Bologna: Nuova Occupazione in via Saliceto

Oggi è stato occupato un stabile in via saliceto 47.
L’abbiamo occupato perché siamo senza una casa e con centinaia di edifici e appartamenti vuoti a Bologna non vogliamo più continuare  a dover dare le nostre magre entrate (ottenute barcamenandoci tra lavori in nero e contratti di una settimana a paghe da fame) a proprietari strozzini a cui i nostri soldi servono per pagarsi il suv, pellicce e settimane bianche mentre per noi ci sono solo camere ammuffite.
L’abbiamo occupato perché in questo quartiere vediamo la “riqualificazione” e la speculazione dei soliti potenti che avanza, che vogliono rendere una zona popolare il nuovo centro amministrativo della città, cacciando poco a poco i suoi abitanti, con retate, sfratti, aumento dei prezzi di ben di ogni tipo, in nome di una sicurezza che è solo quella del portafogli dei ricchi, mentre riteniamo fondamentale opporci alle decisioni prese sulla base di interessi economici sulle nostre vite, su come e dove dovremmo incontrarci, su come dovremmo gestire le nostre amicizie, i nostri sogni, le nostre vite.
Questo stabile è di proprietà di una ditta che ha il compito di ristrutturarlo per rivenderlo a prezzi più alti, non sappiamo con che destinazione, ma non vogliamo l’ennesimo albergo o ufficio per una dirigenza che altro non fa che aumentare il divario tra chi i soldi ce li ha e chi invece ne ha sempre meno.
Abbiamo occupato per poter vivere in un posto fuori dalle logiche e dalle gerarchie della competizione, del lucro, per dare vita ad un luogo di incontro libero, per poterci conoscere ed organizzare contro i meccanismi soffocanti della metropoli che ci vuole muti al posto che hanno riservato per noi.

Siete tutti invitati da subito a vivere o visitare lo spazio.

Vediamoci tutti e tutte Sabato 26 ottobre ore 18 assemblea aperta ed alle ore 20 cena popolare per discutere insieme di quello che vogliamo fare per non delegare ad altri le decisioni che ci riguardano.

Gli/Le Occupanti

flyer-festival-web

Mas Castelló ha sido desalojado, el festival se hará igualmente en otro lugar.

Jueves 7 noviembre
17:00 Merienda de traje – Kata de pasteles
19:00 Bienvenida y taller de pancartas: trae material para pancartas, plantillas, spray, radiografias, rotuladores, banderolas, pinturas (todo nuestro material está secuestrado en Mas Castelló!)
20:00 Punto de la situación de la lucha contra la MAT, campada de Fellines, Mas Castelló (un mes y medio de okupación y su desalojo)
21:00 Cena de traje – trae lo que quieres encontrar y compartelo!
22:00 Dj’s y musikilla

Viernes 8 noviembre
09:00 Desayuno
11:30 Charla: los efectos de los campos electromagneticos
14:00 Comida: Sopa de Piedras
16:00 Taller de encuadernación con fotocopiadora libre
20:00 Charla: La M.A.T.
21:00 Cena: bocadillos de seitan
22:00 Conciertazo con:
– Gasoil Amoeba (Sludge ‘n’ Roll Strumental, KCN)
– Oburaco (hc)
– Policia Interior (hc, Girona)
– Kolapso (rock-punk, Terres de l’ebre)
– Rotten Apple (hc)
02:00 Dj’s

Sabado 9 noviembre
09:30 Desayuno
14:00 Comida de traje
16:00 Cabaret:
– Compañia Circolate
– La Paya S.A.
– Espectaculo de Telas
– Mag Isere
21:00 Cena de traje
22:00 Conciertazo con:
– Terrorificamente puesto (Kinki hop, Extea, Iruña)
Incertezza Assoluta (Hc Prog, KCN)
– Illinois
– Trempant (Punk-Hc, Esparra)
– Outsider (Hc, BCN)
02:00 Dj LaMari

Domingo 10 noviembre
08:00 Desayuno
09:00 Encuentro en la fira de intercambio de Mieras con info-point sobre la M.A.T.

Lunes 11 noviembre
08:00 concentración en frente de los juzgados en Figueres en suporte a los okupantes del Mas Castelló desalojado que se irán a declarar en frente del juez.

