Val di Susa: sullo sgombero de la Casa Cantoniera Occupata

Da ormai un anno la pandemia ha stravolto la vita di miliardi di persone, e nel mondo distopico dove si legittima l’incremento enorme di sistemi di sorveglianza e controllo con la dottrina della guerra al virus, in cui tutto è illegale eccetto andare a lavorare, gli sgomberi e gli sfratti non si fermano.
Dopo due anni e mezzo dalla sua apertura, è stata sgomberata la Casa Cantoniera Occupata, il rifugio autogestito di Oulx.
All’interno della Casa era pieno di persone: la pandemia non ha mai fermato chi è in viaggio senza il privilegio di avere un posto in cui fermarsi.

Occupata nel dicembre del 2018, era un luogo nato per dare solidarietà alle persone che volevano attraversare il confine italo-francese al Colle del Monginevro. Un luogo di lotta e di autorganizzazione, contro tutte le frontiere e i dispositivi militari e politici che cercano di controllare e selezionare. [Read More]

Bristol: Kill the Bill

Duri scontri domenica sera a Bristol, nell’Inghilterra sud-occidentale, durante una manifestazione contro il Police bill, nuova legge proposta dalla ministra degli Interni britannica Priti Patel per aumentare i poteri della polizia e limitare fortemente la libertà di manifestare.
La ministra aveva proposto il nuovo regolamento di polizia dopo le manifestazioni femministe – attaccate con violenza dagli agenti – che avevano fatto seguito al femminicidio, da parte di un poliziotto, di Sara Everard.
A Londra ed in varie città dal 13 marzo in poi si sono susseguite le manifestazioni contro la brutalità della polizia e contro la nuova legge, che renderebbe molto difficile manifestare, introducendo divieti e sanzioni pecuniarie per chi promuove iniziative senza permesso. Una legge cucita addosso ai movimenti sociali che hanno riempito le piazze inglesi negli ultimi mesi.
La polizia avrebbe il potere di decidere se una manifestazioneè troppo “rumorosa” o “stressante” per la popolazione e quindi vietarla. Per chi non accetta il divieto sono pronte multe e galera. [Read More]

Val di Susa: Sgomberato Chez JesOulx

Brutto risveglio questa mattina alla ex casa cantoniera di Oulx, divenuta, dopo l’occupazione del dicembre 2018, un rifugio autogestito per la gente in viaggio.
All’alba polizia in antosommossa, digos, vigili del fuoco e Croce Rossa hanno circondato il rifugio.
Le barricate antisgombero hanno retto per un’ora e mezza. Poi, grazie all’intervento dei vigili del fuoco, le forze dell’ordine sono riuscite ad entrare nella casa, dove dormivano una quarantina di uomini, donne e bambini.
I solidali sono stati circondati ed isolati all’esterno della casa, la gente in viaggio è stata accompagnata alla tenda della Croce Rossa per un controllo sanitario. Successivamente i migranti sono stati spostati nella struttura dei salesiani di Oulx e in un istituto di suore a Susa.
Le persone senza documenti sono state portate al commissariato di Bardonecchia.
I solidali accorsi nel frattempo sono stati tenuti lontani.
In questo stesso giorno comincia il processo per l’occupazione del primo rifugio autogestito, il sottochiesa occupato di Claviere. [Read More]

Bristol: Burn Baby Burn! La rivolta contro la repressione poliziesca

Il canto si alza in aria mentre le fiamme del furgone degli sbirri salgono sempre più in alto, bruciando una pressione che si è accumulata per troppo tempo.
Le finestre della stazione di polizia vengono sfondate a calci per la gioia ruggente della folla, piovono pietre dall’alto, lanciate sui poliziotti antisommossa dai giovani che hanno occupato parte del tetto. I ripetuti attacchi alle linee dei poliziotti stanno visibilmente mettendo loro paura. Bottiglie piovono sul fallito tentativo dell’unità cinofila degli sbirri di assalire la calca da dietro. Scudi antisommossa e manganelli sottratti ai poliziotti sono usati per reagire, un pezzo della loro stessa medicina. Altri si prendono cura delle persone raggiunte dai gas lacrimogeni, mentre risuonano gli impianti audio. Un’altra macchina degli sbirri sta bruciando dietro l’angolo, qualcosa che somiglia a nulla di ciò che abbiamo visto in precedenza…

Questa è la situazione a Bristol nel 2021, dieci anni dopo le rivolte di Stokes Croft e dell’agosto del 2011. La rivolta che è divampata ieri sera è una continuazione dei nostri ricordi combattivi, ma a vedere così tanti nuovi giovani incontrollabili questa pare essere l’inizio di una nuova ondata. Non è cambiato molto su quest’isola-prigione dal 2011, semmai le condizioni che portarono a quei giorni sono ancora con noi, più repressive che mai. Ci stanno spingendo oltre il limite, mentre il sistema di controllo ci chiede di leccare lo stivale o di avere soppresso il nostro modo di vivere. [Read More]

