Dopo il ritorno di Zanzanù, il centro sociale occupato di Desenzano del Garda, che ha trovato nuovamente casa in un capannone all’asta in via Calamar 20 in località Rivoltella, i militanti del Collettivo Gardesano Autonomo stanno organizzando le prime iniziative.
Un primo programma di eventi allo spazio occupato, che con l‘aula studio occupata, l’assemblea studentesca e il contest rap di sabato 2 aprile, dimostra ancora una volta la capacità di costuire cultura e socialità dal basso.
L’occupazione prosegue, nonostante il distacco delle utenze, parallellamente alle attività del Collettivo, a partire dalla lotta per la casa, che vedrà impegnato il gruppo gardesano in un picchetto antisfratto il prossimo 5 aprile a Toscolano Maderno.
Di tutto questo ne abbiamo parlato con Letizia del Collettivo Gardesano Autonomo.
Desenzano (Brescia): Zanzanù, in programma la prime iniziative
Bologna: 3 aprile, assemblea nazionale della rete Abitare nella Crisi
Con una riunione tanto necessaria quanto intensa e partecipata, la rete di Abitare nella crisi mostra di voler maturare ancora per poter gestire la formidabile mole di impegni che un’emergenza abitativa in costante aumento pone davanti ai movimenti. Sul tema della casa, infatti, è possibile registrare un crescente rancore per un diritto primario sempre più disatteso, basti pensare all’aumento della “domanda di intervento e di produzione di conflitto” legata al tema dei mutui, come al tema della cancellazione e della vendita delle case popolari. Un salto di qualità quindi appare ineludibile, per non accontentarci di resistere, evitando che sia dal punto di vista sociale che delle dinamiche repressive la controparte riesca a prenderci le misure.
Manovre come quella messa in moto a Padova nei confronti del comitato di lotta peraltro già crollata tramite il respingimento delle misure cautelari ordinate dalla procura, come i processi coercitivi ed i dispositivi di legge predisposti hanno del resto proprio l’obiettivo dichiarato di fermare il conflitto che i movimenti avevano avuto modo di alimentare, depotenziandone la capacità di rappresentare una concreta minaccia. [Read More]
Desenzano (Brescia): Zanzanù, si scalda il dibattito pubblico attesa l’assemblea pubblica
Torna a fare discutere il CSO Zanzanù di Desenzano del Garda dopo la nuova occupazione a Rivoltella, in un capannone inutilizzato in via Calamar 20.
Dalle pagine fb legate al centrodestra parte la polemica, con diverse accuse: dall’avere scassinato e rotto lo stabile per potere entrare, all’avere bloccato lo svolgimento dell’asta e il regolare pagamento di eventuali debiti.
Il Collettivo Gardesano Autonomo non fa attendere la propria risposta e sconfessa gli attacchi ritenendoli infondati. Il capannone, difatti, verteva già in uno stato di abbandono ed era già accessibile.
Manca una recinzione di metallo completa per bloccare l’ingresso, mentre uno degli accessi era rotto e sollevato. Inoltre l’occupazione non comporta alcun ostacolo burocratico allo svolgimento dell’asta e ai conseguenti pagamenti.
Intanto i militanti del Collettivo Gardesano Autonomo si preparano per l’assemblea pubblica, nella quale si presenterà il nuovo spazio sociale e si discuterà di come proseguire la vertenza.
Napoli: “Prima i poveri” nuova occupazione abitativa in centro citta
Nuova occupazione a scopo abitativo questa mattina, giovedì 24 marzo, a Napoli.
Si tratta di un palazzo vuoto delle Confraternite in piazza Miraglia, in pieno centro città.
Stamattina circa quaranta adulti e otto bambini, famiglie, precari e disoccupati in totale emergenza abitativa hanno trovato un tetto in un immobile di piazzetta Miraglia di proprietà della confraternita dei “servi di Gesù” già ex studentato cattolico, ex sede di uffici del Policlinico e da oltre due anni vuoto e inutilizzato. Anche in questo caso il progetto per la struttura era di trasformarlo nell’ennesimo albergo.
Il curatore ha chiesto l’immediato sgombero dello stabile. Nel pomeriggio prima assemblea pubblica cittadina. Il collegamento con Alessandra della camapgna per il diritto all’abitare magnammoce o pesone. Ascolta o scarica [Read More]
Desenzano (Brescia): Torna il centro sociale occupato Zanzanù
Zanzanù riprende casa.
Hanno trascorso la prima notte nel nuovo centro sociale occupato Zanzanù, i compagni del Collettivo Autonomo Gardesano. Il nuovo spazio di socialità e attività politica è nato ieri in via Calamar 20 a Rivoltella di Desenzano del Garda, nel capannone della Zanetti, azienda di trasporti ora fallita. Stasera alle 20.30 prima assemblea pubblica aperta alla città. Con noi Letizia, del Collettivo Gardesano Autonomo. ASCOLTA O SCARICA
24 MARZO
Nuova occupazione questo pomeriggio, giovedì 24 marzo, a Desenzano del Garda dove un centinaio di persone del Collettivo gardesano autonomo, sostenuti da attivisti del c.s. Magazzino 47, del Kaos della Valtrompia e del Kollettivo studenti in lotta hanno occupato un capannone inutilizzato da anni e all’asta per un fallimento in località Rivoltella in via Calamar 20. [Read More]
Tolosa (Francia): giorni della CREA, 15-24 aprile 2016
Da circa 5 anni, noi, membri della CREA (Campagne de Requisition, Entraide et Autogestion, campagna di occupazione, mutuo soccorso e autogestione) occupiamo palazzi lasciati vuoti da privati o dallo Stato per abitarci, organizzarci, vivere secondo i nostri bisogni e con i nostri mezzi. Rifiutiamo di vedere gli interessi dei ricchi trasformare la città e fare la guerra ai poveri. Fin dall’inizio le nostre azioni si sono opposte alle logiche speculative e alla miseria organizzata dal potere e dal capitalismo, perché vogliamo vivere in dignità; e non ci sorprende che di fronte a ció i dispositivi di repressione crescono di anno in anno. Sappiamo che ció non puo che peggiorare, poiché le nostre lotte minacciano i loro interessi e privilegi. Al nostro bisogno di dignità e giustizia sociale, rispondono con la repressione violenta, difesa dai discorsi politici e dalla giustizia borghese. Durante tutti questi anni, non siamo stati di certo risparmiati: più di 80 sgomberi, dozzine di persecuzioni giudiziarie, intimidazioni di ogni genere, botte, umiliazioni… E’ quindi naturale che sentiamo di appartenere ad altre storie. [Read More]
Saronno (VA): Nuovo TeLOS Occupato!
