorrendo le mobilitazione dell’ultimo anno scoppiate per le gravi diseguaglianze e alimentate dalla dura repressione attivata per l’organizzazione dei Mondiali di calcio
+ proiezione video [Read More]

Firenze: Crolla ala di Villa Panico, smentito allarme sgombero

16 maggio 2013 – Apprendiamo dai compagni e dalle compagne di Villa Panico che in giornata è crollata una parte dell’occupazione . Le piogge degli ultimi giorni hanno accelerato il cedimento di un’ala, già da tempo messa in sicurezza.
Il crollo ha richiamato la spiacevole attenzione di digos, antisommossa e pompieri dotati di scala, il che ha messo in allerta occupanti e solidali rispetto all’eventualità di un tentativo di sgombero. La dipartita delle forze repressive, appena confermata, rasserena rispetto all’ipotesi di un attacco nei confronti di Villa Panico.
Ciò non toglie la necessità di solidarietà per i lavori che seguiranno nei prossimi giorni.

Firenze: Nuova occupazione in Via del Leone 60!

Firenze – Nuova occupazione!

Ottimo umore in questi giorni a Firenze da quando un gruppo piuttosto eterogeneo (per età e composizione) di compagni ha occupato una palazzina (di proprietà del comune e sfitta da anni) nel centrale quartiere di San Frediano Questa occupazione segue quella di un altro spazio liberato da poco più di un anno nella stessa zona, e si inserisce in un percorso di radicamento in un territorio che sta tentando di opporsi ad i progetti speculativi che lo vogliono distruggere. Ottima la risposta della gente, la sbirraglia per il momento latita.

Segue il volantino distribuito in questi giorni:


IL QUARTIERE E’ DI CHI LO VIVE, NON DI CHI CI SPECULA!

San Frediano è un quartiere storico, perché strade e piazze hanno una struttura ancora a misura d’uomo, lontana dall’urbanistica tipica delle metropoli fatte di colate di cemento e centri commerciali, e ciò rende possibile il mantenimento di un certo livello di relazioni e socialità tra le persone che lo abitano.
Ma è proprio in un terreno come questo che, in nome della sicurezza e del bello, vengono agiti cambiamenti e trasformazioni calati dall’alto. Comune e speculatori vari hanno trovato l’ennesimo territorio in cui investire andando a sconvolgere il tessuto urbano e sociale del rione.
Basta guardare a progetti come quello del parcheggio di piazza del Carmine, che, finalizzato solo alla venuta di facoltosi turisti, muterebbe totalmente l’assetto della piazza e delle vie circostanti, e alla sottrazione di importanti spazi comuni di socialità come i giardini Nidiaci, e tutto in nome del profitto. O ancora pensiamo a chi viene sfrattato da polizia e ufficiali giudiziari poiché diventa impossibile pagare gli affitti che si innalzano sempre di più, ed è costretto a trasferirsi altrove.
A questo punto potremmo dire che quello in atto è un vero e proprio attacco alle nostre esistenze ed è per questo che abbiamo deciso di giocare un ruolo in questa partita, opponendo al piano di riqualificazione dei padroni la costruzione di una quotidianità altra, basata sulla socialità e la condivisione.

Per questi motivi abbiamo deciso oggi di riappropriarci di uno spazio abbandonato, per renderlo attraversabile da tutti quelli che si riconoscono in quest’ottica e hanno voglia di reagire e dare vita al quartiere come noi vogliamo che sia.
I primi progetti che nasceranno in questo nuovo spazio sono una biblioteca e un archivio di memorie orali del quartiere, e ovviamente invitiamo tutti a portare le proprio proposte e iniziative per costruirle insieme.

VIENI A TROVARCI IN VIA DEL LEONE 60

Firenze: Giù le mani da San Salvi e da Villa Panico!