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Milano: Nuova ocupazione circolo anarchico, Ripa dei Malfattori, 83

<> – così si intitolava l’articolo del codice penale con cui l’Italia umbertina, alla fine dell’Ottocento, tentava di cancellare ogni attività sovversiva. Ancora oggi – a 150 di distanza – i <> rendono vivo un luoghi annichiliti dalla crisi e dalla speculazione per costruire un futuro migliore e rendere il presente degno di essere vissuto. E’ per questo che sabato 12 ottobre siamo entrati all’interno dello stabile di Ripa di Porta Ticinese 83, applicando uno dei metodi che stanno alla base del nostro operare: l’azione diretta. Fino al giugno del 2013 ci siamo riuniti presso il Circolo dei Malfattori, in via torricelli 19, e andandocene ci siamo voluti portare dietro il nome; per cui abbiamo “battezzato” la nuova occupazione: Circolo anarchico – Ripa dei Malfattori. Circolo anarchico perché d’ora in poi la vita interna dello spazio sarà regolata da principi antiautoritari sintetizzabili nella vecchia formula, ma a noi ancora cara: <<né servi, né padroni>>. Molti già ci conoscono, e di conseguenza conoscono le attività che intendiamo portare avanti: presentazioni di libri e dibattiti, corsi e autoformazione variamente declinata, musica e teatro, proiezioni, cene e aperitivi a prezzi popolari (e, alle volte, senza prezzi). Siamo aperti a chiunque, tramite l’autogestione, abbia voglia di sperimentare uno spazio politico basato sul consenso e la democrazia diretta. L’unica differenza rispetto al passato è che potremo permetterci di stiracchiare di più gli orari e i decibel, visto che non abbiamo vicini a portata d’orecchio. [Read More]

Orriols (Catalunia): Mas Castelló – Una settimana d’occupazione

Vi scriviamo dal casolare occupato Mas Castelló, vicino a Orriols (Girona).

Continuando  con la energía e la illusione che uscì dal campeggio contro la MAT che si fece a Fellines (Girona), abbiamo occupato uno spazio per dare continuità alla lotta contro la MAT (Tensione Molto Alta), generando un punto d’incontro per condividere esperienze di lotta e una vita in collettivo che esce dagli schemi imposti  dalla società del consumo.

La lista delle lotte in difesa del territorio e’ molto lunga: impresari  e multinazionali con irresponsabilità illimitata vogliono costruire qualsiasi tipo di infrastrutture nocive, saccheggiando le poche risorse naturali che restano e distruggendo irreparabilmente tutto quello che incontrano nel loro cammino, in nome del beneficio e della loro malsana idea di progresso.

In queste settimane, dal campeggio fino all’ occupazione, si e’ parlato delle lotte contro la TAV in Val di Susa e in Euskal Herria, della miniera a cielo aperto di Laciana in provincia di León, del macro-aeroporto di Notre-Dame de Landes vicino a Nantes in Francia (ZAD), del THT (la MAT in Francia) e del sistema tecno-nucleare in Normandía, della miniera d’oro a Rosia Montana (Romanía), una battaglia che la popolazione e’ riuscita a vincere dopo decenni di lotta, le mobilitazioni contro le imprese petrolífere che saccheggiano e distruggono l’Amazzonia, della linea dell’ Alta tensione nella Valle d’Albaida (Valencia), dell’intento di devastazione della montagna vicino a Salonicco, la mobilitazione a  Granada contro la construzione di una circonvallazione/autostrada.

Mas Castelló, che era da vari anni vuota e stava in uno stato di completo abbandono, e’ uno espazio colettivo dove tuttx possono apportare quello che vogliono, idee, energie e sogni. Questa occupazione non e’ un fine in se’ stesse, se no un mezzo per dare nuovi impulsi e riprendere la lotta contro la MAT, per connettersi e partecipare con le altre lotte per la difesa del territorio contro i macro progetti distruttori e il mondo/societa’ che li sustentano e necessitano.

Vogliamo che la casa si riempia di vita e di energíe, che si costruiscano laboratori e si diffondano pratiche per apprendere le une dagli altri, compartendo conoscimento e esperienze, e si ricostruiscano gli spazi a misura delle necessità che incontreremo assieme, per liberare le nostre vite dall’apatía che regna imposta con codici e obbligazioni che non abbiamo mai chiesto.

Continuiamo con impeto per seguire con questo progetto e invitiamo a tuttx a passare per il casolare e a participare.