Nella serata di ieri, 18/3, abbiamo occupato un nuovo TeLOS, mentre le due compagne ancora resistevano sul tetto. Alle 21 il presidio, dopo aver riabbracciato le due compagne scese dal tetto di via Pasta, si è spostato al nuovo spazio, all’angolo tra via Monte Generoso e via Ferioli.
Oggi – venerdì 19 – aperitivo e pittaggio dello spazio. La resistenza Continua… [Read More]
Saronno (VA): Sgombero del TeLOS di via G. Pasta – In due sul tetto
Questa mattina alle 7 la DIGOS di Varese si è presentata al nuovo TeLOS, occupato il 4 Marzo, per effettuare lo sgombero. Le due occupanti sono riuscite a salire sul tetto, dove sono ben determinate a resistere ad oltranza.
Per tutto il giorno chi può passi nella piazzetta di via dei Portici (o in Piazza Libertà, se la stessa fosse chiusa dalla Polizia); dalle 18 invece concentramento in stazione.
Nessuno sgombero senza risposta!
Ore 14.30 – le due compagne continuano ancora la resistenza sul tetto. Alle 18 tutti in stazione!
Qui di seguito il comunicato che distribuiremo in centro nelle prossime ore:
UN ALTRO SGOMBERO
È in corso oggi l’ennesimo sgombero di uno spazio occupato a Saronno.
Da questa mattina un ingente quantità di forze dell’ordine sta presidiando le strade del centro, bloccando il passaggio e identificando la gente, mentre sul tetto due ragazze resistono con determinazione, godendosi anche questo sole primaverile. [Read More]
Verona: l’Urlo ri-occupa!
Dopo un mese dall’ultima occupazione, come promesso, l’URLO torna a far sentire la propria voce.
Oggi venerdì 11 marzo una trentina di ragazze/i hanno occupato lo stabile in via Basso Acquar 30/a.
Oggi si ricrea dal basso con l’autogestione uno spazio di socialità libera, estraneo a ogni logica di commercio e profitto, per una reale alternativa all’alienazione e al disagio provocati dalla società malata e consumistica odierna.
Rivendichiamo ancora una volta l’esistenza di posti abbandonati da anni e lasciati al degrado e all’incuria, senza alcuna preocuppazione da parte di propietari e comune.
Le 36 denunce passate non hanno fermato la voglia di trasformare questi abbandoni in uno spazio di aggregazione e socialità, dove ognuno può dare sfogo alle proprie passioni, idee e obbiettivi, dando valore alle proprie capacità altrimenti represse.
Uno spazio per avere la possibilità di creare e fare attività culturali, artistiche, politiche e musicali.
Un ambiente dove poter organizzare laboratori, dopo-scuola e pratiche anti-crisi di inclusione sociale.
Non si può ignorare la necessità di costruire e agire collettivamente.
Riappropriamoci di ciò che ci spetta! Gli spazi sono di chi li vive!
Le idee non si possono sgomberare! [Read More]
Pisa: ancora daspo di piazza. Due diffide dopo il corteo per la casa
Nel pomeriggio di mercoledì 9 marzo altre due diffide dallo stadio sono state notificate dalla Questura di Pisa. I destinatari del provvedimento sono accusati di aver partecipato alla manifestazione per il diritto alla casa del 13 novembre e per questo gli viene interdetto l’accesso allo stadio e alle manifestazioni sportive. Si tratta dunque di due nuovi ‘Daspo di piazza’ che si sommano agli altri 6 in precedenza notificati a manifestanti che presero parte alla manifestazione del 14 novembre contro la presenza della Lega a Pisa. In questo caso ad essere contestata è invece la manifestazione del giorno prima che, partendo dal quartiere di Sant’Ermete, vide un centianio di persone in corteo verso il comune di Pisa per protestare sulle varie problematiche legate alla questione abitativa che affligono la città da diverso tempo: i lavori di costruzione delle nuove case popolari nel quartiere popolare; la negazione dei punti per lo sfratto nel bando Erp; i 5 milioni di euro dovuti alle casse comunali dall’ l’imprenditore Bulgarella; i 400 sfratti soltanto nella città di Pisa. L’atrio del comune venne occupato dai manifestanti che chiedevano un colloquio con il sindaco Filippeschi e l’assessore Zambito. Per tutta risposta dall’amministrazione venne dato l’ordine di sgomberare l’atrio del Comune con la forza con l’impiego di polizia e carabinieri che fecero irruzione a Palazzo Gambacorti manganelli alla mano ed effettuando ripetute cariche per disperdere la protesta che continuò fino a notte inoltrata.
Di seguito riportiamo il comunicato del Comitato “No Daspo di Piazza” [Read More]