Il cosiddetto “piano di recupero” dell’area di San Salvi sta per diventare realtà. La Regione Toscana di Rossi, la giunta comunale di Renzi e la ASL dell’Assessore alla Sanità Luigi Marroni sembrano essersi messi d’accordo: così nelle scorse settimane sono stati firmati diversi protocolli d’intesa, preliminari alla delibera che, cambiando la destinazione d’uso dei padiglioni di San Salvi, preluderà alla vendita di due terzi degli immobili e alla trasformazione di tutta l’area dell’ex manicomio in quartiere residenziale di lusso.
Va da sé che questo, in tempi più o meno brevi, più o meno lunghi, comporterà lo sgombero di Villa Panico.
Sull’operazione San Salvi torneremo a breve. Che essa implichi, di fatto, una privatizzazione non dichiarata del parco, oltre che lo stravolgimento del quartiere che gli sta intorno – in cui aumenteranno vertiginosamente gli affitti – ci sembra evidente. Fa parte di quella stessa logica che vediamo massicciamente applicata in tutta l’urbe fiorentina: il territorio viene svenduto ai privati, palazzi storici diventano alberghi di lusso e sedi di multinazionali, la popolazione più povera allontanata e sospinta nei ghetti della Piana.
Per il momento ci limitiamo a farlo sapere, certi che la cosa non cadrà nel vuoto, ma suggerirà qualcosa ai tanti che hanno attraversato e attraversano Villa Panico e sentono l’esigenza di spazi realmente liberati – dalla mercificazione e dall’autoritarismo, dalla noia e dalla miseria – come imprescindibile.
Per il resto, siamo certi che non siamo i soli a cui va stretta questa città sempre più vetrine e lustrini, in cui la vita soffoca tra denari e ordinanze, grandi opere e vigili urbani, affitti da strozzini e retate poliziesche. E su questo terreno non mancheranno occasioni di dare battaglia.

CONTRO IL MONDO DELLA MERCE, SABOTAGGIO!
CONTRO LA CITTA’ DEI PADRONI, SABOTAGGIO!

GIU’ LE MANI DA SAN SALVI,
GIU’ LE MANI DA VILLA PANICO!

alcuni panici

Firenze: lo sgombero dei Conciatori

La scorsa settimana, dopo una mattinata di resistenza, è stato sgomberato lo stabile di via dei Conciatori che ospitava, tra gli altri, il Circolo anarchico fiorentino, i Cobas, l’Unione Sindacale Italiana e il “Progetto Conciatori”.
L’operazione è scattata alle 6 del mattino.
L’intero quartiere Santa Croce è stato messo sotto assedio dalla polizia in assetto antisommossa.
Otto persone hanno resistito sul tetto dello stabile per sei ore, mentre in strada la polizia caricava i solidali radunati sotto. Dopo lo sgombero un corteo ha attraversato le strade del quartiere.
I “conciatori” avevano ospitato negli anni decine di iniziative aperte ad un quartiere progressivamente svuotato dalla speculazione, che caccia i poveri per far posto a residenze di lusso.
Lo stesso destino riservato ai “conciatori”, messo in vendita, senza consultare le realtà sociali e politiche che vi operavano, e svenduto all’immobiliare “Toscotre”, che si è costituita “ad hoc” soltanto tre giorni prima dell’asta.
La “Toscotre” si è aggiudicata l’immobile (1700 m2) ad un prezzo stracciato: 1150 euro al m2. Praticamente un prezzo da casa popolare, per fare appartamenti e uffici che verranno rivenduti ad un prezzo almeno cinque volte più alto.
Lo stabile era occupato dal 1980. Ma le iniziative dei “conciatori” vanno avanti, decise a riprendere il loro percorso di autogestione e lotta.
Ne abbiamo parlato con Claudio Strambi, un compagno dell’USI.

Ascolta l’intervista: scarica l’audio

Toscana: Sgomberati podere occupato Campofico e nuova occupazione a Firenze

Toscana – Sgomberati podere occupato Campofico e nuova occupazione a Firenze

Lo scorso 17 novembre è terminata dopo ben tre anni di fatiche la nostra esperienza di vita colletiva. Alle ore 9.30 sono arrivati l’ufficiale giudiziario (la nana inviperita, tenuta a stento a bada dalle stesse forze dell ordine) e  il questore di siena, beniniteso ben accompagnati da “alcuni” (almeno una sessantina )amici dell antisommossa (chiamata espressamente da firenze), digossini vari, carabinieri locali, pompieri, ben tre ambulanze( a dimostrare le intenzioni pacifiche) e una squadra di operai pronti a murare l’edificio appena  fosse stato sgomberato. Al momento dello sgombero quasi tutti gli abitanti stavano fuori casa per  le quotidiane attività che si svolgono a campofico : taglio  e accatasto di legna, cibo e pascolo agli animali, fine raccolta della oliveta da noi ripristinata. Non c’è stato tempo per fermare il flusso continuo di forze dell ordine ne a barricarsi dentro per resistere qualche ora in attesa di mobilitare la nostra rete di solidarietà e di aiuto reciproco. Ad oggi ben 15 persone sono rimaste senza tetto in pieno inverno, costretti ad arrangiarsi in accampamenti all’aperto, con gran parte  degli oggetti,dei  mezzi e  degli attrezzi personali e collettivi sequestrati, senza parlare degli animali e delle arnie lasciate lì senza possibilità di andare a nutrirle essendo la proprietà sotto sequestro penale. In questi giorni di accampamento e di assemblee continue stiamo decidendo ed organizzandoci per prendere al piu presto delle contromisure e mobilitare tutti coloro che avessero la voglia di aiutarci con presenza fisica, morale, idee , proposte , materiale e quant’altro possa servire per mettere in pratica le nostre decisioni che per ovvi motivi non spiegheremo ora.

