Che cos’è l’emergenza abitativa? Da diversi anni queste due parole in sequenza dimostrano l’assoluta inerzia che ha contraddistinto le politiche alloggiative nel nostro paese. Si sono succeduti governi di diversi colori, compreso il governo Prodi con quell’estremista di Ferrero ministro competente per il tema casa. Anno dopo anno abbiamo assistito ad un deliberato annientamento dell’edilizia residenziale pubblica, ad un aumento esponenziale degli sfratti per morosità, al fallimento della politica del bonus per gli affitti, vantaggioso per i proprietari e devastante per gli inquilini, alla fine dell’idea “tutti proprietari” travolta dall’impossibilità di onorare mutui pesanti e con famiglie destinate al pignoramento dell’immobile e dello stipendio. Dunque le risposte date non sono insufficienti o inadeguate, ma hanno percorso un itinerario dettato dalla rendita e dall’interesse proprietario piuttosto che dalle necessità di una popolazione alle prese con una crisi economica strutturale. Andavano garantiti i diritti primari invece che l’economia legata alla speculazione fondiaria e alla finanziarizzazione immobiliare. [Read More]
Bologna: 3 aprile, assemblea nazionale della rete Abitare nella Crisi
Con una riunione tanto necessaria quanto intensa e partecipata, la rete di Abitare nella crisi mostra di voler maturare ancora per poter gestire la formidabile mole di impegni che un’emergenza abitativa in costante aumento pone davanti ai movimenti. Sul tema della casa, infatti, è possibile registrare un crescente rancore per un diritto primario sempre più disatteso, basti pensare all’aumento della “domanda di intervento e di produzione di conflitto” legata al tema dei mutui, come al tema della cancellazione e della vendita delle case popolari. Un salto di qualità quindi appare ineludibile, per non accontentarci di resistere, evitando che sia dal punto di vista sociale che delle dinamiche repressive la controparte riesca a prenderci le misure.
Manovre come quella messa in moto a Padova nei confronti del comitato di lotta peraltro già crollata tramite il respingimento delle misure cautelari ordinate dalla procura, come i processi coercitivi ed i dispositivi di legge predisposti hanno del resto proprio l’obiettivo dichiarato di fermare il conflitto che i movimenti avevano avuto modo di alimentare, depotenziandone la capacità di rappresentare una concreta minaccia. [Read More]
Desenzano (Brescia): Zanzanù, si scalda il dibattito pubblico attesa l’assemblea pubblica
Torna a fare discutere il CSO Zanzanù di Desenzano del Garda dopo la nuova occupazione a Rivoltella, in un capannone inutilizzato in via Calamar 20.
Dalle pagine fb legate al centrodestra parte la polemica, con diverse accuse: dall’avere scassinato e rotto lo stabile per potere entrare, all’avere bloccato lo svolgimento dell’asta e il regolare pagamento di eventuali debiti.
Il Collettivo Gardesano Autonomo non fa attendere la propria risposta e sconfessa gli attacchi ritenendoli infondati. Il capannone, difatti, verteva già in uno stato di abbandono ed era già accessibile.
Manca una recinzione di metallo completa per bloccare l’ingresso, mentre uno degli accessi era rotto e sollevato. Inoltre l’occupazione non comporta alcun ostacolo burocratico allo svolgimento dell’asta e ai conseguenti pagamenti.
Intanto i militanti del Collettivo Gardesano Autonomo si preparano per l’assemblea pubblica, nella quale si presenterà il nuovo spazio sociale e si discuterà di come proseguire la vertenza.
Napoli: “Prima i poveri” nuova occupazione abitativa in centro citta
Nuova occupazione a scopo abitativo questa mattina, giovedì 24 marzo, a Napoli.
Si tratta di un palazzo vuoto delle Confraternite in piazza Miraglia, in pieno centro città.
Stamattina circa quaranta adulti e otto bambini, famiglie, precari e disoccupati in totale emergenza abitativa hanno trovato un tetto in un immobile di piazzetta Miraglia di proprietà della confraternita dei “servi di Gesù” già ex studentato cattolico, ex sede di uffici del Policlinico e da oltre due anni vuoto e inutilizzato. Anche in questo caso il progetto per la struttura era di trasformarlo nell’ennesimo albergo.