Perche’ la casa è di chi la vive, rispetta e condivide, per rinforzare le nostre relazioni in maniera orizzontale, senza gerarchie né leaders o rappresentanti e unire legami piu’ stretti riattivando le lotte per il territorio con piu’ forza e piu’ animo.

“La casa è di chi l’abita
è un vile chi lo ignora
il tempo è dei filosofi
la terra è di chi la lavora.”

 Occupanti libere e selvaggi di Mas Castelló

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Occupato SMS a Milano! Lo Spazio del Mutuo Soccorso ha preso casa in Piaza Stuparich 18 – raggiungeteci!

Ha preso casa lo Spazio di #MutuoSoccorso a Milano in piazza stuparich 18: SMS!Connessioni solidali e pratiche resistenti contro la crisi. #OccupySfitto #FuckAusterity
Seguici: @cantiere | @sms_milano | www.cantiere.org/sms |
VENITE A TROVARCI! SIAMO IN PIAZZA STUPARICH 18!!!
PARTECIPA! RISPONDI ALLA CALL4ACTION!
[PALESTRA POPOLARE]
[SCUOLA DI LINGUE]
[PROGETTO CRISE]
[FOTO E VIDEO!]
Rinchiuso nelle roccaforti di potere va in scena uno spettacolo tragicomico in cui saggi, politici criminali e ladri di democrazia, tra lingue in bocca, tradimenti e alleanze, si giocano la spartizione di poteri soldi e privilegi….I banchieri che hanno prodotto e beneficiato del disastro continuano a comandare e prendere decisioni su tutti nei loro rispettabili palazzi; …l’Europa della tecnocrazia fa sponda con i rigurgiti nazionalisti, agitandosi l’un l’altro come spauracchio conducono verso l’impoverimento, la chiusura di spazi di libertà, le derive autoritarie

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Torino: Sgomberate Ca’ Blatta e occupazione abitativa

A Torino, negli ultimi giorni due case recentemente occupate sono state sgomberate, si tratta dello spazio antispecista Ca’ Blatta e di un’occupazione abitativa.

Sullo sgombero di Ca’ Blatta da indymedia piemonte

La mattina del 30 maggio alle 8 e 30 gli sbirri hanno sgomberato lo stabile a quasi un mese dalla sua occupazione. Digos, Ros, polizia, carabinieri e vigli del fuoco hanno cooperato perchè fosse impossibile una resistenza. I cancelli dell’enorme caserma sono stati aperti dall’interno e dal momento in cui sono diventati visibili dai compagni all’interno della casa stavano già posizionando le scale sul tetto e sfondando la porta al piano di sotto. I due compagni sono stati denunciati ma non trattenuti. Sia loro che i cani stanno bene.

Sullo sgombero dell’occupazione abitativa da macerie

Alle 6.30 della mattina di martedì 28 maggio, la polizia ha sgomberato la casa di corso Principe Oddone 94 bis, occupata quasi tre settimane prima. Sei occupanti sono stati denunciati, due sono stati rilasciati immediatamente, gli altri quattro sono stati portati in questura per ricevere fogli di via da Torino o dall’Italia.
Ascolta il racconto di un occupante al telefono con Radio Blackout 105.250
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Torino: Due nuove occupazioni!

Dopo lo sgombero della Miccia e di due occupazioni abitative, oltre a quello della breve esperienza dello spazio antispecista nel parco della Colletta, seguono repentinamente risposta alla necessità di case e pezzi di città liberati:

Nuova occupazione antispecista

da indymedia piemonte:

Venerdì 10 maggio 2013 è stata inaugurata una nuova occupazione antispecista in Barriera di Milano, con una cena condivisa e dj-set. Trattasi di vecchi edifici militari abbandonati, si invita chi potesse a portare solidarietà o aiuto per i lavori da svolgere in via Cimarosa, 20



Nuova occupazione abitativa

segue da macerie:

Dopo gli sgomberi di martedì, da questa mattina all’alba c’è una nuova occupazione abitativa in città. In corso Principe Oddone 94/bis, in una zona in piena riqualificazione forzata, a pochi metri dal fantasma della vecchia Stazione Dora. Gli occupanti invitano tutti i solidali ad andare a trovarli. E mentre il leghista Ricca invoca, a tempi di record, lo sgombero immediato voi leggetevi invece il volantino con il quale gli occupanti si sono presentati al quartiere.