vi faremo sapere le nostre intenzioni a tempo debito, tenendovi informati su eventuali novità…

per chi volesse mettersi in contatto: campofico [at] yahoo [dot] it
per numeri di telefono chiedete alle persone che ci conoscono

alcuni abitanti di campofico

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Firenze: Villa Panico ufficialmente sotto sgombero

Da un po’ di tempo a questa parte, sui giornali locali, sono usciti svariati articoli diffamatori nei confronti di Villa Panico. Negli ultimi giorni ne sono usciti un paio particolarmente pesanti sulla cronaca locale de La Repubblica, che accusano gli occupanti di ogni nefandezza possibile (dai pestaggi ai furti all’accusa di affittare stanze) e danno voce a una petizione di un gruppo di frequentatori del parco che avrebbe raccolto centinaia di firme nel quartiere, contro il “degrado” e i “punkabbestia”.

Un bel po’ di bravi cittadini, insomma, fanno da (in)degna sponda alle brame della ASL e del Comune, desiderosi di svendere il parco di San Salvi ai privati fino a trasformarlo in quartiere residenziale. Oltreché, ovviamente, alle manovre degli sbirri, che da un bel po’ di tempo cercano il pretesto giusto per sbarazzarsi degli anarchici. Dopo un’inchiesta per associazione sovversiva contro 19 compagni attualmente sotto processo, infatti, la Digos fiorentina ha aperto un altro fascicolo per associazione a delinquere che vede coinvolti almeno una compagna di Villa Panico, due compagni della Riottosa Zquat e tre dei 400 colpi.

La ASL si è espressa sulla questione dello sgombero, dicendo di essere in contatto con questura e prefettura per agire “secondo i loro tempi”.

Tenersi pronti, insomma. Non ci lasceremo strappare l’ennesimo spazio liberato senza reagire.

Anarchici di Villa Panico

Villa Panico

Firenze: Sgombero e immediata rioccupazione del Movimento di lotta per la casa

FIRENZE – È stato sgomberato dalla polizia ieri mattina, 21 giugno, intorno alle 8, l’edificio dell’ex Cnr di Via Delle Tre Pietre a Firenze, occupato dal novembre 2006 dal Movimento di lotta per la casa. I 130 occupanti hanno subito rioccupato la scuola media abbandonata Ottone Rosai, in via dell’Arcovata a Rifredi.

Riportiamo di seguito il comunicato degli occupanti.

SGOMBERO E RIOCCUPAZIONE

Ieri mattina, all’indomani della “giornata mondiale del rifugiato” la questura di Firenze ha operato lo sgombero dell’ex CNR di Via Delle Tre Pietre.

Gli occupanti, esasperati da un mese di ricatti e vessazioni (da tre giorni era stata staccata anche la fornitura dell’ecqua potabile…) hanno immediatamente occupato la scuola Ottone Rosai, di proprietà del Comune di Firenze destinata ad essere abbattuta per fare posto al progetto di sottoattraversamento della TAV. [Read More]

Italia: Contro la repressione

COMUNICATO STAMPA

6 Febbraio, ROMA: 6 arresti in seguito al corteo pro-Ocalan pro-Kurdistan.

27 Aprile, BOLOGNA: cariche della polizia contro lo spezzone antagonista del corteo contro la parificazione scolastica, arresti domiciliari e confini per diversi compagni.

25 Aprile, MILANO: 26 denunce (fino ad ora) nei confronti dei partecipanti allo spezzone antagonista del corteo contro la guerra. [Read More]