Il curatore ha chiesto l’immediato sgombero dello stabile. Nel pomeriggio prima assemblea pubblica cittadina. Il collegamento con Alessandra della camapgna per il diritto all’abitare magnammoce o pesone. Ascolta o scarica [Read More]
Desenzano (Brescia): Torna il centro sociale occupato Zanzanù
Zanzanù riprende casa.
Hanno trascorso la prima notte nel nuovo centro sociale occupato Zanzanù, i compagni del Collettivo Autonomo Gardesano. Il nuovo spazio di socialità e attività politica è nato ieri in via Calamar 20 a Rivoltella di Desenzano del Garda, nel capannone della Zanetti, azienda di trasporti ora fallita. Stasera alle 20.30 prima assemblea pubblica aperta alla città. Con noi Letizia, del Collettivo Gardesano Autonomo. ASCOLTA O SCARICA
24 MARZO
Nuova occupazione questo pomeriggio, giovedì 24 marzo, a Desenzano del Garda dove un centinaio di persone del Collettivo gardesano autonomo, sostenuti da attivisti del c.s. Magazzino 47, del Kaos della Valtrompia e del Kollettivo studenti in lotta hanno occupato un capannone inutilizzato da anni e all’asta per un fallimento in località Rivoltella in via Calamar 20. [Read More]
Saronno (VA): Sgombero del TeLOS di via G. Pasta – In due sul tetto
Questa mattina alle 7 la DIGOS di Varese si è presentata al nuovo TeLOS, occupato il 4 Marzo, per effettuare lo sgombero. Le due occupanti sono riuscite a salire sul tetto, dove sono ben determinate a resistere ad oltranza.
Per tutto il giorno chi può passi nella piazzetta di via dei Portici (o in Piazza Libertà, se la stessa fosse chiusa dalla Polizia); dalle 18 invece concentramento in stazione.
Nessuno sgombero senza risposta!
Ore 14.30 – le due compagne continuano ancora la resistenza sul tetto. Alle 18 tutti in stazione!
Qui di seguito il comunicato che distribuiremo in centro nelle prossime ore:
UN ALTRO SGOMBERO
È in corso oggi l’ennesimo sgombero di uno spazio occupato a Saronno.
Da questa mattina un ingente quantità di forze dell’ordine sta presidiando le strade del centro, bloccando il passaggio e identificando la gente, mentre sul tetto due ragazze resistono con determinazione, godendosi anche questo sole primaverile. [Read More]
Verona: l’Urlo ri-occupa!
Dopo un mese dall’ultima occupazione, come promesso, l’URLO torna a far sentire la propria voce.
Oggi venerdì 11 marzo una trentina di ragazze/i hanno occupato lo stabile in via Basso Acquar 30/a.
Oggi si ricrea dal basso con l’autogestione uno spazio di socialità libera, estraneo a ogni logica di commercio e profitto, per una reale alternativa all’alienazione e al disagio provocati dalla società malata e consumistica odierna.
Rivendichiamo ancora una volta l’esistenza di posti abbandonati da anni e lasciati al degrado e all’incuria, senza alcuna preocuppazione da parte di propietari e comune.
Le 36 denunce passate non hanno fermato la voglia di trasformare questi abbandoni in uno spazio di aggregazione e socialità, dove ognuno può dare sfogo alle proprie passioni, idee e obbiettivi, dando valore alle proprie capacità altrimenti represse.
Uno spazio per avere la possibilità di creare e fare attività culturali, artistiche, politiche e musicali.
Un ambiente dove poter organizzare laboratori, dopo-scuola e pratiche anti-crisi di inclusione sociale.
Non si può ignorare la necessità di costruire e agire collettivamente.
Riappropriamoci di ciò che ci spetta! Gli spazi sono di chi li vive!