«Buongiorno, siamo un gruppo di persone che ha deciso di occupare una nuova casa nel quartiere e perciò da ora in poi saremo i vostri nuovi vicini.
Siamo persone stanche di dover fare i soliti salti mortali per pagare un affitto ad un ricco proprietario, siamo stufi di veder ingrassare pochi individui alle spalle di molti.
Già da tempo in molti ci opponiamo agli sfratti delle case in questi quartieri dove abbiamo sempre vissuto e condiviso la nostra vita. Lottiamo perché non possiamo permettere ai padroni e alla polizia di sbatterci per strada a loro piacimento.
Perciò resistiamo agli sfratti e occupiamo posti vuoti lasciati all’abbandono. È inaccettabile rendersi conto di come questo quartiere così come l’intera città di Torino siano pieni di edifici lasciati deliberatamente vuoti dal Comune e dai proprietari e nello stesso momento la gente venga buttata in strada o obbligata a pagare affitti insostenibili.
In tali condizioni non pensiamo che sia dignitoso chiedere al Comune una casa o fare l’elemosina davanti alle istituzioni perché se ci sono delle case vuote bisogna semplicemente prenderle ed abitarle.
Nei giorni scorsi allo scopo di indebolire la lotta in atto nei quartieri, alcune case occupate abitate da sfrattati e da persone attive e solidali con chi resiste sono state sgomberate e poste sotto sequestro. Questo chiaramente non ci affligge; infatti di case ne occuperemo tante altre e continueremo a resistere nei luoghi dove viviamo come sempre.
Vorremmo farlo insieme a chi nel quartiere trascorre la propria quotidianità.
Chiunque fosse interessato a parlare, discutere o anche dare una mano è sinceramente e felicemente benvenuto.
Vi aspettiamo in Corso Principe Oddone 94-bis.»

Torino: Sgomberate La Miccia e due occupazioni abitative

Apprendiamo che nell’arco della giornata sono state sgomberate La Miccia Squat oltre ad altre due occupazioni abitative.

Seguono aggiornamenti da macerie:

Sullo slancio delle cariche in piazza della Repubblica di ieri pomeriggio, la polizia ha sgomberato stamattina la casa occupata di via Aosta, la più piccola delle occupazioni abitative della zona. Al momento, una compagna è ancora trattenuta nella casa dagli agenti.

Quindi, la polizia ha cinto d’assedio il tratto di via Foggia dove si trovano la Miccia Squat e un’altra occupazione abitativa. In questo momento sappiamo che gli agenti sono riusciti ad entrare nella casa occupata; nulla si sa invece della situazione alla Miccia.

Dei due fermati di ieri, invece, è confermato l’arresto: per loro è stata fissata l’udienza del processo per direttissima domani mattina, mercoledì 8 maggio.

Aggiornamento ore 16
. I tre sgomberi sono terminati, ma alcune camionette rimangono ancora intorno a via Foggia mentre altre sono parcheggiate nei Commissariati vicini, coi motori accesi: da un rapido calcolo, nell’operazione di stamattina ne sono state impiegate una ventina. In nessuna delle case gli occupanti sono riusciti ad opporre resistenza, ed in almeno un caso i poliziotti hanno occupato il tetto prima che la gente potesse salirvi. Dei fermati durante lo sgombero, mancano ancora all’appello due dei compagni della Miccia, ancora trattenuti in Questura.

Se volete scrivere ai due arrestati per le cariche di piazza della Repubblica, potete farlo a questo indirizzo:

Marco Pisano
Paolo Milan

c/o Casa Circondariale “Lorusso e Cotugno”
via Pianezza 300
10151 Torino

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da macerie

Aggiornamento 8 maggio. Dei fermati durante gli sgomberi di ieri nessuno è più in Questura, già dalla serata di ieri. Questa mattina, invece, si è aperto in Tribunale il processo per direttissima contro Marco e Paolo, in un aula colma di solidali – arrivati di corsa da un picchetto antisfratto appena terminato – e poliziotti. Il giudice ha disposto la loro scarcerazione (solo Paolo dovrà firmare tre volte alla settimana) e ha aggiornato il processo a metà giugno. I due, dunque, usciranno dalle Vallette nelle prossime ore.

Firenze: Nuova occupazione in Via del Leone 60!

Firenze – Nuova occupazione!