Briançon: processo 3+4+2 – Appello al sostegno, appello alla mobilitazione

La primavera del 2021 sarà segnata da due processi politici che criminalizzano la solidarietà con le persone senza documenti.
Il 22 aprile, al tribunale di Gap, due solidali saranno processati in primo grado per “aiuto all’entrata e alla circolazione sul territorio nazionale di persone in situazione irregolare”. Sono stati fermati il 19 novembre mentre aiutavano una famiglia afgana sul territorio francese.
Il 27 maggio ci sarà la sentenza in appello dei “7 di Briançon” in seguito alla sentenza pronunciata il 13 dicembre 2018. Sono stati condannati in prima istanza fino a quattro mesi di carcere e otto mesi con condizionale per aver partecipato a una manifestazione alla frontiera il 22 aprile 2018. Questa manifestazione spontanea, che è partita da Claviere per arrivare a Briançon, voleva denunciare (con la pratica) l’azione del gruppo fascista Génération Identitaire presente il giorno prima al Colle della Scala (Hautes Alpes) e la militarizzazione della frontiera in quei giorni molto serrata. [Read More]

Val di Susa: un aggiornamento dalla Casa Cantoniera di Oulx dove si resiste a sgomberi e razzismo

Il rifugio autogestito “Chez JesOulx” prosegue la sua esperienza di occupazione della Casa Cantoniera posta a pochi chilometri dal confine tra Francia e Italia.
Uno spazio autogestito e autorganizzato che dà sostegno a tutte quelle persone che cercano di violare i confini imposti dalla fortezza Europa e varcare le Alpi per giungere in Francia.
La Casa Cantoniera è sotto sgombero sin dalla sua nascita avvenuta due anni fa e rimane costantemente nel mirino della repressione poliziesca. Nonostante questo la solidarietà è tanta, come alta è la determinazione di chi la vive.

Ci aggiorna sulla situazione una compagna del Rifugio Autogestito:

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Martorell (Catalogna): corteo di solidarietà fino sotto al carcere di Brians I

Li vogliamo liberi subito!
CI VOGLIONO FAR TACERE
CI VOGLIONO DIVIDERE
CI VOGLIONO CRIMINALIZZARE

Ma la nostra solidarietà Attraversa qualsiasi muro!
In seguito alle mobilitazioni che hanno scosso la città di Barcellona nel mese di febbraio, molte sono state le persone fermate e arrestate. Diverse persone sono state private della libertà, le ultime sono stati gli arrestati il sabato 27. Su otto di loro pesano accuse che prevedono pene di decine d’anni di reclusione. Accuse deliranti per farci tacere tutti!
La resistenza si costruisce sulle barricate ma anche con la solidarietà!
Solidarietà incondizionata con tutti gli arrestati!

FINO A CHE CADANO LE MURA DELLE PRIGIONI
FINO A CHE CADANO! [Read More]

Berlino: aggiornamento sul Rigaer94

L’operazione poliziesca dell’11 e 12 marzo è stata rinviata a data da destinarsi.
In data 9 marzo un’esperta non pagata dal proprietario e senza scorta di sbirri è stata lasciata entrare nell’edificio per verificare le effettive condizioni di sicurezza antincendio, appurando che non sussistono gravi condizioni di pericolo e comunque niente che non possa essere risolto dai compagn* stessi.
Di conseguenza, il senato si è visto costretto ad annullare l’irruzione e a posticiparla. Centinaia di sbirri erano stati fatti arrivare da altre regioni della Germania appositamente per questa operazione. La suddetta mossa è costata alle casse cittadine centinaia di migliaia di euro.
Rigaer94 resta! [Read More]

Berlino: il movimento antagonista vivo e resiste a sgomberi e pandemia

Il movimento antagonista berlinese stra esprimendo, nonostante le difficoltà materiali dovute alla pandemia da nuovo coronavirus, una vitalità e capacità di mobilitazione che non si vedeva da tempo.
Nel corso dell’ultimo anno in tutte le sue forme di proposta politica sui temi che da sempre sono nell’agenda di questa città, come antifascismo, ecologismo, internazionalismo e lotta alle speculazioni immobiliari (al quale si è aggiunta la lotta al “negazionismo” della pandemia), ha sempre messo in campo numeri e pratiche che lo rendono tra i movimenti più all’avanguardia in Europa.
Questo nonostante una situazione che vede spesso collettivi, spazi liberati e squat essere sotto attacco sia degli interessi privati che istituzionali.
Nel corso di questo ultimo anno sono diversi gli sgomberi di spazi, spesso protagonisti di esperienze ultradecennali, messi a segno nella capitale tedesca, al quale comunque si sono registrate risposte di massa e radicali.
Ci offre un quadro di questo ultimo anno di mobilitazioni una compagna italiana che vive a Berlino con la quale parliamo anche dei rapporti tra il movimento e la giunta rosso – rosso – verde che guida la città.

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Berlino: Con le unghie e con i denti. In difesa del Rigaer94

Per l’ennesima volta in questa città assistiamo ad una scena già vista.

Non prendiamoci per il culo con il solito giro di parole sulla sicurezza di uno stabile vecchio o sulla sicurezza del vicinato, la loro preoccupazione per l’incolumità dei compagn* è falsa quanto ridicola. Tanto meno ci interessa sapere quanto ai proprietari occorra riprendersi i loro immobili, sabbiamo bene che si tratta di una questione di speculazione. Da parte nostra riceveranno solo disprezzo e l’espressione di esso.

Sappiamo bene come chiamare questo interesse intorno agli appartamenti di Rigaerstrasse 94: sgombero politico.

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito varie volte al siparietto ridicolo che tentava di cacciare i/le nostr* compagn* dagli stabili, senza nessuna motivazione reale, andando addirittura contro le leggi che loro stessi hanno scritto riguardo al diritto all’abitare. [Read More]