Le idee non si possono sgomberare! [Read More]
Pisa: ancora daspo di piazza. Due diffide dopo il corteo per la casa
Nel pomeriggio di mercoledì 9 marzo altre due diffide dallo stadio sono state notificate dalla Questura di Pisa. I destinatari del provvedimento sono accusati di aver partecipato alla manifestazione per il diritto alla casa del 13 novembre e per questo gli viene interdetto l’accesso allo stadio e alle manifestazioni sportive. Si tratta dunque di due nuovi ‘Daspo di piazza’ che si sommano agli altri 6 in precedenza notificati a manifestanti che presero parte alla manifestazione del 14 novembre contro la presenza della Lega a Pisa. In questo caso ad essere contestata è invece la manifestazione del giorno prima che, partendo dal quartiere di Sant’Ermete, vide un centianio di persone in corteo verso il comune di Pisa per protestare sulle varie problematiche legate alla questione abitativa che affligono la città da diverso tempo: i lavori di costruzione delle nuove case popolari nel quartiere popolare; la negazione dei punti per lo sfratto nel bando Erp; i 5 milioni di euro dovuti alle casse comunali dall’ l’imprenditore Bulgarella; i 400 sfratti soltanto nella città di Pisa. L’atrio del comune venne occupato dai manifestanti che chiedevano un colloquio con il sindaco Filippeschi e l’assessore Zambito. Per tutta risposta dall’amministrazione venne dato l’ordine di sgomberare l’atrio del Comune con la forza con l’impiego di polizia e carabinieri che fecero irruzione a Palazzo Gambacorti manganelli alla mano ed effettuando ripetute cariche per disperdere la protesta che continuò fino a notte inoltrata.
Di seguito riportiamo il comunicato del Comitato “No Daspo di Piazza” [Read More]
Pisa: Occupato ex Cinema Ariston contro i Daspo di Piazza
Questa mattina il Comitato formatosi contro i Daspo di Piazza ha occupato l’ex Cinema Ariston, vuoto da molti anni, per proseguire la campagna a sostegno dei 6 provvedimenti di Daspo. In questo posto riaperto da decine di persone sarà allestito per tutto il giorno un presidio di raccolta firme per continuare la petizione per il ritiro dei Daspo e organizzati eventi di socialità ed aggregazione con proiezioni video, biliardino e serata di musica.
Di seguito riportiamo il comunicato del Comitato:
Questa mattina abbiamo deciso di occupare l’ex cinema Ariston di via Turati, stabile vuoto ormai da tanti anni, per continuare a sostenere e proseguire la campagna contro i “Daspo di Piazza” che dal 31 dicembre 2015 sono stati affibbiati a 6 persone che avevano partecipato ad una manifestazione nella nostra città. Questi Daspo, come già detto in questi due mesi dall’inizio della campagna, vanno a ledere la libertà personale in questo caso negando la partecipazione a tutti gli eventi sportivi alle persone coinvolte in una manifestazione contro un partito. L’assurdità di questo nuovo provvedimento emanato dal governo con una nuova legge apposita vuole colpire chi decide di non abbassare la testa e chi vuole continuare a dare voce alla libertà e ai diritti di tutti. [Read More]
Saronno (VA): Una scelta, nuova occupazione TeLOS
Venerdì 4 marzo abbiamo occupato un nuovo spazio in pieno centro a Saronno in via Giuditta Pasta 9, adiacente a piazza Piazza Indipendenza.
Abbiamo quindi di deciso di spostare il concentramento del corteo di domani, sabato 5 marzo, nella piazzetta di via Portici, a pochi metri dal nuovo Telos.
Perchè in centro?
Perchè il centro di Saronno da qualche decennio sta subendo una lenta ma inesorabile trasformazione: da punto di riferimento per la città, per i giovani, per chi volesse vivere la città e la strada a centro commerciale a cielo aperto; da punto di ritrovo per centinaia di persone ad ogni ora del giorno a punto di passaggio in cui chi sosta viene guardato con sospetto; da spazio condiviso, vissuto e comune a spazio privato, videosorvegliato e arido.
Questa trasformazione non riguarda solo il centro di Saronno, ma anche i centri, o i quartieri, di diverse altre città: si chiama gentrificazione, ci dicono che si tratta di riqualificazione, quello che non dicono è che la presunta riqualificazione comporta l’aumento del costo della vita (affitti, spese, beni primari…) e di conseguenza l’arrivo di portafogli gonfi e l’allontanamento forzato della fetta di popolazione più povera. [Read More]