Ottimo umore in questi giorni a Firenze da quando un gruppo piuttosto eterogeneo (per età e composizione) di compagni ha occupato una palazzina (di proprietà del comune e sfitta da anni) nel centrale quartiere di San Frediano Questa occupazione segue quella di un altro spazio liberato da poco più di un anno nella stessa zona, e si inserisce in un percorso di radicamento in un territorio che sta tentando di opporsi ad i progetti speculativi che lo vogliono distruggere. Ottima la risposta della gente, la sbirraglia per il momento latita.

Segue il volantino distribuito in questi giorni:


IL QUARTIERE E’ DI CHI LO VIVE, NON DI CHI CI SPECULA!

San Frediano è un quartiere storico, perché strade e piazze hanno una struttura ancora a misura d’uomo, lontana dall’urbanistica tipica delle metropoli fatte di colate di cemento e centri commerciali, e ciò rende possibile il mantenimento di un certo livello di relazioni e socialità tra le persone che lo abitano.
Ma è proprio in un terreno come questo che, in nome della sicurezza e del bello, vengono agiti cambiamenti e trasformazioni calati dall’alto. Comune e speculatori vari hanno trovato l’ennesimo territorio in cui investire andando a sconvolgere il tessuto urbano e sociale del rione.
Basta guardare a progetti come quello del parcheggio di piazza del Carmine, che, finalizzato solo alla venuta di facoltosi turisti, muterebbe totalmente l’assetto della piazza e delle vie circostanti, e alla sottrazione di importanti spazi comuni di socialità come i giardini Nidiaci, e tutto in nome del profitto. O ancora pensiamo a chi viene sfrattato da polizia e ufficiali giudiziari poiché diventa impossibile pagare gli affitti che si innalzano sempre di più, ed è costretto a trasferirsi altrove.
A questo punto potremmo dire che quello in atto è un vero e proprio attacco alle nostre esistenze ed è per questo che abbiamo deciso di giocare un ruolo in questa partita, opponendo al piano di riqualificazione dei padroni la costruzione di una quotidianità altra, basata sulla socialità e la condivisione.

Per questi motivi abbiamo deciso oggi di riappropriarci di uno spazio abbandonato, per renderlo attraversabile da tutti quelli che si riconoscono in quest’ottica e hanno voglia di reagire e dare vita al quartiere come noi vogliamo che sia.
I primi progetti che nasceranno in questo nuovo spazio sono una biblioteca e un archivio di memorie orali del quartiere, e ovviamente invitiamo tutti a portare le proprio proposte e iniziative per costruirle insieme.

VIENI A TROVARCI IN VIA DEL LEONE 60

Torino: Nuova occupazione antispecista nel Parco della Colletta

Apprendiamo che nel pomeriggio di martedì 16 aprile 2013 un collettivo antispecista ha annunciato l’occupazione di uno stabile situato all’interno del Parco della Colletta a Torino. In attesa di maggiori informazioni e comunicati, diffondiamo l’invito a supportare i lavori per rendere abitabile e accogliente questo spazio liberato.

Pisa: Occupato il cinema Ariston, prende il via lo Zap!Festival

201303_ex_cinema_Ariston_Via_Filippo_Turati_27_PisaCon l’occupazione dell’ex cinema Ariston, in via turati a Pisa, prende il via la quarta edizione dello Zap!Festival, il meeting di resistenza urbana promosso ogni anno dalle realtà antagoniste cittadine. La scelta del posto non è affatto casuale. Il cinema Ariston è infatti lo spazio, sfitto da anni e riaperto più volte dal movimento, in cui è terminato il corteo studentesco del 6 dicembre. Per quell’occupazione, come per altre situazioni di lotta degli ultimi mesi, dai cortei studenteschi fino alle contestazioni alla propaganda razzista e fascista di Borghezio e Fiore, sono state notificate in questi giorni decine di denunce.

Il mandante politico di queste operazioni non può che essere il Partito Democratico, che, ferito nell’orgoglio per aver fallito nella sua opera di pacificazione pre-elettorale, dopo aver ragliato dalle pagine del Tirreno chiedendo la testa di chiunque osasse portare avanti opposizione sociale, ha pensato bene di stringere alleanza col prefetto Tagliante, quello che si vantava di amare l’inchiostro delle denunce, ma che ha mostrato anche un’evidente passione per i manganelli. [Read More]